Il conto alla rovescia ha un suono preciso: luci spente, sala piena, streaming avviato alla stessa ora. Il gran finale di Stranger Things 5, intitolato The Rightside Up, arriva insieme su Netflix e al cinema, trasformando l’ultima notte dell’anno in un rito collettivo che attraversa fusi orari e città.
Un addio che profuma di sala
Il capitolo conclusivo durerà circa due ore e farà il suo debutto il 31 dicembre 2025 alle 20:00 sulla East Coast (le 17:00 sulla West Coast), in parallelo in oltre 350 sale tra Stati Uniti e Canada. È la prima volta che un episodio di una serie targata Netflix viene proposto in simultanea in streaming e nei cinema, con proiezioni che continueranno fino al 1° gennaio 2026. Un passaggio storico che porta Hawkins sul grande schermo per l’ultima volta.
Restano da definire i territori oltre il Nord America, mentre sul fronte streaming la tabella è chiara: in Italia, il finale sarà disponibile alle 2:00 del 1° gennaio 2026 (ora di Roma). I creatori Matt e Ross Duffer inseguivano da anni l’idea di una visione condivisa in sala; l’annuncio ufficiale ha messo d’accordo sogno d’autore e calendario degli abbonati. Dettagli su sale aderenti ed eventi dedicati arriveranno più avanti.
Calendario e minutaggi: la guida indispensabile
La stagione finale è divisa in tre uscite: i primi quattro episodi il 26 novembre 2025 alle 17:00 PT (in Italia dal 27 novembre alle 2:00), i successivi tre episodi il 25 dicembre (in Italia dal 26 dicembre), quindi il gran finale il 31 dicembre alle 17:00 PT, con arrivo in Italia alle 2:00 del 1° gennaio 2026. Un percorso scandito sull’orologio, pensato per accompagnare festività e notti di vigilia.
Sui minutaggi, le conferme non mancano: l’apertura, The Crawl, dura 68 minuti; il secondo episodio (titolo parziale tenuto nascosto per evitare spoiler) 54 minuti; il terzo, The Turnbow Trap, 66 minuti; il quarto, Sorcerer, chiude la prima tranche con 83 minuti. Una marcia che prepara il terreno al lungo epilogo di due ore, disegnato per essere vissuto in un’unica, tesa seduta.
Il sogno dei Duffer diventa realtà
In più occasioni i Duffer Brothers hanno spiegato quanto conti ascoltare il suono, vedere l’immagine al massimo, sentire la reazione di una sala che trattiene il fiato. Dopo settimane di botta e risposta, con scetticismi iniziali riportati da testate autorevoli, la scelta di aprire le porte dei cinema conferma la spinta a trasformare l’addio in un’esperienza condivisa, senza rinunciare alla contemporaneità dello streaming.
La strategia confermata punta così a un doppio pubblico: chi cerca l’abbraccio della platea e chi preferisce il divano di casa. Una mossa che allinea Netflix a un’idea meno rigida di distribuzione, già sperimentata in forme limitate su alcuni film, ma mai per un episodio di serie. L’elenco delle sale e le modalità per partecipare agli eventi ufficiali saranno comunicati prossimamente, insieme ai consueti materiali per i fan.
Domande rapide prima dell’ultimo viaggio
Il finale si vedrà anche nei cinema italiani? Al momento, le proiezioni confermate riguardano Stati Uniti e Canada, con oltre 350 sale coinvolte tra il 31 dicembre e il 1° gennaio. Per l’Italia, la certezza è lo streaming: appuntamento alle 2:00 del 1° gennaio 2026. Non sono stati annunciati piani cinematografici locali; eventuali aggiornamenti arriveranno da comunicazioni ufficiali nelle prossime settimane.
Quanto dura l’episodio finale e cosa sappiamo dei primi capitoli? L’ultimo episodio, The Rightside Up, dura circa due ore ed è il primo nella storia del marchio a debuttare insieme in sala e su piattaforma. I primi quattro capitoli hanno minutaggi già resi noti: 68, 54, 66 e 83 minuti. È una progressione studiata per arrivare all’epilogo con slancio, tra attese di comunità e maratone domestiche di fine anno.
L’ultima notte a Hawkins: la nostra nota
C’è qualcosa di profondamente umano nel condividere un finale: lo sguardo che cerca quello del vicino, il respiro della sala che si accorda con i colpi di scena, la pagina che si chiude senza rumore, ma con peso. Stranger Things ha sempre parlato di legami, di amicizie tenute insieme anche quando tutto scricchiola. Portare quell’energia in una sala, o tenerla a casa, cambia il contesto, non l’appartenenza.
Questa scelta non è solo promozione: è un modo per restituire alla storia il suo passo, senza sacrificare chi la seguirà da schermo domestico. A noi piace pensarla così: un brindisi doppio, tra poltrone di velluto e salotti illuminati dagli alberi di Natale, mentre Undici e gli altri salutano Hawkins. Un addio che chiede attenzione, rispetto, e quella partecipazione che rende memorabile l’ultima immagine.
