Alle 12 di oggi, mercoledì 22 ottobre 2025, parte la corsa al bonus per l’auto elettrica: una procedura digitale, rapida solo in apparenza, che chiede attenzione, documenti pronti e requisiti limpidi. I fondi sono sostanziosi ma limitati, e il passaggio in concessionaria resta decisivo per trasformare un voucher in un contratto vero.
Oggi lo sportello apre: orari, piattaforma e disponibilità
Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica ha fissato l’apertura dello sportello online alle ore 12 del 22 ottobre 2025 sulla piattaforma sviluppata da Sogei, accessibile con credenziali pubbliche. Il dicastero aveva già attivato, dal 23 settembre, l’area riservata ai venditori per l’accreditamento dei punti vendita e l’inserimento dei modelli agevolabili: un passaggio tecnico che oggi si traduce, per i cittadini e per le microimprese, nella possibilità di presentare la domanda e generare il voucher. È la stessa amministrazione a parlare di apertura alle 12, dopo i giorni di tutorial e istruzioni pubblicate per evitare intoppi nel debutto del sistema.
Il quadro economico è definito dal decreto ministeriale pubblicato in Gazzetta Ufficiale l’8 settembre 2025: a disposizione ci sono 597,32 milioni di euro, da impegnare entro il 30 giugno 2026 o fino a esaurimento fondi. Secondo stime circolate sulla stampa specializzata, il plafond potrebbe tradursi in circa 39 mila acquisti; un ordine di grandezza utile per comprendere la pressione attesa nelle prime ore di apertura. La misura è finanziata con risorse del PNRR e prevede contributi diretti per privati e microimprese.
Chi ha diritto al contributo e quanto vale davvero
Per le persone fisiche, il bonus è riservato a chi risiede in una Area Urbana Funzionale (FUA) e rispetta i limiti ISEE: fino a 11.000 euro con ISEE non oltre 30.000 euro, e 9.000 euro con ISEE tra 30.000 e 40.000 euro. Serve la rottamazione di un veicolo termico fino a Euro 5, intestato da almeno sei mesi. Il contributo è riconosciuto a un solo soggetto per nucleo familiare e il veicolo acquistato va mantenuto per 24 mesi. Sono punti scolpiti nel decreto e chiariti nelle note istituzionali e nelle guide divulgative rivolte ai cittadini.
Le microimprese possono accedere per acquistare fino a due veicoli commerciali elettrici di categoria N1 o N2, con contributo pari al 30% del prezzo (al netto dell’IVA) e tetto massimo di 20.000 euro per veicolo. La definizione di microimpresa è quella europea: meno di 10 addetti e fatturato o bilancio fino a 2 milioni. Anche qui è richiesta la rottamazione di un mezzo della stessa categoria, intestato da almeno sei mesi al titolare. La misura è soggetta alle regole sugli aiuti de minimis e lo sconto arriva come riduzione in fattura.
Requisiti territoriali: la mappa aggiornata delle Aree Urbane Funzionali
Il diritto al bonus nasce anche da dove si vive o si ha sede. Le FUA individuano città e bacini di pendolarismo costruiti sui flussi del Censimento 2021: una fotografia delle abitudini quotidiane, non dei confini amministrativi. Il 20 ottobre 2025 l’Istat ha aggiornato la geografia delle FUA, un lavoro tecnico recepito dal Ministero per garantire coerenza statistica alla platea. Il perimetro complessivo resta di 83 aree e l’aggiornamento aggiunge 368 comuni, portando il totale oltre i 2.200.
Il Ministero ha chiarito che il nuovo elenco si somma, senza penalizzazioni, a quello vigente alla data di pubblicazione del decreto: chi rientrava nelle FUA “originarie” conserva il diritto; chi entra oggi grazie all’aggiornamento, lo acquisisce. È una scelta di continuità e equità che evita esclusioni per motivi cartografici e che, nelle ore d’avvio, aiuta a prevenire contenziosi. La nota è stata rilanciata dalla stampa di settore insieme all’elenco integrato consultabile sul portale dedicato.
