Nel centenario della scomparsa di Erik Satie (1925–2025), l’etichetta indipendente OnClassical porta alla luce pagine rimaste in silenzio: The Unheard Satie – Nocturnes & Other Reconstructions svela Notturni mai ascoltati e rarità, all’interno della prima Edizione Completa delle Opere Pianistiche curata dal pianista e produttore Alessandro Simonetto.
Il progetto
La celebrazione di Satie si materializza in un lavoro editoriale di respiro ampio: la prima Edizione Completa delle Opere Pianistiche proposta da OnClassical e affidata all’interpretazione e alla cura di Alessandro Simonetto. Qui la discografia non è mera catalogazione, ma un viaggio nell’identità sonora del compositore francese, dove il tocco pianisticamente lucido incontra la scrupolosità del produttore. Il risultato è un invito all’ascolto consapevole, capace di coniugare rigore e trasparenza, restituendo il profilo più autentico di una voce unica del Novecento, con un’attenzione meticolosa alla qualità testuale e alla coerenza dell’insieme.
Il percorso ha preso avvio nel 2016 e si è disteso in oltre venti album, resi disponibili in formato digitale grazie alla distribuzione di Naxos Digital. Il mosaico si completa con la presenza di Alessandro Deljavan, chiamato a dare corpo ai poemi e alle pièces da cabaret, e del Duo Degas per i lavori a quattro mani, in una sinergia che illumina angoli diversi dell’opera pianistica. È una mappa sonora che valorizza differenze e affinità, lasciando emergere il filo segreto che attraversa stili, umori e invenzioni, sempre con la medesima cura editoriale che sostiene l’intero progetto.
Dai taccuini di Parigi ai Nocturnes che non avevamo mai ascoltato
Tra le uscite più attese spicca The Unheard Satie – Nocturnes & Other Reconstructions, album che concentra l’attenzione sui Nocturnes finora inediti e su pagine rare, insieme a versioni originali recuperate dai manoscritti autografi conservati presso la Bibliothèque Nationale de France (BnF). Qui la lettura filologica s’intreccia con la pratica esecutiva: ogni pagina è stata rimessa in luce partendo dai documenti, restituendo la sostanza originaria dell’idea musicale. L’ascoltatore si confronta così con un Satie intimo, essenziale, capace di sorprendere proprio nel non detto, nelle pause, nelle pieghe di una scrittura che chiede misura e ascolto profondo.
È noto che Satie avesse lasciato numerosi quaderni con schizzi e abbozzi di Nocturnes non portati a termine: segnali di un progetto più ambizioso rispetto ai cinque pubblicati nel 1919. Su questo patrimonio ha lavorato Simonetto con scrupolo: i Nocturnes n. 6, 7, 8 e 9 sono stati ricostruiti e completati esclusivamente a partire da materiale autentico, senza aggiunta di nuove note, assemblando frammenti originali secondo il procedimento compositivo dello stesso Satie. La scelta è di sottrazione: intervenire il minimo indispensabile, perché sia la voce del compositore a riaffiorare, limpida e riconoscibile.
Riscoperte
Accanto ai Notturni ritrovati, il lavoro editoriale porta con sé una costellazione di scoperte. Tornano a respirare una Fuga a tema cromatico, una versione originaria di Caresse (riconosciuta come Postures soporifiques), insieme a pagine dedicate ai bambini di sorprendente delicatezza e frammenti inediti delle Pièces froides. Non è una vetrina di curiosità, ma un attraversamento coerente di materiali che ampliano la percezione dell’autore. In queste tracce l’ironia si fa sussurro, la semplicità diventa precisione, la leggerezza si avverte come disciplina interiore.
Queste riscoperte non modificano la storia, la ricompongono. L’orecchio ritrova i gesti minimi e i contorni netti, il senso di proporzione e l’arte della sospensione che sono cifra di Satie. Ogni breve pagina, ogni idea affiorata da un quaderno, diventa indizio di un disegno più vasto, e conferma quanto la scrittura del compositore sappia dirsi anche nell’essenziale. La ricognizione nei materiali, così condotta, restituisce continuità a un catalogo spesso percepito per frammenti, ricollocando ogni elemento nel suo respiro naturale.
Ascolto e distribuzione digitale: dove trovarli e chi li porta al pubblico
Tutti gli album del progetto sono accessibili in formato digitale sulle principali piattaforme di streaming, con la distribuzione di Naxos Digital per l’etichetta OnClassical. È una disponibilità immediata, pensata per un pubblico globale che desidera avvicinarsi o tornare a Satie attraverso un percorso integrale e curato. L’esperienza d’ascolto diventa così continua, dal brano più noto fino alle pagine riemerse dai manoscritti, senza soluzione di continuità tra studio filologico e restituzione artistica, in un equilibrio che ne è la cifra distintiva.
In questo contesto, The Unheard Satie assume un ruolo centrale: raccoglie i Nocturnes mai ascoltati prima e li affianca a rarità e versioni originali emerse dagli autografi della Bibliothèque Nationale de France. È l’approdo naturale di un lavoro iniziato nel 2016 e diventato, album dopo album, un racconto completo dell’opera pianistica. Chi ascolta è invitato a riscoprire Satie nel suo sguardo più umano: essenziale, rigoroso, ironico, e sorprendentemente vicino, come se quelle pagine, rimaste a lungo in silenzio, avessero atteso proprio questo momento per tornare a parlare.
