Un welfare che parla di persone e risultati entra nel vivo a Villa Miani. Qui, alla seconda edizione del Global Welfare Summit, Nicola Spagnuolo, direttore generale CFMT, rilancia la piattaforma contrattuale per i dirigenti del terziario come leva concreta: sostiene chi guida le organizzazioni, rafforza la produttività e rende più sostenibile l’equilibrio tra lavoro e vita privata.
Un summit che intreccia visioni e azioni
La giornata del 23 ottobre 2025, a Roma, riunisce istituzioni, imprese, fondi previdenziali e sanitari, professionisti delle risorse umane e operatori del welfare, con un filo conduttore preciso: “Eccellenze che ispirano”. L’appuntamento, presentato anche dall’agenzia Adnkronos/Labitalia, nasce per condividere pratiche replicabili e strumenti misurabili, con talk e workshop pensati per trasformare i piani in interventi. Nei materiali ufficiali, il summit viene definito il principale evento italiano dedicato all’evoluzione del welfare, ospitato nella cornice di Villa Miani.
Nel dialogo con i partecipanti, Spagnuolo richiama il ruolo del CFMT come “attuatore” di una innovazione nata nel contratto del commercio: una piattaforma di welfare dedicata ai dirigenti del terziario. L’obiettivo, ribadisce, è duplice: sostenere concretamente i manager nelle esigenze personali e familiari e offrire alle aziende uno strumento che rafforza organizzazione e risultati. Più tempo di qualità e strumenti strutturali, dentro cornici contrattuali chiare, diventano così un asse di competitività, non un accessorio.
La leva contrattuale che diventa servizio
La piattaforma welfare per i dirigenti del terziario nasce dai rinnovi dei CCNL sottoscritti da Confcommercio, Manageritalia e altre parti datoriali del settore. Oggi prevede un credito welfare obbligatorio a favore dei dirigenti, con valori minimi che, secondo la documentazione ufficiale, oscillano tra 1.000 e 1.500 euro all’anno in base al contratto applicato. È uno strumento definito e accessibile via piattaforma CFMT, concepito per essere operativo, tracciabile e coerente con le norme fiscali e contributive vigenti.
Il credito può essere destinato a previdenza complementare (Fondo Mario Negri), a pacchetti di prevenzione sanitaria in raccordo con FASDAC o a coperture integrative attraverso la Cassa Sanitaria Carlo De Lellis. Sono previsti, inoltre, percorsi di formazione e coaching, rimborsi per spese scolastiche e servizi per il sostegno familiare, inclusi pacchetti di telemedicina e telemonitoraggio, fino ad attività di istruzione e ricreazione per i figli. Un quadro che rende il welfare personalizzabile, vicino alle esigenze reali del dirigente e del suo nucleo.
Domande da tenere a portata di mano
Che cos’è, in pratica, la piattaforma welfare per i dirigenti del terziario? È un ambiente digitale gestito da CFMT in cui il dirigente trova un credito annuale, previsto dal contratto, da destinare a servizi selezionati: previdenza, salute, formazione, sostegni alla famiglia e rimborsi ammessi. La logica è semplice: trasformare una previsione contrattuale in scelte concrete, misurabili e utili nel quotidiano. L’accesso avviene con le credenziali personali e tutte le operazioni sono registrate e tracciate.
In che modo questa misura incide sulla produttività e cosa accade al credito non utilizzato? Secondo la documentazione della piattaforma, il welfare contrattuale aiuta le imprese a trattenere competenze, attrarre talenti e contenere il costo del lavoro, mentre per i dirigenti migliora qualità della vita e relazione con l’azienda. Il credito è riportabile all’anno successivo e, a fine periodo previsto, può confluire al Fondo Mario Negri se non diversamente destinato, evitando dispersioni e incentivando scelte consapevoli.
Quando il welfare diventa scelta strategica
Nei corridoi di Villa Miani, l’idea che torna è questa: il welfare funziona quando è semplice da usare e produce effetti visibili. La piattaforma dei dirigenti del terziario risponde a entrambe le condizioni, incrociando tutele classiche e servizi innovativi. La cornice del Global Welfare Summit aggiunge una regia corale, con il contributo dell’Osservatorio Italian Welfare, che porta dati, metodi e una selezione di pratiche pronte da replicare, coerenti con la sfida di un sistema produttivo che chiede continuità e impatto.
La direzione che raccontiamo è concreta: più cura per le persone che guidano le organizzazioni e più strumenti per le aziende che vogliono crescere. Nel nostro sguardo, maturato sul campo, la notizia di oggi non è solo un’agenda di panel: è un invito ad agire. Se la piattaforma CFMT continuerà a dare tempo, servizi e opportunità ai dirigenti, allora quell’equilibrio tra vita e lavoro evocato da Nicola Spagnuolo potrà tradursi in una produttività davvero condivisa.
