Milano, 23 ottobre 2025: in una sala che profuma di idee e concretezza, fiere e istituzioni culturali hanno scelto di sedersi insieme. Il primo Tavolo della Cultura di Fondazione Fiera Milano apre una stagione nuova, dove l’esperienza fieristica incontra arte, musei e teatri per parlare al pubblico e al territorio con una sola voce.
Un patto operativo tra fiere e cultura
Ieri, 23 ottobre 2025, Fondazione Fiera Milano ha convocato il primo Tavolo della Cultura per intrecciare stabilmente sistema fieristico e vita culturale. L’incontro, nel perimetro dell’“Alleanza per il Made in Italy” con Fiera Milano Spa, ha aperto un confronto operativo su accessibilità, percorsi comuni e servizi. Secondo quanto riportato da ANSA , la riunione ha riunito dirigenti di musei, teatri e istituzioni, con l’obiettivo di rendere la dimensione culturale parte integrante dell’esperienza di oltre 4,5 milioni di visitatori annui a Milano.
Dal coordinamento dei calendari tra mostre, stagioni teatrali e manifestazioni, alla creazione di una biglietteria integrata collegata alle principali piattaforme digitali; dalla presenza di un infopoint culturale in Fiera con vendita diretta dei titoli d’ingresso, fino a progetti condivisi tra istituzioni e player fieristici: le proposte emerse convergono su un obiettivo pratico: semplificare la vita a visitatori ed espositori, far dialogare programmazioni e posizionare Milano come destinazione congressuale internazionale, con indicatori misurabili. È la traccia di lavoro uscita dal tavolo.
Una strategia in continuità con l’Alleanza e i primi cantieri già avviati
Il Tavolo nasce dentro una regia più ampia: l’“Alleanza per il Made in Italy”, presentata il 5 settembre 2025 , che riunisce operatori, organizzatori e associazioni per analizzare criticità e opportunità del settore, con un metodo di confronto periodico. Nelle comunicazioni ufficiali della Fondazione si insiste su integrazione con hospitality e trasporti, competenze formative e analisi del Centro Studi, a supporto di un sistema che già accoglie più di 4,5 milioni di visitatori l’anno e migliaia di imprese espositrici a Milano.
Negli ultimi giorni sono arrivati segnali concreti: la “Casa del Made in Italy” è stata presentata a fine settembre negli spazi della Fondazione, con il ministro Adolfo Urso e il management di Fiera Milano . Le comunicazioni diffuse dall’agenzia ANSA riportano che il sistema fieristico milanese genera 8,1 miliardi di indotto in Italia, 4,3 in Lombardia, con oltre 50 manifestazioni ogni anno. Il 15 ottobre si è inoltre riunito il primo Tavolo dei Trasporti, per migliorare accessibilità e accoglienza dei visitatori .
Domande rapide per capire
Cosa cambia per chi visita o espone a Milano? Arrivano strumenti pensati per semplificare: una biglietteria integrata collegata alle piattaforme online, un infopoint culturale nei padiglioni con possibilità di acquisto diretto, un coordinamento dei calendari tra musei, teatri e fiere. L’idea è trasformare il viaggio in un’esperienza unica, offrendo accesso immediato alle eccellenze cittadine a chi già attraversa i quartieri fieristici: ogni anno parliamo di oltre 4,5 milioni di presenze in arrivo . Questo snodo riduce tempi e moltiplica opportunità culturali.
Quali saranno i prossimi passi? Il percorso prosegue con tavoli periodici e azioni mirate: oltre alla spinta sulle infrastrutture di accesso, accelerata dal Tavolo dei Trasporti del 15 ottobre , la “Casa del Made in Italy” appena avviata fungerà da sportello di orientamento per imprese e investitori. La priorità dichiarata è integrare servizi, formazione e comunicazione, così da attrarre pubblico e operatori internazionali in modo coerente, misurabile e continuativo nel tempo. Un metodo che punta su responsabilità condivise e risultati verificabili.
Milano, un passo alla volta
Questa regia prende forma nei protagonisti seduti al tavolo: la direttrice generale Cultura di Regione Lombardia Sabrina Sammuri, il direttore della Direzione Cultura del Comune di Milano Domenico Piraina, il direttore generale della Pinacoteca di Brera Angelo Crespi e il direttore generale della Veneranda Fabbrica del Duomo Fulvio Pravadelli , insieme a realtà come Fondazione Prada, Pirelli HangarBicocca, Fondazione Rovati, Mudec, e ai teatri dalla Scala al TAM, al Carcano e al Manzoni, e l’amministratore delegato di Fiera Milano Francesco Conci.
Nel racconto di questa città, l’intenzione è chiara: mettere a sistema competenze, talenti e luoghi, evitando frammentazioni che disperdono energie. È la visione rilanciata dal presidente Giovanni Bozzetti, che richiama orgoglio per creatività e impresa e chiede alleanze concrete tra chi produce cultura e chi porta a Milano milioni di persone . Una rotta che sentiamo nostra: fare giornalismo vuol dire tenere insieme economia e bellezza, restituendo al lettore una mappa utile per vivere, comprendere e partecipare, con responsabilità e misura.
