Se n’è andata a 23 anni Isabelle Tate, volto emergente di 9-1-1: Nashville. È morta il 19 ottobre 2025 per una rara forma della malattia di Charcot-Marie-Tooth, confermano l’agenzia che la rappresentava e autorevoli testate statunitensi. Una notizia che lascia sospesi, come quando la città rallenta e il silenzio pesa più del rumore.
Un annuncio e l’omaggio del set
La conferma è arrivata da Kim McCray, fondatrice della McCray Agency, che ha riferito come Isabelle “Izzy” Tate sia morta serenamente chiedendo rispetto e riservatezza per la famiglia. In luogo dei fiori, i parenti invitano a sostenere la Charcot-Marie-Tooth Association. La produzione predisporrà un cartello commemorativo nel prossimo episodio di 9-1-1: Nashville. Il pilot è andato in onda su ABC il 9 ottobre 2025, in serata di lancio con la serie madre.
Nei ricordi di chi ha lavorato con lei, emerge una giovane professionista capace di rassicurare e motivare anche chi era al primo giorno sul set. Tra i protagonisti della serie figurano Chris O’Donnell, Jessica Capshaw e LeAnn Rimes, mentre un tributo in memoria di Tate apparirà nella puntata della prossima settimana. Il suo debutto come Julie nel pilot restituiva già misura e naturalezza, raccontano i colleghi. Era l’energia gentile che si avverte tra un ciak e l’altro.
La malattia rara spiegata con chiarezza
La Charcot-Marie-Tooth è un gruppo di neuropatie ereditarie che danneggiano i nervi periferici, con effetti soprattutto su gambe, piedi, mani e braccia. I sintomi – debolezza muscolare, perdita di sensibilità, difficoltà nella deambulazione – tendono a comparire in adolescenza o prima età adulta e progrediscono nel tempo. Non esiste una cura risolutiva, ma terapie conservative e dispositivi ortesici aiutano a gestire il quotidiano, spiegano istituzioni come l’NINDS e la Mayo Clinic.
Nel 2022, Tate aveva raccontato pubblicamente la propria convivenza con la patologia, ammettendo quanto fosse stato difficile accettare l’uso saltuario della sedia a rotelle e l’impatto emotivo della progressione. Parole che oggi suonano come un diario di coraggio. Le indicazioni cliniche – esercizio mirato, fisioterapia, supporti per caviglie e mani, eventuali interventi ortopedici selezionati – rientrano nella gestione raccomandata da centri come Johns Hopkins. Vivere con una malattia rara significa ridisegnare ogni giorno il proprio orizzonte.
Domande in un minuto
Di cosa è morta Isabelle Tate? La causa, confermata alla stampa dalla sua agente, è una forma rara di Charcot-Marie-Tooth, malattia neurologica ereditaria che colpisce i nervi periferici. L’annuncio è stato diffuso da Entertainment Weekly e ripreso da altre testate statunitensi. La famiglia ha chiesto riservatezza e ha invitato, in sua memoria, a sostenere la Charcot-Marie-Tooth Association. La prossima puntata di 9-1-1: Nashville includerà un cartello commemorativo.
Dove e quando l’abbiamo vista in tv? Tate appare nel pilot di 9-1-1: Nashville, trasmesso negli Stati Uniti il 9 ottobre 2025 in prima serata su ABC. Il progetto, ambientato a Nashville, affianca la serie madre e schiera un cast che comprende Chris O’Donnell, Jessica Capshaw e LeAnn Rimes. La produzione ha annunciato un omaggio in sovrimpressione nella puntata in arrivo, a pochi giorni dalla scomparsa dell’attrice ventitreenne.
Un addio che ci chiama per nome
Le storie di chi parte troppo presto restano nelle pieghe dei dettagli: una battuta sussurrata tra due riprese, un incoraggiamento a un collega in ansia, un provino superato con la luce negli occhi. Isabelle Tate aveva appena iniziato a camminare su un sentiero artistico tutto da costruire. La televisione la saluterà con un cartello, ma il ricordo vero vive nelle persone che ha toccato, con semplicità e tenacia.
Di fronte a una notizia così dura, il dovere è doppio: custodire i fatti e dare spazio all’umanità. Le fonti che hanno raccontato la sua vicenda – da Entertainment Weekly a People – hanno restituito la misura di un talento all’esordio, provato da una malattia complessa. Il nostro sguardo resta accanto alle famiglie che chiedono solo discrezione, e alla comunità che trasforma il dolore in sostegno concreto.