Come si presenta la domanda: i passaggi chiave senza inciampi
Dal menu iniziale si seleziona il percorso persone fisiche o microimprese, poi si entra con SPID o CIE. Si compilano i dati anagrafici e si autocertificano i requisiti, fra cui la residenza in FUA; si inserisce la targa del veicolo da rottamare. L’importo del voucher viene calcolato in base all’ISEE e, se tutto è in regola, si può generare il documento digitale con QR code, salvabile e stampabile. Il buon esito dipende anche dalla cura con cui si prepara il fascicolo: ISEE aggiornato, dati coerenti, targa corretta.
Il voucher ha una scadenza di 30 giorni: entro questo termine va portato in concessionaria per la validazione, altrimenti viene annullato e le risorse tornano al plafond. È possibile annullare un buono e generarne uno nuovo, ad esempio per intestarlo a un familiare convivente maggiorenne. Il venditore, che dev’essere accreditato sulla piattaforma, inserisce i dati del veicolo, il codice del voucher e gli importi, compresa l’IVA, chiudendo l’iter amministrativo.
Limiti di prezzo, modelli ammessi e regole da ricordare
Per le persone fisiche, l’acquisto riguarda auto 100% elettriche di categoria M1 con prezzo di listino non superiore a 35.000 euro (IVA e optional esclusi). Per le microimprese, i veicoli ammessi sono i commerciali elettrici N1 e N2, con un contributo parametrato al 30% e un tetto per veicolo. Il bonus è uno sconto diretto in fattura, non cumulabile con altri incentivi nazionali o europei. Sono condizioni che delineano una platea mirata e un utilizzo trasparente delle risorse.
Restano fermi alcuni vincoli: la proprietà del veicolo incentivato va mantenuta per 24 mesi; il mezzo da rottamare dev’essere intestato da almeno sei mesi e, per le microimprese, appartenere alla stessa categoria del nuovo. Le FAQ tecniche richiamano anche il tema della cointestazione: il veicolo acquistato con il bonus non può essere cointestato, mentre l’auto da rottamare può esserlo a condizione che il richiedente risulti primo intestatario da sei mesi. Indicazioni pratiche, utili per evitare errori che costano tempo e, soprattutto, il contributo.
Domande lampo prima di fare clic
Posso intestare il voucher a un familiare convivente? Sì. La procedura consente di generare il buono per sé oppure per un familiare maggiorenne appartenente allo stesso nucleo, come chiarito nelle guide operative. Il documento contiene un QR code e ha validità di 30 giorni: va portato in concessionaria per la convalida, altrimenti decade e le somme tornano disponibili. Preparare l’ISEE e la documentazione in anticipo evita corse affannose all’ultimo minuto.
Il mio Comune è entrato ora nelle FUA aggiornate: posso richiedere l’incentivo? Sì. L’aggiornamento Istat del 20 ottobre ha ampliato l’elenco con 368 nuovi Comuni; il Ministero ha assicurato continuità dei diritti, riconoscendo validi sia l’elenco precedente sia quello integrato. In pratica, chi era dentro resta dentro e chi entra ora può presentare domanda. È un chiarimento che tutela i richiedenti nelle ore più calde del click day.
Cosa accade se vendo l’auto prima dei 24 mesi o non rispetto i tempi? La proprietà va mantenuta per due anni: la vendita anticipata comporta la restituzione del contributo. Inoltre, il voucher scade dopo 30 giorni se non viene validato in concessionaria. Sono regole poste a garanzia dell’efficacia della misura e della corretta rotazione dei fondi, pensate per evitare abusi e tempi morti che bloccano altre domande.
Una scelta che tocca la vita quotidiana
Dietro i numeri, c’è la vita di tutti i giorni: chi accompagna i figli a scuola all’alba, chi attraversa quartieri densi per andare in fabbrica o in ufficio, chi consegna pacchi fino a sera. Questo bonus parla a loro, alle loro strade. È un impegno reciproco: lo Stato chiede rottamazione, requisiti, scadenze; in cambio offre uno sconto che può cambiare la scelta al momento di firmare l’ordine. E oggi, a mezzogiorno, quel momento arriva davvero.
Noi guardiamo a questa misura con l’attenzione di chi racconta il Paese da vicino: senza toni facili, senza promesse a buon mercato. Conta la concretezza: verificare la residenza in FUA, controllare l’ISEE, avere la targa giusta per la rottamazione, sapere che lo sconto non si somma ad altri contributi. In quel clic c’è un pezzo di futuro personale, fatto di scelte consapevoli e tempi rispettati. E, soprattutto, di trasparenza.
