Sessant’anni dopo la sua nascita, quel ritornello che ha accompagnato più generazioni torna a riempire le arene. Gianni Morandi annuncia “C’era un ragazzo – Gianni Morandi story”, un tour nei palasport da aprile 2026: dieci serate per accendere il filo della memoria e trasformarlo in presente, tra canzoni che hanno fatto strada e nuove emozioni da condividere.
Una festa lunga dieci serate
Il nuovo capitolo della carriera di Morandi prende forma con una tournée prodotta da Trident Music, pensata per celebrare i 60 anni di “C’era un ragazzo che come me amava i Beatles e i Rolling Stones”. L’artista ha rilanciato l’annuncio rientrando sui social con un video colmo di entusiasmo, ripreso dalle principali testate nazionali, tra cui la Repubblica, che sottolinea il valore simbolico dell’operazione e la scelta di tornare nei palasport più importanti del Paese.
Il calendario, reso noto dai canali musicali specializzati, disegna un itinerario serrato: Conegliano il 15 aprile (Prealpi SanBiagio Arena), Milano il 17 (Unipol Forum), Torino il 19 (Inalpi Arena), Roma il 21 (Palazzo dello Sport), Casalecchio di Reno il 24 (Unipol Arena), Firenze il 26 (Nelson Mandela Forum), Terni il 28 (PalaTerni), Montichiari il 30 (PalaGeorge), Pesaro il 2 maggio (Vitrifrigo Arena) e Padova il 4 (Kioene Arena). Il dettaglio è stato pubblicato da Radio Italia e rilanciato dalle cronache locali come goNews.
La canzone che ha segnato generazioni e continua a parlare
Queste dieci date sono un omaggio a un brano centrale nella storia della musica italiana: nel 1966 Franco Migliacci e Mauro Lusini firmarono “C’era un ragazzo”, destinata a diventare il pezzo più rappresentativo del repertorio di Morandi. La celebrazione dei 60 anni è il cuore narrativo del tour, come spiegano le note di lancio riprese da testate come UmbriaON e dai siti di settore, che sottolineano il legame profondo tra canzone e pubblico nel corso dei decenni.
Nel tempo, quella melodia è stata letta come una ballata civile, capace di fissare lo sguardo sull’epoca della guerra in Vietnam e sulle sue ferite. Nella versione incisa da Morandi, l’arrangiamento porta la firma di Ennio Morricone, dettaglio ricordato anche dalla stampa nazionale; una scelta che contribuì a darle forza espressiva e una dimensione orchestrale inconfondibile. Un racconto musicale che attraversa i decenni e che nel 2026 torna protagonista sul palcoscenico.
Palco, suono, memoria
La scaletta di “C’era un ragazzo – Gianni Morandi story” sarà un viaggio nella storia artistica di Morandi: i classici che tutti conoscono, affiancati dai brani dell’ultimo progetto discografico “Evviva!”. Sul palco, l’artista sarà sostenuto da una superband diretta dal Maestro Luca Colombo, chitarrista e direttore musicale di grande esperienza, con l’obiettivo di dare respiro e dinamica a ogni arrangiamento, valorizzando tanto l’impatto corale quanto i passaggi più intimi. Lo evidenziano le comunicazioni ufficiali e le cronache locali.
I biglietti saranno disponibili dalle ore 14:00 di venerdì 24 ottobre 2025 sui principali circuiti di vendita, tra cui Ticketone e Ticketmaster; un’informazione confermata dalle note diffuse da Radio Italia e dai portali territoriali che stanno seguendo le singole tappe. A supporto della tournée, Radio Italia solomusicaitaliana è indicata come radio ufficiale, a testimonianza di un progetto pensato per parlare a un pubblico ampio, trasversale per età e storie personali.
Domande al volo, risposte sincere
Quando parte il tour e dove si chiude? Si alza il sipario a Conegliano il 15 aprile 2026 e il viaggio si conclude a Padova il 4 maggio, dopo dieci serate nei principali palasport: Milano, Torino, Roma, Casalecchio di Reno, Firenze, Terni, Montichiari e Pesaro sono le altre fermate. È un percorso disegnato per unire Nord e Centro, costruito con precisione sulle arene più capienti, come confermato dal calendario pubblicato dai canali musicali nazionali e rilanciato sul territorio.
Cosa ascolteremo e con chi dividerà il palco? In scaletta troveranno spazio i grandi classici e i brani di “Evviva!”, eseguiti con una superband guidata dal Maestro Luca Colombo. Il suono sarà energico e curato, con arrangiamenti pensati per far emergere ogni dettaglio. Più che un concerto, una celebrazione condivisa: sessant’anni dopo, “C’era un ragazzo” diventa un abbraccio collettivo tra memoria e presente, un invito a cantare insieme e a portare avanti una storia che non smette di vibrare.
