Primo giorno per “La Pennicanza” su Rai Radio2 con una partenza fuori copione: Fiorello, indisposto, ha scelto di non essere in studio e di intervenire in collegamento, lasciando la guida a Fabrizio Biggio. Battute, autoironia e un arrivederci: appuntamento fissato per domani alle 13.45.
Un avvio imprevisto, ma la voce non manca
L’esordio dello show ha avuto il sapore di un fuori programma: Fiorello ha preferito non presentarsi in studio per un’indisposizione, ma non ha rinunciato a farsi sentire, collegandosi per qualche minuto con Fabrizio Biggio. In perfetto stile, ha scherzato proprio sulla sua assenza, trasformando il contrattempo in materia comica. Ha ringraziato Bruno Vespa per lo “studio prestato” la sera prima e, con leggerezza, ha richiamato l’idea di “molto rumore per nulla”, ridimensionando la tempesta di attese della vigilia. Un modo per dire al pubblico: la rotta è quella giusta, anche quando si comincia con un passo di lato.
Dietro la battuta c’è una scelta narrativa precisa: ribaltare l’aspettativa e tenere il ritmo alto, anche a distanza. L’assenza fisica non ha spento la complicità con Biggio, che ha traghettato la prima puntata dando il là al gioco a due. Il riferimento allo studio di Vespa non è casuale: la sera precedente i due avevano “occupato” lo spazio di Cinque Minuti su Rai1 per un lancio lampo del programma radiofonico, una comparsata che ha fatto discutere e sorridere. La cronaca del blitz, riportata da testate come l’ANSA e la Repubblica, racconta bene l’operazione: pochi minuti, un colpo di teatro, e via.
Il blitz in tv e la promessa alla radio
Domenica 19 ottobre lo “scherzo serio” del duo è andato in scena tra Tg1 e Affari Tuoi, nel perimetro televisivo che di solito ospita Bruno Vespa. Una capatina rapida, coreografica, giocata sullo scarto temporale e sulla riconoscibilità del format di Vespa: un’autopresentazione in chiave varietà, con la dichiarazione d’intenti più chiara che si potesse immaginare, ovvero riaccendere la curiosità del pubblico in vista del ritorno in radio del giorno dopo. Il racconto di quegli attimi, dalle cronache dell’ANSA e di Repubblica, ne tratteggia il senso: una cartolina, non una puntata, per dire “arriviamo”.
In radio, l’orario resta quello canonico: dalle 13.45, dal lunedì al venerdì, su Rai Radio2. La fascia era già stata testata con il ciclo primaverile, costruito tra il 19 maggio e il 6 giugno, e confermata ora per l’autunno. Lo aveva anticipato LaPresse e lo ribadisce la pagina ufficiale del programma su RaiPlay Sound, dove “La Pennicanza” è presentata come “una non idea” capace però di tenere gli ascoltatori ben svegli, con firma d’autore alla sigla e un team musicale cucito su misura.
Orari, squadra e ingredienti: cosa torna all’ora della pennichella
La seconda stagione occupa la mezz’ora che precede il primo pomeriggio: 13.45–14.30, dal lunedì al venerdì, in ascolto su Rai Radio2 e in streaming su RaiPlay Sound. Chi ha seguito la “prima prova” di fine primavera ricorda la stessa collocazione: un tempo agile, fatto per scivolare tra notizie, parodie e interazioni. La scansione resta identica: guida a due, improvvisazione controllata e quel tono “pop” che rende il programma riconoscibile e accessibile a chi lo intercetta anche solo per una manciata di minuti.
Dietro le quinte c’è una macchina oliata: la sigla è stata scritta da Jovanotti; la produzione musicale è nelle mani del Maestro Enrico Cremonesi e del rapper Danti. La scrittura riunisce Rosario Fiorello e una squadra di autori che include, tra gli altri, Francesco Bozzi, Pigi Montebelli, Federico Taddia, Fabrizio Biggio, Enrico Nocera ed Edoardo Scognamiglio; in regia audio c’è Marco Lolli, in regia video Piergiorgio Camilli, con la cura editoriale di Roberto Buttinelli ed Elena Maria Russo. Un set di firme che racconta ambizione e mestiere.
