Una spada che attraversa i secoli e mette alla prova il cuore. A Roma, nell’alveo di Alice nella Città, Mamoru Hosoda presenta in anteprima Scarlet, racconto di vendetta e compassione che piega il tempo per interrogare le scelte. Un viaggio tra azione e silenzi, dove il dolore cerca un’altra via.
Roma, un’anteprima che lascia il segno
La tappa capitolina dà un corpo concreto all’attesa: Scarlet è stato programmato il 23 ottobre alle 18.00 all’Auditorium Conciliazione, all’interno della 23ª edizione di Alice nella Città (in corso dal 15 al 26 ottobre 2025). È un festival che intercetta sguardi giovani e pubblici trasversali; qui l’eroina medievale di Hosoda incontra spettatori contemporanei in un dialogo che mescola acciaio e ascolto, rabbia e possibilità. L’inserimento tra i titoli di animazione dell’edizione conferma la centralità dell’evento per il cinema rivolto alle nuove generazioni.
Questa tappa romana prosegue il percorso iniziato alla Mostra del Cinema di Venezia, dove il film è stato presentato fuori concorso, prima di toccare Toronto e il New York Film Festival. In Giappone l’uscita è fissata per il 21 novembre 2025, mentre in Nord America la distribuzione passa a Sony Pictures Classics con una corsa qualificante nel 2025 e un approdo più ampio a inizio 2026. In Italia l’arrivo in sala è previsto nel 2026 con Eagle Pictures, a suggello di un cammino pensato per parlare a un pubblico vasto e intergenerazionale.
Domande lampo dal nostro taccuino
Che storia racconta davvero Scarlet e perché ci riguarda adesso? Hosoda segue una principessa cresciuta all’ombra della vendetta: dopo la sconfitta, precipita in un “altrove” dove incontra un ragazzo dei nostri giorni. Quel confronto incrina la logica dell’occhio per occhio e apre la possibilità del perdono. Il regista rilegge suggestioni da Amleto, spingendo lo sguardo oltre il gesto di ritorsione, mentre l’animazione fonde disegno e computer grafica per ambienti vasti, quasi tangibili. Un film che ci chiede se fermarsi, a volte, sia il vero atto di coraggio.
Quando torneremo a vederlo sul grande schermo e con quali tappe? Il calendario si disegna così: esordio nelle sale giapponesi il 21 novembre 2025; in Nord America, dopo una corsa per l’idoneità ai premi, l’uscita ampia è slittata all’inizio del 2026 con Sony Pictures Classics; in Italia l’arrivo è previsto nel 2026 grazie a Eagle Pictures. Il passaggio a Venezia, quindi Toronto e New York, ha costruito la sua traiettoria internazionale prima della tappa romana di Alice nella Città.
Dopo i duelli, ciò che resta
In sala, l’energia di Scarlet non sta solo nelle coreografie della spada: pulsa nei secondi in cui la protagonista sceglie di sospendere l’istinto e ascoltare. L’anteprima romana, nel contesto di un festival nato per dialogare con i più giovani, rende questa domanda ancora più urgente: che cosa significa crescere quando il passato pretende un risarcimento? L’azione resta, ma il centro si sposta sul margine umano, dove la vendetta smette di essere destino e la compassione diventa materia viva.
È il segno di un autore che non teme di lavorare sulle sfumature: Mamoru Hosoda torna dopo Belle con un racconto che invita a scegliere la vita oltre la collera. In tempi attraversati da fratture, il suo desiderio di condividere ora questa storia assume il peso morale di un gesto necessario, più che di un proclama. Ed è in questo sussurro che riconosciamo il cinema che amiamo: quando la spettacolarità cede il passo alla responsabilità dello sguardo.
