Una settimana per restituire spazio all’ascolto: dal 3 all’8 novembre 2025, appuntamenti gratuiti con specialisti in dermatologia per chi convive con la vitiligine, con accesso esteso anche agli adolescenti. Le prenotazioni passano da un numero verde dedicato, attivo con orari precisi nei giorni feriali e il sabato. La regia scientifica è di SIDeMaST.
Un invito concreto: quando, dove, come partecipare
Le date sono fissate: dal 3 all’8 novembre 2025, in più di 35 centri dermatologici distribuiti lungo la penisola si aprono oltre mille momenti di confronto clinico gratuito. È un tempo di cura e orientamento, non una corsa: ci si siede davanti a uno specialista, si ripercorre la propria storia e si costruisce un percorso informato sulle opzioni disponibili. Per garantire un accesso ordinato è stata predisposta una centrale di prenotazione con numero verde 800 22 64 66, operativa dal lunedì al sabato, dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 18, con attivazione dal 22 settembre. Tutti i dettagli organizzativi provengono dalla pagina ufficiale della Società Italiana di Dermatologia e Malattie Sessualmente Trasmesse.
Quest’anno l’iniziativa abbraccia anche i ragazzi tra 12 e 17 anni. Una scelta di campo, perché la malattia spesso esordisce presto e pesa sullo sguardo di chi cresce. Per i minorenni è richiesto l’accompagnamento di un genitore o di chi ne fa le veci: un dettaglio non burocratico, ma pensato per dare continuità al dialogo terapeutico tra famiglia e medico. Questa apertura è stata messa nero su bianco negli annunci ufficiali della campagna, che ribadiscono l’obiettivo di affiancare le persone nella gestione consapevole della propria condizione attraverso consulti capillari e gratuiti, dislocati su tutto il territorio.
Perché una visita può cambiare la giornata
La vitiligine non è un semplice tratto estetico: si tratta di una malattia cronica autoimmune, in cui il sistema immunitario finisce per colpire i melanociti, le cellule che producono melanina. Non di rado si associano altri disturbi, come alterazioni della tiroide, diabete mellito e alopecia areata. In questo quadro, il confronto con lo specialista non serve solo a “dare un nome” alle macchie bianche, ma a definire un piano di gestione sicuro, basato su conoscenze aggiornate e rispettoso della persona. Questo impianto clinico è stato richiamato nelle comunicazioni divulgative degli ultimi anni, sottolineando l’importanza di un’informazione corretta per uscire dall’angolo dello stigma.
Nelle parole degli organizzatori, la settimana nasce per promuovere conoscenza, sostegno e lotta ai falsi miti, mettendo in relazione diretta i pazienti con i dermatologi. È una scelta che si allinea ai bisogni emersi dalle indagini condotte sui vissuti delle persone con vitiligine: la richiesta più forte è quella di chiarezza, concretezza terapeutica e continuità di presa in carico, soprattutto nelle fasi in cui le chiazze cambiano e l’umore segue a ruota. Il programma nazionale punta proprio a questo: offrire un tempo protetto in cui porre domande, rivedere trattamenti, imparare strategie quotidiane. Le finalità sono state ribadite nei materiali divulgativi ufficiali della campagna.
Lazio, numeri e indirizzi: la rete che accoglie
Nel Lazio la vitiligine tocca migliaia di persone e una quota significativa è under 20: una fotografia utile per capire perché la regione investa in una rete di centri pubblici e universitari pronti ad accogliere anche i più giovani. La mappa aggiornata per il 2025 conferma sette riferimenti: a Roma l’IRCCS Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli, l’IDI-IRCCS Istituto Dermopatico dell’Immacolata, l’IFO–IRCCS Istituto Dermatologico San Gallicano, l’Ospedale Israelitico – Sede Isola Tiberina, la Sapienza – Policlinico Umberto I e il Policlinico Tor Vergata; a Terracina l’Ospedale A. Fiorini – Polo Pontino Sapienza. L’elenco è riportato nella pagina ufficiale della campagna.
Accanto agli indirizzi, contano i dati. Nelle comunicazioni diffuse in passato sul territorio si è stimato che nel Lazio convivano con la vitiligine circa 31.500 persone, con un 17% sotto i vent’anni: numeri che spiegano la scelta di aprire consulti anche agli adolescenti, con l’obiettivo di intervenire presto e meglio sul piano clinico e psicologico. Questa cornice è stata richiamata da testate locali nel 2024, evidenziando l’attenzione regionale verso percorsi specialistici facilmente raggiungibili dai cittadini.
Informazione contro stigma: ciò che dicono i dati
La disinformazione pesa: non di rado la vitiligine viene scambiata per un problema solo estetico, con conseguenze sulla qualità della vita e sul rapporto con le cure. Un’indagine di Elma Research ha fotografato un impatto psicologico importante per quasi otto pazienti su dieci; oltre quattro su dieci non sono seguiti da un medico e molti non conoscono le opzioni terapeutiche emerse grazie alla ricerca. Questi elementi sono stati rilanciati dalle cronache nazionali in occasione della Giornata mondiale del 25 giugno 2025, a supporto di campagne informative dedicate.