Il tono: Shakespeare di sponda, ironia a piena voce
Quando Fiorello rovescia la propria assenza in una gag, sceglie anche un registro: citare Shakespeare per sgonfiare l’enfasi e riportare tutto a misura di gioco. “Molto rumore per nulla” diventa la chiave per guardare all’esordio con il sorriso e rassicurare chi ascolta. Non c’è posa, c’è mestiere: la promessa è ripartire subito, senza appesantire il racconto con giustificazioni o proclami. È la tecnica di una comicità che si regge sulla capacità di togliere peso alle cose, senza svuotarle di senso.
Nel medesimo solco si inserisce la battuta sul “prendere il posto” di Vespa, un’iperbole affettuosa alla quale è seguita una chiosa sul valore delle prime puntate: a volte è più saggio saltare la numero uno e presentarsi direttamente alla seconda. Non un alibi, piuttosto un modo per ribadire che l’essenza del programma è nella reattività: tutto può cambiare in corsa, l’importante è esserci con intelligenza scenica, cuore leggero e ritmo.
Domande per orientarsi in un lampo
Quando va in onda “La Pennicanza” e dove si ascolta? Dal lunedì al venerdì, dalle 13.45 alle 14.30, su Rai Radio2 e in streaming su RaiPlay Sound. L’orario è quello reso popolare dalle puntate di maggio-giugno e confermato per l’autunno. La collocazione nasce per parlare a chi rientra da lavoro o siede a tavola: mezz’ora che si consuma in un soffio, tra una notizia e una risata, con la possibilità di recuperare contenuti on demand sulla piattaforma digitale della Rai.
Che cosa è accaduto domenica 19 ottobre in tv? Un’“incursione” di pochi minuti su Rai1 nello slot in cui, nei giorni feriali, va in onda Cinque Minuti di Bruno Vespa. Il duo ha ballato, giocato coi codici del talk dell’access e annunciato il ritorno in radio del giorno dopo. La mossa, raccontata da agenzie e quotidiani, è stata un antipasto: una comparsa lampo, studiata per accendere la curiosità e dare un volto televisivo al lancio della nuova stagione radiofonica.
Perché Fiorello non era in studio alla prima e quando rientra? Per una lieve indisposizione: nulla che impedisse un saluto al pubblico, arrivato via collegamento con Fabrizio Biggio. Proprio giocando su questo contrattempo, lo showman ha spostato l’attenzione sulla ripartenza immediata: gli ascoltatori sono attesi domani, martedì 21 ottobre 2025, alle 13.45 su Rai Radio2, per una puntata “regolare” in cui il duo tornerà al completo. L’aspettativa è quella di rimettere le cose in fila, a partire dalla leggerezza che definisce il programma.
Chi firma la sigla e come suona la colonna sonora del programma? La sigla porta la firma di Jovanotti, scelta che racconta il respiro pop e l’energia contagiosa del progetto. La parte musicale è affidata al Maestro Enrico Cremonesi e a Danti, con una ricerca costante di idee che entrano e escono dai segmenti parlati. È una “pelle sonora” pensata per stare addosso alle voci, sorreggerle e, quando serve, contraddirle: non un semplice tappeto, ma un partner creativo che detta tempi e spunti.
Un ritorno che racconta il nostro mezzogiorno
La partenza zoppicante, sdrammatizzata con eleganza, dice molto del dna del progetto: prendere la realtà per com’è, riscriverla in diretta e regalare a chi ascolta un sentimento di vicinanza. Il blitz televisivo, ben documentato da ANSA e dalla Repubblica, ha fissato il tono della stagione: si gioca su più tavoli, saltando da un medium all’altro con l’aria di chi non ha nulla da dimostrare ma molto da condividere. È così che “La Pennicanza” chiede fiducia: mostrando il dietro le quinte del suo equilibrio.
Domani, all’ora X delle 13.45, il pubblico ritroverà Fiorello e Biggio lì dove li vuole: insieme, a braccio, senza rete. Un appuntamento quotidiano che parla a chi ha bisogno di una boccata d’aria tra le incombenze del giorno. L’invito implicito è semplice: prendersi quei trenta minuti come un piccolo rito collettivo. La prima non è andata come da copione? Tanto meglio: è nei contrasti che gli artisti di razza misurano davvero il proprio passo. E qui il passo, anche da remoto, si è già sentito.
