Un classico dell’animazione torna a respirare sul grande schermo, tra applausi e memoria condivisa. A Lucca, un appuntamento speciale rimetterà al centro i dettagli, i colori, i suoni che hanno accompagnato intere generazioni. È l’occasione per ritrovare il ritmo gentile di un racconto d’avventura e l’eleganza di una maestria senza tempo.
Un ritorno atteso sul grande schermo
Sabato 1 novembre 2025, al Cinema Centrale di Lucca, il pubblico potrà rivedere “Il Fiuto di Sherlock Holmes” nella sua nuova veste restaurata: in sala verranno proposti in anteprima due episodi tra i sei diretti da Hayao Miyazaki, prezioso frammento della sua stagione televisiva. L’appuntamento rientra nel programma di Lucca Comics & Games 2025, in scena dal 29 ottobre al 2 novembre, con la proiezione in fascia pomeridiana compresa tra le 14:30 e le 16:00, come riportato dalle scalette di animazione diffuse alla vigilia del festival. AnimeClick elenca sede e orari, firmando l’evento con i nomi dei presentatori in sala.
L’anteprima segue l’annuncio che ha acceso la curiosità degli appassionati: l’opera, nata da una co‑produzione tra Rai e Tokyo Movie Shinsha, torna in pubblico dopo un intervento di recupero che ne ripristina la pienezza visiva e sonora. Testate di settore hanno confermato che i due episodi selezionati sono parte del nucleo diretto da Miyazaki, dettaglio che rende l’appuntamento un momento di rara cinefilia per chi desidera osservare in sala il tocco del maestro nel formato seriale. È quanto anticipato anche dalla cronaca di Movieplayer, che inquadra la proiezione del 1 novembre come anteprima esclusiva.
Dietro la nuova luce: come è nato il restauro
Il lavoro di restauro ha coinvolto due poli distinti e complementari. A Roma, il Laboratorio di Restauro e Postproduzione del Centro di Produzione TV ha eseguito la digitalizzazione tramite film scanner e un intervento video di tipo conservativo, studiato per preservare fedelmente l’aspetto originario e, insieme, restituire nitidezza e stabilità all’immagine. A Torino, la Direzione Teche ha curato la pulizia audio in italiano e inglese, oltre a un’accurata color correction e alla rimozione dei difetti frame‑by‑frame tipici della pellicola. La filiera, in sostanza, ha unito competenze e tecnologie per valorizzare l’originale senza snaturarlo, seguendo una filosofia di intervento rispettosa. Queste specifiche sono state raccontate dalle anteprime stampa che hanno accompagnato l’annuncio.
Il senso dell’operazione è stato spiegato anche all’interno dell’ecosistema Rai: la Direzione Teche, guidata da Andrea Sassano, descrive da tempo processi e obiettivi del restauro come parte della missione di tutela e rilancio del patrimonio audiovisivo nazionale, dai flussi di digitalizzazione ai criteri di miglioramento audio‑video. È in questo solco che si inserisce il recupero della serie dedicata al detective più famoso del mondo, esempio di collaborazione tra sedi e professionalità interne. Il sito istituzionale delle Teche illustra metodologie e approcci, offrendo il contesto tecnico in cui collocare il progetto.
In streaming su RaiPlay: calendario e lingue
Terminata l’anteprima lucchese, la serie arriverà in esclusiva su RaiPlay in versione restaurata: secondo le anticipazioni pubblicate da una primaria testata cinematografica, dal 3 novembre 2025 saranno disponibili i primi cinque episodi, seguiti ogni lunedì da gruppi di tre, con tracce in italiano e in inglese. Una distribuzione cadenzata che accompagna gli spettatori per più settimane, riallineando il titolo al pubblico di oggi e rendendo semplice recuperare l’intero arco di 26 episodi. La notizia è stata diffusa in data 22 ottobre con i dettagli sulle tempistiche.
