Domenica di fuoco nello studio di Amici 25: prove serrate, giudizi netti, qualche sorriso di alleggerimento e due sfide che hanno tenuto tutti con il fiato sospeso. L’esito? Alex (ballo) e Opi (canto) restano nella scuola, ognuno con motivazioni diverse ma con la stessa responsabilità sulle spalle: dimostrare che quel banco se lo meritano ogni giorno. In cattedra, per una volta, non i professori: Irama ha guidato la gara di canto e Anbeta Toromani ha valutato la danza; sulle sfide, invece, hanno pesato gli occhi esperti di Francesca Tocca e Carlo Di Francesco. Sul finale, Chiamamifaro porta in studio il nuovo singolo Foglie, mentre Irama regala Tutto tranne questo dal suo album fresco di uscita.
Se vi siete persi l’appuntamento del 19 ottobre, facciamo ordine, senza giri di parole. La progressione della puntata è stata chiarissima: gare disciplinari (canto e ballo) con classifica e “caselle gialle”, due sfide individuali già fissate in apertura, ospiti musicali e corali di chiusura. Il ritmo l’hanno dato i ragazzi, certo, ma anche il meccanismo aggiornato di questa 25esima edizione: l’ultimo in classifica va direttamente in sfida, mentre penultimo e terzultimo vengono rimessi al giudizio della classe. Una logica semplice, spietata e molto televisiva, che ha prodotto quattro nomi a rischio per la prossima settimana.
Le due sfide: cosa è successo davvero
Partiamo dalla più attesa: Alex vs Michele (ballo). Il giudizio l’ha firmato Francesca Tocca. Due prove, corpi a confronto, correzioni puntuali: Alex viene ripreso per immaturità in alcuni passaggi, ma il talento convince. Risultato: vince Alex, che resta in classe. Il percorso, però, non è in discesa: lo vedremo di nuovo in sfida perché chiuderà ultimo nella classifica di ballo della puntata. Un segnale forte, che divide le opinioni e obbliga a crescere.
Sul canto, la sfida Opi vs Emanuele è stata un confronto di identità: cover da una parte, un inedito dall’altra. Carlo Di Francesco chiede un’ulteriore prova, ascolta con attenzione, poi decide: Opi vince. Nel suo verdetto pesa la “connessione tra anima e interpretazione”, un concetto che nell’aula di Amici non è uno slogan ma un criterio. Anche Opi resta nel roster, più “visto” e — diciamolo — più atteso.
Gare e classifiche: chi sale, chi scivola e chi va al ballottaggio
La gara di ballo valutata da Anbeta Toromani restituisce una fotografia precisa: Alessio primo, quindi Emiliano, poi Pierpaolo e Anna. In coda Alex, che finisce dritto in sfida. Maria Rosaria e Matilde occupano penultimo e terzultimo posto: la classe deve scegliere chi mandare al confronto e la “casella gialla” si colora per Matilde, chiamata a misurarsi già dalla prossima settimana. È un passaggio chiave per il suo percorso.
Nel canto, la classifica stilata da Irama incorona Gard al primo posto. A seguire Penelope, Valentina, Riccardo, Plasma, Flavia. In fondo Frasa, che va in sfida, mentre tra Michele e Michelle la classe indica Michelle per il ballottaggio della prossima settimana. La lettura è coerente con le esibizioni: personalità in cima, fragilità gestite a metà nelle ultime posizioni.
Ospiti, brani e momenti che hanno acceso lo studio
La puntata è stata anche musica “ospite”. Irama ha portato in studio Tutto tranne questo, presentandolo con quartetto d’archi e pianoforte: set minimale e impatto alto, utile per ricordare che qui il pop d’autore trova ancora uno spazio scenico credibile. Chiamamifaro, ex allieva, ha proposto Foglie: un rientro affettuoso, con quell’energia indie-pop che il pubblico del programma conosce bene. Anche questo serve agli allievi: guardare un traguardo a pochi passi dalla pedana su cui provano ogni giorno.
Non sono mancati i corali: i cantanti si sono misurati su un medley che ha tenuto insieme “Credo negli esseri umani”, “Africa” e “Tuta Gold”; una palestra di ensemble, dinamiche e ascolto reciproco. Intorno, gli immancabili attriti fra cattedre — soprattutto sul fronte canto — hanno acceso il dibattito sui margini di miglioramento di alcuni allievi. È la dialettica tipica del talent: quando funziona, fa crescere. E questa volta ha funzionato.
Cosa cambia adesso: i quattro a rischio e i punti caldi
Guardiamo al quadro che ci consegna questa quarta puntata. In sfida nella prossima settimana ci andranno Alex e Matilde per la danza; Frasa e Michelle per il canto. Sono quattro storie diverse: chi deve ritrovare sicurezza tecnica, chi deve mostrare di avere un’identità già spendibile. Per tutti, l’asticella si alza. E non è retorica: in questa edizione il meccanismo premia chi “tiene” lo stress competitivo.
Una nota di clima, che dice molto del tono con cui si è aperto lo show: l’ironia tra Maria De Filippi e Alessandra Celentano sul look “gemello” ha sciolto la tensione, prima che le gare rimettessero tutto in riga. Piccoli lampi che raccontano lo spirito del programma e l’intesa storica tra conduzione e corpo docenti. Poi, come sempre, parlano i numeri della pedana.
Lettura tecnica: dove hanno vinto (e perso) gli allievi
Sul ballo, Anbeta ha premiato controllo ed energia senza eccessi: da Alessio a Emiliano, passaggi puliti e capacità di stare “nel pezzo”. Alex paga qualche rigidità, ma la vittoria in sfida indica che il margine c’è — e interessa. In prospettiva, Matilde dovrà far valere racconto e tecnica nello stesso istante: è qui che il suo profilo si gioca davvero la permanenza.
Nel canto, la vetta di Gard dice una cosa semplice: quando la scelta del brano incontra una direzione interpretativa solida, il punteggio arriva. Penelope e Valentina confermano consistenza; Riccardo deve lavorare sul dosaggio dell’energia; Plasma unisce scrittura e presenza, ma l’intonazione ogni tanto tradisce; Frasa è chiamato alla prova più dura, quella di convincere anche chi, tra i prof, oggi non lo vede pronto. Su Michelle pesa la nomination dei compagni: non è una condanna, è un invito a spostare l’ago della performance.
Nota di servizio per chi ci segue ogni settimana: la puntata del 19 ottobre è disponibile on demand, con clip e riassunti ufficiali, compresi i momenti delle sfide e le esibizioni degli ospiti. Per rivedere i passaggi chiave, conviene partire dalle schede sintetiche e dai video delle sfide.
