Roma ha già riaperto il registro di classe. Nella casa di Alice nella Città, Alessandro Gassmann ha presentato la terza stagione di “Un professore” davanti a fan e addetti ai lavori, tra riflessioni sulla scuola di oggi e una promessa chiara: dal 20 novembre 2025 la serie torna su Rai 1 con nuove storie e nuove scelte, quelle che segnano la maturità della 5ª B. La cornice è quella del festival parallelo alla Festa del Cinema di Roma, e il messaggio è semplice solo in apparenza: crescere costa, ma vale la pena farlo insieme.
Lo abbiamo sentito ripetere più volte nella sala di Casa Alice: la scuola non è solo compiti e voti, è educazione sentimentale, è lingua del corpo e della mente. Gassmann l’ha detta senza giri di parole: l’educazione sessuale a scuola è necessaria, non si può demandare alle piattaforme porno. Una dichiarazione che ha acceso il dibattito e che anticipa uno dei fili conduttori della nuova stagione, dove le relazioni contano quanto le interrogazioni. E sì, la presentazione romana ha confermato il profilo della serie: popolare, ma con qualcosa da dire.
Quando arriva, come seguirla
Segnate in agenda giovedì 20 novembre: è la data di partenza su Rai 1, con sei prime serate che compongono un racconto in dodici episodi, disponibile anche in streaming su RaiPlay. La formula non cambia: appuntamento settimanale e possibilità di recuperare tutto online. Una buona notizia per chi vuole rivedere le prime due stagioni in attesa del nuovo capitolo, o per chi scopre ora Dante Balestra e la sua classe.
La regia passa a Andrea Rebuzzi, mentre la scrittura resta nelle mani di Sandro Petraglia, Valentina Gaddi, Sebastiano Melloni e Fidel Signorile. La produzione è la consueta coproduzione Rai Fiction – Banijay Studios Italy. Sullo sfondo, un tema guida esplicitato anche nei materiali ufficiali: il coraggio di scegliere. E quale momento migliore dell’ultimo anno di liceo, quando ogni ragazzo è chiamato a dirsi chi vuole diventare?
Volti nuovi e ritorni che contano
Accanto a Alessandro Gassmann (Dante), Claudia Pandolfi (Anita), Nicolas Maupas (Simone) e Damiano Gavino (Manuel), arrivano new entry che sposteranno equilibri dentro e fuori dall’aula. La preside Irene Alessi ha il volto di Nicole Grimaudo. In cattedra arriva Leone Rocci, docente di Fisica interpretato da Dario Aita. Due ingressi adulti che promettono scintille: con gli studenti e, inutile fingere, anche con i protagonisti storici.
Tra i banchi farà il suo ingresso Greta (Giulia Fazzini), studentessa destinata a scuotere la 5ª B; con lei Thomas (Tommaso Donadoni) e Zeno (Filippo Brogi), nomi che i fan hanno già imparato ad associare a possibili scelte di cuore e identità. Le conferme non sono solo sulle carte stampa: i tre attori erano al photocall di Casa Alice, a Roma, segno che la classe è davvero pronta. E chi segue la serie sa quanto ogni arrivo possa cambiare i rapporti tra Simone e Manuel.
Di cosa parleranno i nuovi episodi
È l’anno della maturità. Nelle lezioni il professor Balestra intreccia filosofia e vita, mentre fuori dall’aula i ragazzi cercano il loro posto nel mondo. La stagione mette a fuoco educazione affettiva, responsabilità, desiderio e rispetto: non slogan, ma storie. Lo spirito è quello che abbiamo ascoltato a Roma: dare agli adolescenti gli strumenti per conoscersi e confrontarsi, anzitutto con se stessi. Gassmann lo ha spiegato con chiarezza e la serie raccoglie la sfida.
Le prime due puntate sono già state mostrate in anteprima ad Alice nella Città. Nessuno ha voluto rovinare la sorpresa, ma una cosa è passata: il racconto riparte da ciò che conta, cioè i legami. Genitori e figli, amori e amicizie, ritorni che aprono possibilità nuove. Un assaggio che ha scaldato il pubblico in sala e confermato il tono della stagione: emozioni riconoscibili, senza rinunciare a guardare in faccia la realtà dei ragazzi.
Programmazione, serate e dove recuperarla
L’appuntamento è ogni giovedì su Rai 1, dal 20 novembre, per sei serate. Lo streaming simultaneo e on-demand è su RaiPlay, dove trovate anche le stagioni precedenti per rinfrescare la memoria o fare una maratona. È un formato che negli anni ha funzionato: tempo di metabolizzare gli episodi, parlarne in famiglia, arrivare alla settimana dopo con le idee più chiare. Proprio come succede dopo una lezione riuscita.
Un’ultima nota che interessa i fan: alla conferenza romana è stato annunciato che “Un professore” avrà anche una quarta stagione, con Sandro Petraglia già al lavoro. Una prospettiva che dice quanto questa serie sia diventata casa per il pubblico e palestra creativa per gli autori. Per ora però concentriamoci sul presente: la 5ª B sta per tornare in classe, e stavolta i voti valgono doppio.
Perché ci riguarda
Perché parla di scelte, e le scelte riguardano tutti: voi che guardate, noi che raccontiamo, chi sta crescendo e chi pensa di avere già finito. La terza stagione di “Un professore” mette al centro l’idea che la scuola sia un luogo di cittadinanza, non solo di nozioni. Vale per chi siede al banco e per chi, come Dante, prova a tenerlo in ordine. Ci ritroviamo davanti alla tv il 20 novembre: portate domande, il resto lo fa la storia.