Su questa stessa linea si muove l’alleanza tra mondo scientifico e associazioni dei pazienti: la settimana è realizzata da SIDeMaST con il patrocinio di APIAFCO, il supporto organizzativo di Sintesi Education e il contributo non condizionante di Incyte. Il sostegno del comparto industriale è stato ribadito pubblicamente dal management di Incyte Italia nel 2025, sottolineando l’utilità di creare opportunità concrete per chi convive con la vitiligine e la continuità di impegni avviati con la campagna “Vitiligine: è tempo di essere liberi. Oltre i falsi miti, verso nuove possibilità”.
Prenotare è semplice: cosa aspettarsi dall’incontro
Prenotare è immediato: si chiama il numero verde 800 22 64 66, attivo dal lunedì al sabato, dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 18, operativo dal 22 settembre per organizzare le agende della settimana dal 3 all’8 novembre. L’obiettivo non è solo fissare una data, ma permettere a ciascuno di trovare il centro più vicino e l’orario più adatto. Le segreterie dei centri orientano il paziente e raccolgono le informazioni utili per un consulto davvero mirato, riducendo i tempi di attesa e puntando a un colloquio di valore. Tutte le indicazioni arrivano dai canali ufficiali della SIDeMaST.
Nell’incontro con il dermatologo si entra nel merito: si chiariscono i meccanismi della malattia, si passa in rassegna la storia clinica e si discutono le possibilità terapeutiche aggiornate, insieme a consigli pratici per la vita quotidiana. Questa è la promessa della campagna: un tempo di ascolto e confronto, tarato sul singolo caso e costruito su basi scientifiche. È il modo più solido per smontare credenze errate e ritrovare prospettive concrete, specie se si arriva in studio con domande scritte e fotografie delle lesioni, utili a documentare l’evoluzione. È quanto dichiarato nei materiali informativi ufficiali.
Domande lampo, risposte che aiutano
Chi può prenotare una consulenza gratuita? L’iniziativa è dedicata alle persone con vitiligine e alle loro famiglie. Da quest’anno, spazio anche agli adolescenti 12-17 anni, purché accompagnati da un genitore o da chi ne fa le veci. La prenotazione avviene tramite il numero verde 800 22 64 66, attivo dal lunedì al sabato nei due slot orari 9-13 e 14-18, con avvio dal 22 settembre per programmare la settimana dal 3 all’8 novembre 2025. Sono indicazioni ufficiali della campagna nazionale coordinata da SIDeMaST.
Che cosa succede durante l’incontro con lo specialista? Non è una visita frettolosa. Si ricostruisce la storia clinica, si chiariscono i punti oscuri, si esplorano le opzioni terapeutiche disponibili e si ricevono consigli pratici per il quotidiano. L’obiettivo è uscire con idee più chiare sulla gestione della malattia e su eventuali passi successivi, compresi i controlli. La settimana è pensata come spazio di ascolto e confronto per offrire informazioni aggiornate e indicazioni personalizzate, come esplicitato nei materiali ufficiali.
Perché è importante rivolgersi al dermatologo e non fermarsi ai “sentito dire”? Perché la vitiligine è una patologia autoimmune che può associarsi ad altre condizioni e, soprattutto, perché circolano molti luoghi comuni. Studi recenti hanno mostrato un forte impatto psicologico per la maggioranza dei pazienti e una quota rilevante non seguita da un medico. Un confronto specialistico aiuta a distinguere fatti da miti e a scegliere terapie adeguate, riducendo isolamento e incertezze.
Quanti sono i centri e quali sono quelli del Lazio? In Italia sono più di 35 i centri aderenti alla settimana. Nel Lazio i riferimenti aggiornati includono: IRCCS Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli, IDI-IRCCS, IFO–IRCCS San Gallicano, Ospedale Israelitico – Isola Tiberina, Sapienza – Policlinico Umberto I, Policlinico Tor Vergata e Ospedale A. Fiorini di Terracina. L’elenco è riportato nella pagina ufficiale della campagna 2025, con i nomi dei referenti clinici.
Sostenere chi convive con la vitiligine: la rotta che scegliamo
Dietro ogni appuntamento gratuito c’è un messaggio semplice: nessuno deve sentirsi solo davanti allo specchio. Le realtà che guidano la settimana – SIDeMaST sul piano scientifico, APIAFCO dal lato dei pazienti e partner tecnici come Sintesi Education – stanno costruendo una rete nazionale dove le storie individuali contano quanto i protocolli. È un’architettura che moltiplica l’impatto: più informazione corretta, meno stigma, più possibilità di scegliere. Un impegno sostenuto anche dal contributo non condizionante di Incyte, come ribadito nelle comunicazioni di ottobre 2025.
Guardando all’autunno che avanza, questa settimana ci appare come una porta aperta: entra chi ha bisogno di capire, esce chi ha risposte per affrontare meglio i giorni successivi. È il nostro modo di raccontare la sanità che funziona, fatta di competenze e umanità. E di ricordare che dietro ogni macchia c’è una persona intera, non un’etichetta: la notizia più importante resta sempre quella che restituisce dignità. Qui, dal 3 all’8 novembre, con un telefono che basta al coraggio di chiamare.
