Con il singolo Dammi un sorriso, l’artista carrarese Barbara Bert inaugura il suo debutto da cantautrice, affiancata dall’etichetta indipendente Helimds Records di Ciro Mitola e dal dj e producer Andrea Cecchini. Un brano pop dance dal piglio accattivante che invita a ritrovare, fin dalle prime note, quel sorriso che illumina le persone amate.
La svolta da cantautrice
Con Dammi un sorriso, Barbara Bert sceglie di mostrarsi in una luce inedita: quella dell’autrice delle proprie canzoni. La produzione nasce nel perimetro della label indipendente Helimds Records, guidata da Ciro Mitola, e con la collaborazione del dj e producer Andrea Cecchini. Il risultato è una traccia pop dance dal respiro contemporaneo, pensata per abbracciare la dimensione del ballo e dell’emozione immediata, proiettando chi ascolta in un’esperienza che unisce ritmo, melodia e una dichiarata vocazione alla leggerezza e luminosità autentica.
Il brano ha un suono studiato per catturare fin dai primi istanti: un pop dance dal passo deciso che, nota dopo nota, apre una dimensione quasi sospesa. È quell’invito gentile a ritrovare il sorriso che vorremmo scorgere ogni giorno sulle labbra delle persone più care. In questa nuova avventura, l’artista non nasconde la gratitudine per chi l’ha accompagnata lungo il percorso creativo, riconoscendo a queste belle anime musicali l’entusiasmo con cui hanno sposato e sostenuto il progetto, dalla prima idea all’ultimo dettaglio di produzione.
Un percorso costruito palco dopo palco: dagli esordi al riconoscimento sulle scene italiane ed europee
Nata a Carrara (MS), città conosciuta nel mondo per il suo marmo candido, Barbara Bert avvicina la musica fin da bambina, esibendosi in diversi appuntamenti canori del territorio. Anni di studio del canto le hanno permesso di modellare una vocalità personale, capace di coniugare forza e finezza, qualità che gli addetti ai lavori hanno spesso riconosciuto come insieme potenti e delicate. Questa dedizione l’ha condotta a un percorso solido, costruito passo dopo passo, tra microfoni, sale prova e contest che l’hanno messa alla prova.
L’esperienza nei concorsi nazionali ha consolidato questa crescita: dal Festival degli Sconosciuti di Ariccia, dove ha ricevuto uno speciale apprezzamento da Teddy Reno, al Premio Mia Martini di Bagnara Calabra, passando per il Video Festival Live a Cattolica e il Festival di San Valentino a Terni. In ciascuna tappa sono arrivati riscontri concreti, trasformati in ulteriore slancio. Tenacia, ascolto e disciplina hanno fatto il resto, alimentando una presenza scenica maturata nel tempo e un rapporto con il pubblico sempre più consapevole.
Con i Milk and Coffee tra Italia ed Europa
La chiamata del manager dei Milk and Coffee ha aperto un capitolo decisivo. Inserita nel gruppo come “moretta”, Barbara Bert ha affiancato gli storici componenti Giancarlo Nisi e Florence Cavaliere, portando la sua voce su palchi in tutta Italia e oltreconfine. Dal 2014 il progetto l’ha impegnata con continuità, tra tournée e appuntamenti che l’hanno vista condividere repertori e sensibilità, misurandosi con un’identità musicale ben definita e con un pubblico eterogeneo e fedele, abituato a performance ricche di energia e calore.
In quella fase arriva anche l’uscita del cd “40 years of Milk and Coffee”, accolta con ottimi riscontri di vendita, in particolare in Germania e in Francia. Il gruppo prende parte a Capoverde terra d’amore n.6 con la canzone “O’narinà”, consolidando una visibilità internazionale costruita con costanza. Condivisione, rispetto e ascolto reciproco hanno segnato un periodo significativo, che ha arricchito la maturità artistica di Barbara e ne ha allargato l’orizzonte professionale, consolidando competenze preziose anche per i passi successivi nel settore.
