Mentre la luce si spegne quasi senza preavviso nelle sale di La Promessa, il cuore della tenuta batte più forte e poi tace: Jana cade e il fragore dello sparo diventa destino. Indagini serrate, sospetti che mordono, amori spezzati. Nelle prossime settimane su Rete 4, il palazzo dei Luján affronterà l’ora più amara, fatta di domande e di addii.
La notte, il colpo e la scia di prove
È Manuel a trovarla riversa, ferita al basso ventre. Arrivano il dottor Gamarra e il sargento Burdina: il medico, nel primo referto, dà un filo di sollievo perché sia Jana sia il bambino sembrano resistere, mentre l’investigatore avvia subito gli interrogatori e sigilla la tenuta, come ricostruito dalla tv pubblica spagnola. Un dettaglio pesa più di tutti: un bottone stretto nella mano di Jana, e un’arma poi rinvenuta nella terra di una maceta, elementi che guidano i sospetti.
Le tracce conducono a Cruz: il bottone risulta compatibile con una sua veste e l’arma spunta in un vaso vicino al quale, secondo la testimonianza di Teresa, la marchesa l’aveva rimproverata proprio quella notte. Burdina confina la donna in una camera degli ospiti e mette la famiglia di fronte all’evidenza, passaggio raccontato anche dalla stampa spagnola. In un lampo di coscienza, però, Jana sussurra a Curro che non è stata Cruz a spararle, parole che orientano il dolore verso nuove domande.
L’addio che grava sul palazzo
La notte si allunga in una sospensione: Manuel sogna Jana, un saluto intimo che sa di promessa non mantenuta; poi si sveglia e trova il vuoto. La morte arriva come un colpo muto, portando con sé uno strappo definitivo, tra rabbia e incredulità. La sequenza onirica e l’epilogo sono stati raccontati dai media spagnoli con i dettagli di quelle ore concitate, tra lacrime e accuse che rimbombano nelle stanze.
Il lutto attraversa la casa. María chiede ad Alonso che il corpo venga vegliato tra la servitù; lui esita, ma Manuel accetta e la veglia si tiene “al piano di sotto”, dove Jana ha amato e vissuto. Le immagini e i resoconti ufficiali fissano quell’addio collettivo, con la famiglia divisa e gli sguardi bassi del servizio. Intanto, sul fronte italiano, le anticipazioni confermano un intreccio che corre veloce: Teresa mostra a Pia una stanza segreta e le lettere custodite lì, aprendo un solco nel passato.
Conti in rosso e nozze manovrate
Con i registri che non tornano, i Luján stringono la cinghia e discutono la rotta: Alonso valuta di vendere metà dei possedimenti, mentre Catalina spinge per raddoppiare le coltivazioni, due visioni che si urtano in pieno. Le schede di palinsesto e le anticipazioni italiane delineano un autunno teso, in cui la sopravvivenza della tenuta passa per scelte drastiche e per accordi scomodi con chi, fino a ieri, era avversario.
In questo quadro, Lorenzo de la Mata accetta di trattare un matrimonio combinato: Curro con una delle figlie del Duca di Castroviejo. Una mossa che intreccia reputazione, denaro e potere, destinata a ferire più dei conti in rosso. Le anticipazioni televisive italiane collocano la trattativa proprio nelle prossime settimane, mentre la famiglia prova a evitare il baratro.
Domande rapide, risposte chiare
Jana muore davvero nelle puntate spagnole? Sì. Nella settimana del 17-21 marzo 2025 la storia di Jana si interrompe dopo un’apparente ripresa: il personaggio muore e l’indagine precipita, con Cruz fermata da Burdina. I resoconti ufficiali di RTVE e i reportage televisivi hanno documentato la sequenza, compreso il saluto onirico con Manuel che precede il risveglio e la scoperta della tragedia, passaggio che ha sconvolto il pubblico spagnolo.
Perché l’inchiesta punta su Cruz? Per tre elementi chiave: il bottone trovato nella mano di Jana, compatibile con un abito di Cruz; la pistola recuperata nella terra di una maceta; il rimprovero a Teresa proprio accanto a quel vaso. Da qui il provvedimento restrittivo disposto da Burdina. Resta però un’ombra: prima di spegnersi, Jana assicura a Curro che la marchesa non ha premuto il grilletto, lasciando aperti altri scenari.
Oltre la ferita: ciò che resta
La morte di Jana è un segno che non sbiadisce. Nel silenzio del palazzo, quel vuoto costringe tutti a guardarsi dentro: chi eravamo, chi siamo, cosa difenderemo adesso. Nei corridoi risuonano parole mai dette, promesse interrotte, colpe non confessate. È qui che la nostra lettura si fa più netta: la serie apre una stagione nuova, in cui ogni gesto – anche il più piccolo – pesa come una dichiarazione di intenti.
Resta l’emozione di una pagina che si chiude con coraggio narrativo e, insieme, la responsabilità di raccontarla al lettore senza sconti. La tenuta lotta tra verità e sopravvivenza; noi seguiamo i dettagli, uno per uno, per restituire il senso umano dietro le trame. È così che riconosciamo il valore di Jana: nel modo in cui costringe tutti a scegliere, e a pagare il prezzo di quelle scelte.
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