Giuseppe Vito Distefano, classe 2002 e laureando Luiss, è il più giovane agente sportivo registrato nella Sezione Agenti Sportivi del Registro Federale FIGC. Un traguardo che marca un primato nel panorama nazionale della rappresentanza, coronato dalle abilitazioni e dalle iscrizioni conseguite nel 2025, a testimonianza di un percorso conforme e dalla validità permanente.
Il primato e le iscrizioni
In Italia, il nome di Giuseppe Vito Distefano si lega a un primato che parla al futuro della rappresentanza sportiva. Pugliese, classe 2002 e laureando Luiss, è il più giovane professionista ammesso nella Sezione Agenti Sportivi del Registro Federale FIGC, un risultato che lo proietta al centro dell’attenzione del settore. Questo riconoscimento non è un semplice dato anagrafico: certifica un ingresso formale e pienamente valido nella categoria, frutto di un percorso che rispetta puntualmente le regole e conferisce abilitazione a carattere permanente.
Il suo percorso presenta tappe scandite con precisione: il 24 luglio 2025 ottiene il titolo abilitativo nazionale per esercitare come agente sportivo; il 4 settembre 2025 segue l’iscrizione al Registro Federale FIGC; il 26 settembre 2025 arriva l’approdo al Registro Nazionale CONI. Queste formalità lo inseriscono, a tutti gli effetti, nella rete degli agenti riconosciuti da CONI e FIGC, attestando un’abilitazione permanente in pieno allineamento con la normativa vigente e con i requisiti richiesti dalla disciplina federale. Un passaggio che sancisce la sua piena operatività nel contesto professionale italiano.
Dall’abilitazione nazionale al Registro: un percorso scandito da tappe e verifiche federali
Alle spalle del risultato c’è il superamento dell’esame CONI–FIGC, una valutazione articolata e selettiva. Il percorso prevede prove scritte e orali che spaziano dal diritto sportivo al diritto amministrativo e privato, seguite da una seconda fase incentrata sull’ordinamento federale. Non si tratta di una formalità: l’intero iter è concepito per verificare conoscenze, metodo e affidabilità, così da garantire standard elevati, trasparenza e correttezza a chi opera nella rappresentanza degli atleti e nelle relazioni con le società. Richiede competenza e una preparazione di alto livello, all’altezza delle responsabilità che la professione comporta.
La struttura dell’abilitazione non è casuale: è stata pensata per tutelare la qualità della professione e assicurare pratiche trasparenti. In un settore in cui la rappresentanza incide sulla vita sportiva e sulla crescita dei talenti, mettere alla prova competenze giuridiche e conoscenza dell’ordinamento significa salvaguardare gli atleti e valorizzarne i percorsi. Questo impianto selettivo, proprio dell’esame nazionale e della successiva verifica federale, certifica l’idoneità dei professionisti e ne inquadra l’operatività entro regole chiare e condivise. È un impianto che rafforza la credibilità del sistema di rappresentanza e orienta le condotte professionali verso correttezza e responsabilità.
Il lavoro dell’agente sportivo
Nell’ecosistema dello sport professionistico, l’agente è una figura di raccordo tra atleta e società. Giuseppe Vito Distefano, con l’abilitazione ottenuta, incarna questo profilo: facilita la definizione di contratti, trasferimenti e intese economiche, tutela gli interessi del tesserato e assiste i club nella ricerca e gestione dei talenti. La sua azione si sviluppa dentro un perimetro di regole, in modo da garantire trattative corrette, trasparenti e conformi all’ordinamento in vigore. In questo ruolo, l’agente svolge una funzione legale e contrattuale che collega mondo professionistico e atleti, facendo sì che ogni passaggio formale sia tracciabile, leale e rispettoso delle norme. Questa intermediazione aiuta a prevenire equivoci e a dare solidità ai rapporti tra le parti.
La professione richiede equilibrio tra tutela della persona e interesse delle organizzazioni sportive. Gli agenti, in questa cornice, accompagnano carriere e scelte delicate, traducendo esigenze tecniche e prospettive economiche in accordi chiari. Per le società significa poter contare su una consulenza che aiuta a individuare e gestire talento; per gli atleti, significa essere rappresentati con lealtà. Il risultato sono relazioni più ordinate e procedure coerenti con le regole federali. In questo quadro, la trasparenza delle trattative e la tracciabilità dei passaggi diventano parte integrante della qualità del sistema, a beneficio di tutti i soggetti coinvolti.
Una generazione in cammino e la voce di Distefano sul senso della professione
La giovane età di Giuseppe Vito Distefano ha un valore simbolico per il comparto. Dopo un periodo segnato da riforme e ridefinizioni normative, il mondo degli agenti registra un nuovo dinamismo tra i professionisti under 30. È un’onda che porta competenze fresche e consapevolezza, dentro un quadro di legalità e responsabilità. Il suo percorso evidenzia come l’abilitazione permanente e l’allineamento alle regole possano attrarre nuove energie verso una professione cruciale per la tutela e la valorizzazione degli atleti in Italia.
Lo stesso Distefano sottolinea il peso di questo traguardo: per lui, essere agente a questa età è insieme onore e responsabilità; lo sport richiede di coglierne la complessità e di accompagnare ogni atleta con serietà, nel rispetto delle regole, perché dietro ciascun percorso c’è un progetto di vita e di carriera. Con l’abilitazione e le iscrizioni conseguite, entra a pieno titolo tra i professionisti riconosciuti da CONI e FIGC, contribuendo all’affermazione di una nuova leva preparata, consapevole e formata secondo criteri di legalità e competenza. Determinati a offrire un contributo concreto al futuro dello sport italiano.
