Il 23 ottobre 2025, nella cornice di Villa Miani a Roma, MT Srl ha raccontato un welfare costruito “a quattro mani” con Walà e si è vista riconoscere il Premio Global Welfare. Un percorso nato dall’ascolto e dalla co-progettazione, dove ogni scelta mette al centro le persone e la qualità della vita lavorativa.
Un percorso condiviso che diventa premio
Al Global Welfare Summit, seconda edizione, la trama è stata quella delle “Eccellenze che ispirano”. In questo contesto, MT Srl, realtà metalmeccanica romagnola guidata da Gianluca Marchetti, ha presentato un modello di welfare aziendale maturato con Walà Srl, attraverso consulenza continuativa e lavoro integrato con l’HR interno. La giornata del 23 ottobre a Villa Miani ha sancito anche il conferimento del Premio Global Welfare all’azienda, assegnato dall’Osservatorio Italian Welfare. Come indicato dal sito ufficiale del Summit e come riportato dall’agenzia Adnkronos, l’appuntamento romano è considerato il principale momento italiano dedicato all’evoluzione del welfare.
La spinta propulsiva del progetto parte da tre leve decisive: una comunicazione chiara e continua, l’ascolto strutturato dei bisogni e la co-progettazione con le parti sociali. Per mappare in profondità ciò che conta davvero per lavoratrici e lavoratori, MT ha utilizzato Win – what i need, lo strumento sviluppato da Walà che profila i bisogni in modo anonimo e adattivo, generando dati utili alle decisioni. Questo metodo ha accompagnato i Welfare Day e la nascita di una figura interna di riferimento. Lo confermano, rispettivamente, la pagina informativa di Confcommercio Milano dedicata a Walà e una news aziendale MT che racconta il Welfare Day del 28 maggio 2025.
Domande che nascono in fabbrica
Perché questo percorso è rilevante per una pmi metalmeccanica? Perché il welfare, quando nasce da ascolto e continuità, diventa una leva concreta per clima interno e produttività. La cornice del Summit di Roma ricorda che il benessere richiede una visione integrata — previdenza, sanità, caregiving, formazione e conciliazione — e che i progetti migliori generano ricadute misurabili nella vita delle persone. In MT la scelta di co-progettare con territorio e parti sociali traduce questa visione in prassi quotidiana, con obiettivi chiari e partecipazione reale.
Che cos’è “Win – what i need” e come ha guidato le decisioni? È un questionario digitale progettato da Walà per far emergere bisogni reali, in forma anonima e adattiva, restituendo dashboard leggibili a supporto delle scelte. In MT ha orientato priorità, comunicazione e momenti di coinvolgimento — come i Welfare Day — fino alla creazione di un referente interno. Il valore sta nell’ascolto strutturato: dati condivisi, confronto trasparente e interventi che rispondono alle persone prima che alle etichette dei benefit.
Quando l’impresa fa comunità
Questo progetto racconta una regola semplice: il benessere organizzativo è un’opera corale. La pagina istituzionale di MT spiega come il percorso si inserisca in una visione più ampia sostenuta dalla Fondazione Marchetti ETS, nata per portare nelle aziende pratiche di welfare di qualità. È un indizio del metodo scelto: si parte dai bisogni, si costruiscono soluzioni con partner qualificati e si consolida nel tempo una cultura aziendale che riafferma rispetto, responsabilità e crescita condivisa.
Guardando a Villa Miani, la seconda edizione del Summit, dedicata alle “Eccellenze che ispirano”, consegna un messaggio di sostanza: il welfare non è una parentesi, ma un impegno che chiama imprese, istituzioni e territori a lavorare insieme. Se i premi valorizzano il traguardo, la prova sta nella continuità: dare struttura all’ascolto, misurare gli esiti, tenere vivo il dialogo. L’esperienza di MT mostra che si può fare, qui e ora, con concretezza e risultati tangibili.
