Certe leggende non smettono di chiamarci per nome. Dopo oltre trent’anni, Simon the Sorcerer riapre il suo diario con Simon the Sorcerer Origins, un prequel ufficiale che riporta il giovane mago al centro della scena e lo fa con una mano tutta italiana, quella di Smallthing Studios. Il debutto è fissato per il 28 ottobre.
Un ritorno che parla al presente
Il nuovo capitolo è un viaggio a ritroso: pochi passi prima degli eventi del titolo del 1993, abbastanza per svelare ciò che non era mai stato raccontato. Qui l’occhio cade subito su uno stile visuale interamente disegnato a mano, che profuma di anni Novanta ma respira con il ritmo di oggi; tornano le voci storiche di Chris Barrie per l’inglese e Erik Borner per il tedesco, mentre la colonna sonora abbraccia l’inedito con il compositore Mason Fischer e una presenza d’autore: Rick Astley con “Together Forever”. Questo ritorno non è solo nostalgia, è un modo per riannodare sarcasmo, mistero e cuore senza perdere il gusto del dettaglio.
Il linguaggio è quello delle avventure d’un tempo, ma il gesto è moderno: si può giocare con il classico “punta e clicca” oppure scegliere il controllo diretto, così da sentirsi a casa su PC, Mac, Linux, PlayStation, Xbox e Nintendo Switch. L’uscita globale è indicata per 28 ottobre 2025; lo store ufficiale di Nintendo riporta la stessa data, mentre la pagina Steam segna il 27 ottobre, probabile effetto dei fusi orari. Intanto, un assaggio pubblico è già arrivato con la demo speciale al Steam Next Fest, centrata su una sezione del Capitolo 3.
Dalla Liguria al mondo: come nasce un prequel “ufficiale”
C’è voluto tempo e ostinazione. Smallthing Studios ha lavorato per circa cinque anni, sviluppando un engine proprietario e ottenendo la licenza dai detentori dei diritti: Adventure Soft Publishing. Il dialogo con gli autori originari, Mike e Simon Woodroffe, è stato costante: il progetto è stato seguito e approvato passo dopo passo, con l’obiettivo di rispettare il carattere della saga e, al contempo, ritrovare la voce graffiante di Simon. È un ponte deliberato tra due epoche, costruito per durare.
Dietro alle quinte ci sono Massimiliano Calamai, founder e game director, e Fabrizio Rizzo, lead e narrative designer: professionisti con decenni di esperienza che hanno scelto di rispondere a una domanda rimasta sospesa dal 1993. In interviste e incontri pubblici, Calamai ha raccontato la scintilla: dare un’origine al ragazzo dal cappello viola, comprenderne i contrasti familiari e il suo modo pungente di stare al mondo. L’identità italiana dello studio è radicata tra Chiavari e altre sedi operative, ma lo sguardo abbraccia una scena globale che mette insieme memoria, artigianato e ambizione.
Oltre Origins: una rotta già tracciata
L’annuncio del prequel è stato anche l’occasione per dichiarare cosa verrà dopo. Nel corso di un evento a Chiavari, lo studio ha presentato il remake ufficiale del primo Simon the Sorcerer, pensato con la stessa cura artistica di Origins e con l’obiettivo di riproporre il fascino originale in una veste contemporanea. Dalla spiaggia ligure, davanti a istituzioni, ospiti e giornalisti, il team ha messo sul tavolo un’agenda che parla la lingua del lungo periodo, con l’orgoglio di chi ha riscoperto un personaggio e vuole accompagnarlo in nuovi capitoli.
Le sorprese non si fermano al mago adolescente. Sono in lavorazione Sword of Sodan 2, sequel del celebre titolo Amiga del 1988; Where the River Dies, un racconto interattivo dall’impronta da walking simulator che mette insieme amicizia, speranza e morte nel cammino verso la misteriosa “Foce”; e 14:18, un horror psicologico ispirato a suggestioni bibliche, con ambizioni da produzione AA. Progetti diversi per tono e pubblico, accomunati dalla volontà di unire linguaggi classici e sensibilità odierne, destinati a arrivare su PC e console.
Dettagli pratici: edizioni, prezzi, lingue
La pubblicazione è curata da ININ Games, che ha previsto più edizioni: Standard e Deluxe digitale, con artbook e colonna sonora inclusi. Nella comunicazione ufficiale di settembre, il publisher ha indicato prezzi di 24,99 e 34,99 euro, e un bonus preordine: il PONY DLC, disponibile anche come contenuto aggiuntivo. In parallelo è stata annunciata una Special Edition fisica per PS5, Switch e PC. Scelte da etichetta specializzata, che da anni coltiva il catalogo rétro e ne valorizza le radici.
Sul fronte tecnico e accessibilità, il titolo supporta interfacce multilingua e doppiaggio in due lingue, con l’inglese affidato a Chris Barrie e il tedesco a Erik Borner. Gli store ufficiali indicano l’uscita al 28 ottobre 2025 e confermano la disponibilità su tutte le principali piattaforme; la data del 27 ottobre su Steam riflette con ogni probabilità lo sblocco legato ai fusi. La vocazione trasversale è chiara: un prequel pronto a parlare ai nostalgici e a chi arriva adesso.
Tre risposte rapide prima del day one
Quando esce e dove si potrà giocare? La finestra è ormai precisa: il lancio è previsto per il 28 ottobre 2025 su Nintendo Switch, PlayStation 4 e 5, Xbox One e Series X|S, oltre a PC, Mac e Linux. Sullo store ufficiale Nintendo la data coincide, mentre la pagina Steam riporta il 27 ottobre, un anticipo spiegabile con gli orari di sblocco globali. La pubblicazione è firmata ININ Games, che ha già attivato preordini e promozioni dedicate.
Cosa c’è di nuovo rispetto al classico? Una tavolozza disegnata a mano che richiama i cartoni degli anni Novanta, un sistema di controllo doppio (puntatore o guida diretta) e un’attenzione concreta all’accessibilità. Tornano Chris Barrie ed Erik Borner, mentre la musica dialoga con il presente grazie a Mason Fischer e alla partecipazione di Rick Astley con “Together Forever”. Un assaggio pubblico è già arrivato con la demo del Capitolo 3 durante lo Steam Next Fest.
E dopo Origins? La strada è tracciata: in sviluppo c’è il remake dell’episodio del 1993, un dichiarato atto d’amore per il primo Simon. Accanto a questo, tre produzioni originali: Sword of Sodan 2 per riportare un’icona Amiga ai tempi moderni, Where the River Dies per chi cerca un cammino emotivo verso la “Foce”, e 14:18 per chi desidera un orrore psicologico adulto. Tutti progetti previsti su PC e console.
Una promessa mantenuta al tempo giusto
Ci piace pensare che alcune storie, per tornare, abbiano bisogno di maturare insieme a chi le ha amate. In Simon the Sorcerer Origins rivediamo quella scintilla, ma la sentiamo crescere in un racconto più consapevole: un invito a ridere, pensare, ricordare. Se il passato è il punto di partenza, è nel presente che un ragazzo impertinente trova finalmente la sua voce.
