Ansfisa e Asstra hanno siglato un protocollo che mette al centro la sicurezza, con percorsi formativi e iniziative condivise per il trasporto ferroviario, stradale e a impianti fissi. L’intesa, firmata a Roma il 23 ottobre 2025, punta a rafforzare competenze e cultura organizzativa in tutto il trasporto pubblico locale, consolidando un impegno destinato a incidere sulla qualità del servizio.
Un patto triennale centrato sulle persone
L’accordo tra Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie e delle Infrastrutture Stradali e Autostradali e Associazione delle Aziende di Trasporto Pubblico Locale nasce con un obiettivo preciso: rendere la sicurezza un valore praticato ogni giorno, non un’abitudine burocratica. Firmato da Andrea Gibelli e Domenico Capomolla, l’impegno riguarda formazione, aggiornamento e scambio di esperienze per chi opera sulle reti e nei servizi, come riportato da Adnkronos il 23 ottobre.
Nel dettaglio, il protocollo ha durata triennale e prevede corsi, eventi e attività divulgative, con il contributo degli esperti dell’Agenzia e la partecipazione delle imprese associate. Un Comitato scientifico paritetico programmerà e monitorerà le iniziative, che spaziano dalla cultura della sicurezza alle linee guida tecniche e alle migliori pratiche operative. La notizia è stata ripresa anche da testate come Il Tempo e Trasportale, a conferma del rilievo settoriale.
Competenze, linee guida e apprendimento dagli eventi: la sostanza dell’intesa
Il direttore Domenico Capomolla ha sottolineato che l’intesa “mette a sistema” un approccio centrato sulla formazione e sull’apprendimento dagli eventi, così da creare momenti di confronto capaci di prevenire i rischi e sostenere l’efficienza. È un accordo agile, senza oneri, che investe su persone e fiducia dei cittadini: la sicurezza viene così ricondotta a valore pubblico e cultura organizzativa, non a un semplice elenco di procedure, ha evidenziato Adnkronos.
Questo cambio di passo, che punta sulle competenze reali e condivise, rende più solida la tenuta dei sistemi e riduce le zone d’ombra nei processi quotidiani. Quando l’esperienza si trasforma in sapere condiviso, ogni errore diventa occasione di miglioramento; è questa la direzione che l’Agenzia indica, mettendo a disposizione linee guida e strumenti di lavoro per accompagnare chi opera in prima linea nel trasporto pubblico.
Domande rapide per orientarci
Quanto dura l’accordo e quali attività prevede davvero? La durata è triennale. Sono previsti corsi congiunti, eventi e iniziative divulgative focalizzate su cultura della sicurezza, regolazione tecnica e best practice, con il supporto degli esperti di Ansfisa e la partecipazione delle aziende associate. Un Comitato scientifico paritetico definisce i programmi e ne verifica l’attuazione, in un quadro operativo “senza oneri”, come evidenziato nelle cronache Adnkronos e nelle riprese di stampa.
Perché l’intesa viene firmata proprio ora? Secondo il presidente Andrea Gibelli, la trasformazione tecnologica riporta il fattore umano al centro e impone nuove competenze. L’azione comune con Ansfisa mira a fornire strumenti per adeguarsi all’evoluzione normativa e gestire il cambiamento che attraversa la mobilità, spingendo il TPL verso il futuro. Una posizione ribadita nelle dichiarazioni rilasciate il 23 ottobre e riprese da più testate nazionali.
Una traiettoria che si allarga oltre l’intesa
La scelta di cooperare si inserisce in un quadro più ampio di collaborazioni che rafforzano presidio e scambio di informazioni sulla sicurezza. Negli ultimi mesi, l’Agenzia ha firmato protocolli con le Procure di Castrovillari e Cosenza, e poi con la Procura di Teramo, per migliorare la vigilanza sulle reti e condividere competenze tecniche. È una rete di relazioni istituzionali che consolida la supervisione sulle infrastrutture e valorizza il lavoro sul campo.
Allo stesso modo, la collaborazione con Italferr annunciata il 30 aprile 2025 ha puntato su digitalizzazione e formazione, mentre Asstra ha avviato a ottobre un protocollo con Sviluppo Lavoro Italia per sviluppare nuove competenze nel settore. Il fil rouge è chiaro: conoscenza, aggiornamento e responsabilità condivisa. È qui che una firma diventa percorso concreto, capace di trasformare la sicurezza in pratica quotidiana e, soprattutto, in fiducia per chi ogni giorno sceglie il trasporto pubblico.
