Una nuova stagione si apre per la rappresentanza delle costruzioni: da oggi Mauro Franzolini assume la guida della FenealUil, con l’impegno a costruire continuità e rinnovamento. Un mandato che nasce dall’ascolto dei cantieri e dalla volontà di riportare al centro dignità, sicurezza e contrattazione di qualità.
Un passaggio di testimone che parla al Paese
L’elezione è arrivata all’unanimità durante il Consiglio generale riunito a Roma, al Nhow Hotel, con circa duecento partecipanti e la presenza del leader confederale Pierpaolo Bombardieri e di numerosi dirigenti di categoria. La cronaca conferma l’investitura del sindacalista friulano – in Uil dal 1987 – alla guida della categoria degli edili, in una giornata che ha suggellato una scelta di coesione e prospettiva. La notizia è stata diffusa dalle agenzie nazionali e rilanciata dagli organi ufficiali del sindacato di settore.
Franzolini subentra a Vito Panzarella, alla guida della Federazione dal 2014, anni in cui la FenealUil ha consolidato adesioni e qualità dell’azione sindacale. Una staffetta che non cancella il percorso, ma lo rilancia. Negli ultimi congressi di categoria la segreteria ha lavorato su un impianto unitario e riformista, con profili già noti ai tavoli contrattuali nazionali. Le pagine ufficiali della Federazione ricordano la riconferma di Panzarella nel 2022 e la presenza, allora in segreteria, dello stesso Franzolini, insieme a Stefano Costa.
Le priorità sul tavolo dei cantieri: rinnovi, salari, diritti
Il mandato parte con una bussola chiara: proseguire sui rinnovi contrattuali nazionali e territoriali, difendendo diritti, uguaglianza delle condizioni e recupero del potere d’acquisto. Nel dibattito pubblico, la detassazione degli aumenti da rinnovi è entrata nelle bozze di manovra con ipotesi di aliquote agevolate e misure per straordinari e notturni, tema che sta dividendo le valutazioni delle parti sociali. Franzolini indica un confronto concreto, senza slogan. Le proposte sono state ricostruite da primarie testate economiche e commentate dai sindacati nelle scorse settimane.
La sostanza del lavoro nei cantieri passa anche da ciò che è già stato ottenuto. Nel 2025 il CCNL Edilizia industria e cooperative è stato rinnovato su parte salariale e normativa, introducendo strumenti come la Denuncia Unica Edile e un nuovo regime di trasferta, per più trasparenza e lotta al dumping. Non sono tecnicismi: sono leve che cambiano la vita di chi timbra in cantiere. Approfondimenti ufficiali di FenealUil e Filca-Cisl hanno illustrato gli impatti di queste innovazioni per oltre un milione di addetti.
Salute e sicurezza, appalti e catene dei subappalti
Il nuovo segretario mette al centro salute e sicurezza e la trasparenza negli appalti, dove la catena dei subappalti può inghiottire tutele e visibilità delle persone. I dati Inail ricordano quanto la sfida resti drammatica: nei primi otto mesi del 2025 sono state 674 le denunce di casi mortali (al netto degli studenti), con dinamiche differenti tra infortuni “in occasione di lavoro” e “in itinere”. Numeri che non sono statistiche: sono storie interrotte.
Il settore risponde anche con pratiche concrete. Accordi recenti legati alle opere di Milano-Cortina 2026 hanno rafforzato prevenzione e legalità, così come intese aziendali per fronteggiare il rischio da calore e radiazioni solari hanno definito standard più esigenti. La tecnologia, quando è pensata con criterio, aiuta a salvare vite. Le iniziative illustrate dagli organi ufficiali della categoria tracciano una via fatta di formazione, badge di cantiere e responsabilità condivisa tra committenti e imprese.
La cornice politica e istituzionale
Il richiamo del Quirinale ha dato un contesto potente alla giornata. Il 17 ottobre 2025, alla cerimonia delle Stelle al Merito del Lavoro, il Presidente Sergio Mattarella ha denunciato gli effetti dei “contratti pirata” e del dumping contrattuale, ricordando l’ampiezza del fenomeno e le sue ricadute su salari, tutele e concorrenza leale. Parole nette che incontrano l’agenda dell’edilizia. Il testo integrale del discorso è disponibile nell’archivio ufficiale della Presidenza.
Nel frattempo, sul fronte governativo si ragiona su incentivi fiscali ai rinnovi e su meccanismi di accelerazione della contrattazione. È un terreno scivoloso, che divide e obbliga alla verifica dei numeri, come mostrano le analisi recenti. Qui la bussola è semplice: valorizzare i contratti rappresentativi e il lavoro vero. L’orizzonte di confronto resta aperto, con posizioni diverse su aliquote, premi e salario accessorio, come ricostruito dalla stampa nazionale e dalla radio economico-giuslavoristica.