Nelle comunicazioni generali sull’Area Movie e nei resoconti delle conferenze stampa di Lucca Comics & Games, alcuni portali hanno indicato una finestra di arrivo su RaiPlay nel mese di dicembre. Poiché si tratta di informazioni emerse in momenti diversi, è prudente verificare in piattaforma a ridosso della data per confermare il calendario definitivo; le ricognizioni di Nerdgames e AnimeClick riportano infatti il riferimento a dicembre nell’ambito del programma del festival. L’avvertenza è di natura pratica, a beneficio di chi desidera organizzare una visione completa nelle prime settimane di disponibilità.
Miyazaki all’origine: le sei regie e una collaborazione italo‑giapponese
“Il Fiuto di Sherlock Holmes” nasce all’inizio degli anni Ottanta dall’incontro tra la produzione pubblica italiana e la factory giapponese TMS. Alla regia si alternano Hayao Miyazaki e Kyōsuke Mikuriya, con il primo impegnato in sei episodi che ne esibiscono già l’amore per i meccanismi, il volo, le invenzioni steampunk, oltre all’attenzione alle posture e ai gesti quotidiani dei personaggi. La serie, composta da 26 episodi, viene trasmessa tra il 1984 e il 1985, con i protagonisti trasformati in cani antropomorfi e il Professor Moriarty antagonista ricorrente dell’infallibile Sherlock e del fidato Watson. La ricostruzione delle tappe produttive è consolidata nelle enciclopedie dedicate a Conan Doyle e nelle schede di riferimento.
Prima della messa in onda definitiva, il progetto conobbe una sospensione legata a questioni di diritti; alla ripresa, Miyazaki era già orientato verso nuovi impegni e la regia passò stabilmente a Mikuriya. In Italia, le prime trasmissioni ebbero anche formati frammentati, con episodi spezzati in più parti: una scelta di palinsesto che all’epoca non giovò alla fruizione. A distanza di quarant’anni, il restauro offre una seconda occasione per confrontarsi con il racconto nella compattezza originaria, riportando alla luce soluzioni di messa in scena e ritmo che, riviste oggi, sanno ancora sorprendere per freschezza. Le cronache televisive italiane e le schede di stagione aiutano a tratteggiare questo passaggio storico.
Il benessere che passa dall’animazione
Nel 2025, una ricerca accademica condotta su 518 studenti post‑laurea ha esplorato gli effetti di alcune esperienze culturali sulla soddisfazione di vita. Il lavoro, pubblicato su una rivista peer‑review, rileva che la visione di film dello Studio Ghibli può accrescere il senso di calma, significato e, in ultimo, felicità, soprattutto quando associata a pratiche di esplorazione attiva. Il dato, solidamente presentato nella letteratura scientifica e rilanciato da circuiti divulgativi, suggerisce che l’incontro con narrazioni capaci di accudire lo sguardo e stimolare la curiosità agisca da volano emotivo concreto.
Non si tratta di formulette miracolistiche, ma di uno spunto prezioso per interpretare l’effetto che certe storie hanno su di noi. Portare “Il Fiuto di Sherlock Holmes” restaurato nel cuore del più grande evento pop italiano significa offrire un contesto ideale per mettere alla prova questa energia: immagini più leggibili, suono ripulito, un racconto che torna a scorrere con naturalezza. La ricerca firmata da team di università europee e statunitensi, disponibile anche in open access, delinea con rigore i meccanismi psicologici alla base di tali benefici.
Lucca, la città che accoglie e moltiplica le storie
La cornice lucchese amplifica il valore di un recupero così atteso. Il cartellone dell’Area Movie alterna anteprime, classici e incontri, con un’attenzione trasversale che cattura famiglie, cultori e curiosi. Il calendario ufficiale del festival, curato e aggiornato di edizione in edizione, evidenzia la crescita di questo spazio e la sua vocazione a raccontare cinema, serialità e animazione ai pubblici più diversi. Nel programma 2025, l’appuntamento con Sherlock Hound si inserisce in una mappa di eventi che mescola novità e memorie, formando un percorso di visioni coerente e per nulla scontato.