La strada solista: singoli, cover e incontri che lasciano il segno
La parentesi solista decolla nel 2018 con il primo singolo, “Souvenir”, firmato da Giovanni Germanelli e Francesco Mignogna, prodotto e arrangiato dal musicista Marco Della Bona, in arte Jericho, su etichetta DDA Records. Questo percorso si arricchisce nell’ottobre 2021 grazie all’incontro con Gianni Donzelli degli Audio 2 e al brano “Vieni e abbraccia il sole”, che consolida una cifra interpretativa attenta alle sfumature e all’equilibrio tra classicità pop e una sensibilità moderna, in dialogo costante con la tradizione italiana contemporanea.
Nel luglio 2022 arriva la cover di “Vivi” di Gianni Togni, accolta con una menzione particolarmente gradita dallo stesso autore. Un anno dopo, nel luglio 2023, è la volta di “La Notte Vola” di Lorella Cuccarini, brano che ha accompagnato l’infanzia di Barbara. Il 24 maggio 2024 viene pubblicato “Promesse”, brano dal deciso sound pop rock, scritto da Daniele Piovani presso L’Alystudio produzioni di Milano di Alioscia Arioli, con le chitarre di Gabriele Fersini, già chitarrista di Laura Pausini. L’amore, qui, chiede fatti e coraggio: solo oltre le promesse resiste, senza compromessi né illusioni, celebrando la donna libera e la sua dignità.
Una nuova tappa nel 2025
Nel 2025 prende forma una nuova collaborazione con l’artista di Colle Val d’Elsa Monica Docci, in arte Moka: il 3 giugno esce “Chiga Chica boom boom”, brano dal sabor caraibico pensato per far ballare generazioni diverse. Dietro la leggerezza apparente si nasconde un significato profondo: le protagoniste, reduci da un periodo difficile vissuto in “gabbie” dorate e metaforiche, trovano la chiave per tornare a respirare e a muovere passi nuovi, con ritmo e consapevolezza rinnovata. Un racconto che parla di libertà, riscatto e di un respiro finalmente pieno.
Questo nuovo slancio creativo si intreccia con l’uscita di “Dammi un sorriso”, in cui Barbara Bert firma per la prima volta musica e parole. La produzione con Helimds Records di Ciro Mitola e il lavoro al fianco di Andrea Cecchini danno corpo a un’idea chiara: un sound accattivante che trascina altrove e regala quel sorriso quotidiano alle persone amate. L’artista esprime gratitudine profonda verso tutti i collaboratori, riconoscendo in loro quelle belle anime musicali che hanno abbracciato con convinzione una sfida importante.
Dalla Versilia ai locali storici toscani: una gavetta che conta
Il legame con la Toscana passa anche dalle notti in Versilia, tra locali e palchi dove Barbara Bert ha alternato il lavoro nei Piano Bar e nelle Orchestre del circuito di Radio Zeta. Per alcuni anni è stata la voce femminile di alcune tra le più importanti orchestre di liscio, esperienza intensa e formativa. In seguito ha scelto di lasciare quel settore per dedicarsi con maggiore convinzione alla musica leggera d’interpretazione, un’area che le permette di esplorare sfumature espressive in linea con la sua sensibilità.
Tra i luoghi che hanno segnato questo percorso spiccano la Bussola di Focette, la Capannina di Franceschi e il Caffè Concerto Paszkowski di Firenze, tappe che raccontano stagioni di lavoro costante e di contatto diretto con il pubblico. È su questi palchi che l’interpretazione si affina, tra repertori diversi e incontri quotidiani, dove ogni canzone diventa dialogo. Un cammino fatto di pazienza, studio e tanti chilometri, che oggi ritrova senso nelle scelte artistiche presenti e nelle nuove direzioni intraprese con convinzione.