Una segreteria che allarga lo sguardo
Con Franzolini, entra in segreteria Andrea Merli, che seguirà la contrattazione dei materiali da costruzione (legno, cemento, lapidei, laterizi). Accanto a lui, i segretari nazionali: Pierpaolo Frisenna per le politiche organizzative, Francesco Sannino per l’edilizia, Stefano Costa per salute, sicurezza, mercato del lavoro e appalti, e Vincenzo Mudaro come tesoriere. Le funzioni dei dipartimenti – dalla contrattazione industriale ai temi del welfare integrativo – sono descritte nelle pagine istituzionali della Federazione.
Il Consiglio ha anche avviato la stagione congressuale che si chiuderà con il XIX Congresso di categoria a Taranto, dal 13 al 15 maggio 2026. Una scelta che intreccia industria, lavoro e trasformazioni necessarie. Le date sono state rese note in sede di elezione; il percorso congressuale dovrà misurarsi con i grandi temi: produttività, transizioni e qualità delle relazioni industriali in un Paese che chiede stabilità e crescita inclusiva.
Memoria e impegno civile
Nel suo primo intervento da segretario, Franzolini ha ricordato Giulio Regeni, ricercatore italiano ucciso al Cairo nel 2016 mentre studiava i sindacati indipendenti egiziani. Un nome che riapre una ferita collettiva e ci interroga su verità e giustizia. Le cronache giudiziarie di quest’anno hanno documentato nuove udienze e testimonianze dolorose nel processo in corso a Roma, segno di una ricerca che non si arresta.
Richiamare la storia di Regeni, in un’assemblea sindacale, non è un gesto rituale: è la conferma che la difesa del lavoro passa anche dalla tutela dei diritti fondamentali e dalla richiesta di trasparenza nelle relazioni internazionali. Il sindacato degli edili, spesso evocato solo per cantieri e appalti, si assume il peso di una parola più grande: giustizia. Le iniziative pubbliche e la voce degli avvocati della famiglia hanno ribadito negli ultimi mesi la necessità di arrivare a una verità piena.
Domande utili per orientarsi
Che cosa cambia con l’elezione di Mauro Franzolini? Cambia il volto della guida, non l’asse della rotta: la segreteria mantiene un’impostazione riformista, concentrata su rinnovi, potere d’acquisto, salute e sicurezza. L’elezione all’unanimità, maturata a Roma con ampia partecipazione e la presenza del vertice confederale, dice di un mandato forte e condiviso. Il passaggio da Vito Panzarella non è una “svolta” di campo, ma la continuità di un lavoro che ha dato risultati organizzativi e contrattuali negli ultimi anni.
Perché si parla tanto di dumping contrattuale e contratti pirata? Perché erodono tutele, salari e lealtà competitiva tra imprese. Il tema non è un tecnicismo di addetti ai lavori: è una questione di democrazia economica, come ha ricordato il Presidente Sergio Mattarella nel suo intervento ufficiale, citando l’eccesso di contratti depositati e le firme di soggetti scarsamente rappresentativi. Contrastare questi fenomeni significa puntare su contratti veri e rappresentativi, misurabili nei numeri e nella loro applicazione concreta.
Che ruolo ha il sistema bilaterale dell’edilizia oggi? È la cerniera tra diritti e servizi: Casse Edili, formazione, welfare integrativo, strumenti di verifica della regolarità. Negli ultimi mesi le parti sociali hanno siglato un accordo per modernizzarlo, riducendo costi, rafforzando governance e ampliando prestazioni. È un modello paritetico, con oltre cento Casse sul territorio coordinate dalla CNCE, che molte realtà indicano come riferimento da valorizzare e non da smantellare.
La direzione che scegliamo, insieme
Questa elezione non è una fotografia di rito, ma un fotogramma di movimento. Nelle parole di chi oggi guida gli edili, ritroviamo l’urgenza di negoziare bene, controllare meglio, formare di più. Sbircia la Notizia Magazine ha seguito la giornata raccogliendo segnali concreti: un sindacato che vuole sedersi ai tavoli con dati e proposte, una politica chiamata a misurarsi con riforme utili, un’industria che chiede certezze e regole giuste. Il resto è lavoro quotidiano, nel fango dei cantieri e nelle stanze delle trattative.
E mentre il percorso congressuale porterà a Taranto nel maggio 2026, l’impegno si misura già ora: nei rinnovi da chiudere, nelle ispezioni da rendere efficaci, nella formazione continua da garantire, nella bilateralità da far crescere. Non c’è scorciatoia: il lavoro si rispetta, si contratta, si protegge. È da qui che giudicheremo risultati e responsabilità, con la vicinanza di chi in questo settore vive, ogni giorno, la responsabilità di costruire sicuro e bene.
