Dal 8 dicembre 2025 basterà un solo mandato per abilitare il professionista di fiducia ai servizi digitali di Agenzia delle Entrate e Agenzia delle Entrate‑Riscossione. Una soglia che si supera con pochi passaggi, pensata per semplificare davvero il rapporto tra contribuenti e Fisco, mettendo al centro rapidità, controllo e responsabilità condivisa.
Cosa cambia dall’8 dicembre 2025
La novità è figlia della riforma disegnata dal D.Lgs. 8 gennaio 2024, n. 1 e resa operativa dal provvedimento direttoriale del 2 ottobre 2024 (prot. 375356). Con il successivo atto del 7 agosto 2025 (prot. 321918) è stata fissata la data di partenza: da lunedì 8 dicembre 2025 l’unica delega abilita l’intermediario a usare, per conto del contribuente, i servizi online di entrambe le piattaforme, in ottica di semplificazione e gestione digitale integrata. Lo stop tecnico ai sistemi è previsto nei due giorni precedenti l’avvio.
Nel perimetro della delega rientrano il Cassetto fiscale, l’area Fatture e Corrispettivi (consultazione e acquisizione delle fatture elettroniche, dati IVA, registrazione dell’indirizzo telematico, gestione e conservazione delle e‑fatture, accreditamento e censimento dei dispositivi), i dati ISA e della proposta di concordato preventivo biennale, oltre ai servizi dell’AdER come la consultazione della posizione debitoria e le richieste di rateizzazione. È possibile selezionare singoli servizi o l’intero pacchetto e indicare fino a due professionisti contemporaneamente.
Delegare davvero: procedure digitali e tempi
Tutto passa dal digitale. Il contribuente potrà conferire o revocare la delega dalla propria area riservata, con attivazione in tempo reale. In alternativa, l’intermediario potrà trasmettere un file XML sottoscritto dal cliente con firma digitale, FEA con CIE o FEA basata su certificati; il file recherà anche la firma dell’intermediario, a tutela della ricezione e dell’autenticità. È inoltre prevista una successiva modalità, basata su un servizio web in convenzione, per generare la delega come documento informatico senza scambio di file.
Per l’acquisizione della delega sono necessari i dati anagrafici e il codice fiscale del delegante e dell’intermediario, l’elenco puntuale dei servizi oggetto di incarico o di revoca, la data di conferimento o di revoca e, quando si usa la FEA con certificati digitali, gli estremi del documento di identità del delegante. Le funzioni saranno rese disponibili l’8 dicembre; i sistemi di comunicazione delle deleghe resteranno sospesi il 6 e 7 dicembre, mentre fino al 5 dicembre si potranno rinnovare le deleghe in scadenza con le procedure attuali. Le notifiche arrivano nell’area riservata e anche tramite App IO.
Domande che riceviamo più spesso
Quanti professionisti posso delegare e cosa vedranno davvero? La delega può essere attribuita a non più di due intermediari contemporaneamente. A seconda della scelta, l’incarico può coprire uno o più servizi: dal Cassetto fiscale all’area Fatture e Corrispettivi con consultazione delle e‑fatture e dei dati IVA, fino all’accesso ai dati ISA, alla proposta di concordato preventivo biennale e ai servizi di Agenzia delle Entrate‑Riscossione per verifiche, pagamenti, sospensioni e rateizzazioni. La selezione può essere modulare o complessiva, secondo esigenza.
Cosa conviene fare prima dell’8 dicembre 2025? Chi non è pronto alle nuove modalità può valutare il rinnovo delle deleghe in scadenza entro il 5 dicembre con le procedure in uso. È prudente programmare l’adeguamento degli studi, predisporre i flussi XML e le firme, informare i clienti sui passaggi e mettere in agenda la sospensione dei servizi del 6‑7 dicembre. Dall’8 dicembre l’abilitazione entra a regime, con tracciamento nell’area riservata e avvisi anche su App IO, così da monitorare ogni passaggio.
Scadenze, avvisi e periodo ponte: ciò che conta
Le nuove deleghe resteranno valide fino al 31 dicembre del quarto anno successivo al conferimento, salvo revoca anticipata o rinuncia. Le deleghe già esistenti alla data dell’8 dicembre 2025 manterranno efficacia fino alla loro naturale scadenza, ma con un limite invalicabile: non oltre il 28 febbraio 2027. Per la fase di migrazione, è prevista una deroga che consente, fino al 30 aprile 2026, specifici invii per l’acquisizione massiva dei dati utili a ISA e CPB.
Gli avvisi di attivazione, rinnovo o revoca sono disponibili nella sezione riservata del contribuente e del professionista, con messaggi collegati all’App IO per aumentare la consapevolezza di ogni operazione. È un passaggio che chiama a prepararsi con metodo: definire chi delegare, cosa delegare e per quanto tempo; verificare la qualità delle firme elettroniche; pianificare i flussi interni. La semplificazione è reale quando ogni fase è comprensibile, verificabile e tracciata.
Uno sguardo che mette al centro il contribuente
Le regole cambiano, ma il cuore resta lo stesso: alla base c’è la fiducia tra chi affida e chi opera. La delega unica non è un automatismo, è un patto digitale che riduce passaggi superflui e restituisce tempo alla consulenza. Il contribuente sceglie cosa aprire e a chi aprirlo; il professionista assume un impegno chiaro, misurabile, documentato in ogni passaggio.
Questa trasformazione impone rigore e cura. Nella pratica quotidiana significa meno moduli ripetuti, più trasparenza e responsabilità distribuite. È un invito a lavorare meglio: definire processi, informare con parole semplici, accompagnare le persone nelle scelte. Perché la tecnologia ha senso quando rende il Fisco più vicino, e la relazione tra professionista e contribuente più solida e consapevole.