Accanto all’anteprima restaurata trovano posto altri momenti di approfondimento legati all’universo Rai, come gli speciali di Rai4 – Wonderland, e un tessuto di proiezioni e talk che intrecciano anime, live action e cinema d’autore. I resoconti diffusi dagli organi d’informazione che seguono la conferenza stampa milanese confermano una linea editoriale attenta a collegare i linguaggi e a favorire scambi tra mondi creativi contigui. È in questo clima, fatto di curiosità e ascolto, che la serie italo‑giapponese ritrova il suo pubblico, storico e nuovo.
Domande lampo per non perdersi
Dove e quando si tiene l’anteprima restaurata? L’appuntamento è sabato 1 novembre 2025 al Cinema Centrale di Lucca, con una fascia oraria prevista tra le 14:30 e le 16:00 nell’ambito di Lucca Comics & Games. Il titolo rientra nel palinsesto delle proiezioni di animazione, con introduzione in sala. Per eventuali aggiornamenti dell’ultimo minuto, è sempre consigliabile verificare gli orari ufficiali pubblicati a ridosso dell’evento e l’accessibilità all’ingresso, considerate le code tipiche del festival.
Che cosa verrà mostrato in sala? La proiezione include due episodi tra i sei diretti da Hayao Miyazaki, ovvero il nucleo che porta la sua firma nella serie. I titoli specifici vengono solitamente annunciati in sede di presentazione o direttamente in sala, scelta che preserva il piacere della scoperta. L’anteprima ha un significato particolare perché consente di apprezzare su grande schermo il linguaggio televisivo del maestro, con la fotografia e i suoni ripristinati dal restauro. Le anticipazioni stampa hanno sottolineato questa peculiarità.
Quando e come sarà disponibile in streaming? Secondo un’anticipazione del 22 ottobre, la pubblicazione su RaiPlay parte lunedì 3 novembre 2025 con i primi cinque episodi e prosegue ogni lunedì con pacchetti da tre, in italiano e inglese. Alcuni resoconti generali sull’Area Movie collocano l’uscita nella finestra di dicembre: è opportuno controllare la piattaforma nelle ore precedenti al debutto per la conferma definitiva del calendario, anche in considerazione dei consueti allineamenti editoriali tra festival e streaming.
Che cosa cambia davvero con il restauro? Il percorso prevede digitalizzazione a partire dalle pellicole originali con film scanner, interventi di color correction e una pulizia audio capillare. L’idea è conservativa: non riscrivere l’immagine, ma restituire stabilità, cromie coerenti, dettaglio e intelligibilità del parlato e della colonna musicale. È un modo di riportare l’opera nel suo contesto migliore senza tradirne la patina storica, grazie alla sinergia tra il Centro di Produzione TV di Roma e la Direzione Teche di Torino.
Una memoria che parla al presente
C’è un’emozione particolare nel sedersi in sala e riscoprire il passo elegante di questa serie: la Londra di mattoni e vapori, i cieli mossi, i congegni che ronzano come promesse. Nel silenzio che precede la proiezione, si avverte la complicità di chi torna a casa e di chi, per la prima volta, varca quella soglia. È il privilegio dei classici: non smettono di raccontarci qualcosa di noi, qualsiasi età abbiamo, qualsiasi sia la stagione della vita in cui li incontriamo.
In un anno che ha visto Hayao Miyazaki confermarsi tra i grandi dell’animazione – con il successo internazionale del suo ultimo lungometraggio e il riconoscimento agli Oscar – rimettere in circolo “Il Fiuto di Sherlock Holmes” appare come un gesto di cura collettiva. Ci ricorda che la memoria non è un museo, ma una stanza viva: si entra, si osserva, si ascolta, e si esce un po’ diversi, con lo sguardo più attento ai dettagli, pronti a riconoscerli quando torneranno a chiamarci.
