Nel cuore di Roma, il 25 e 26 ottobre debutta I’mXfett, un progetto che unisce vendita, racconto e relazione con il pubblico, ideato da Giulia Russo insieme a Mirko Pepi.
Un’apertura che mette al centro la persona
La nuova realtà di I’mXfett nasce come uno spazio vivo in cui la dimensione commerciale si intreccia con quella umana. L’inaugurazione del 25 e 26 ottobre non rappresenta soltanto l’apertura di uno store a Roma, ma l’avvio di un percorso che intende valorizzare l’autenticità. Oltre ai prodotti di cosmetica e agli articoli affini firmati I’mXfett, il luogo viene pensato come un punto d’incontro in cui riconoscere l’altro, condividere emozioni, e riportare al centro l’esperienza reale del contatto con il pubblico.
La struttura del progetto prevede un continuo alternarsi di ospiti, persone note chiamate a raccontarsi senza filtri. L’obiettivo dichiarato è scardinare l’idea di perfezione: in un’epoca di esposizione costante, quasi nessuno si mostra davvero. Da qui l’idea di costruire un ambiente in cui la narrazione delle fragilità, delle paure e delle imperfezioni diventi il nuovo centro di gravità. L’apertura è dunque il primo tassello di un format che privilegia sincerità, ascolto e relazione diretta con le persone.
Il format: un “palcoscenico trasparente” e un laboratorio di esperienze
L’impostazione di I’mXfett si presenta come un “palcoscenico trasparente”, dove gli ospiti assumono il ruolo di “commessi per un giorno”. L’invito è a essere se stessi, riscoprendo una dimensione di semplicità che permetta di dialogare apertamente con chi entra nello store. In questa cornice, la vendita si fa parentesi di una relazione più ampia, uno scambio che mette al centro l’umanità di ciascuno e restituisce al pubblico la sensazione di un incontro autentico, diretto e privo di sovrastrutture.
Parallelamente, lo store si definisce come un “Laboratorio di esperienze”, un ambiente dedicato alla condivisione di storie personali e all’esaltazione dell’identità di ognuno. Non si tratta solo di scegliere un prodotto marchiato I’mXfett, ma di partecipare a un’esperienza in cui il racconto diventa parte integrante del percorso del visitatore. La centralità dell’autenticità si traduce in un invito ad accogliere anche le parti più delicate del sé, trasformandole in occasione di dialogo e consapevolezza.
Gli ospiti dell’inaugurazione e il rapporto con il pubblico
Nel corso dell’apertura sono attesi numerosi volti noti. Tra i più attesi figurano, direttamente da Uomini e Donne, Alessio Pecorelli, Nadia Di Diodato con i rispettivi fidanzati, e Jasna Amodei. Ad affiancarli, una serie di ospiti che danno corpo alla vivacità del format: Rosario Ti, Marco Ti, Antonio Ti, Valentina Ti, Denise Ti, Alex Petri Ti, Tony Renda Ti, Virginia Colozzi, Nicole Di Mario, Manuela Teste Pazze, Valeria Liberati e Ciavy Ti, Daniele De Bosis Ti, Floriana Amoruso e Alessandro Ambruoso. L’interazione con il pubblico è parte sostanziale dell’esperienza.
Gli ospiti, che si alterneranno anche nelle settimane successive, sono chiamati a mostrare la propria interiorità, spaziando dalle fragilità alle paure, fino a quelle imperfezioni che solitamente si tenta di nascondere. L’idea è offrire al visitatore un contatto reale con chi si espone, in un contesto dove la celebrità si mette al servizio della semplicità e dell’incontro. La presenza di volti noti funge da catalizzatore per un dialogo in cui la sincerità diventa l’elemento distintivo dell’intero progetto.
Podcast e conduzione: il racconto oltre lo store
Il progetto non si esaurisce nello spazio fisico: I’mXfett si declina anche in podcast, condotto da Giulia Russo con Mirko Pepi. Questa estensione consente di proseguire il confronto, dando voce ai protagonisti e mantenendo vivo il filo narrativo oltre le giornate inaugurali. Il formato audio diventa così strumento privilegiato per diffondere riflessioni, raccogliere testimonianze e consolidare una comunità che si riconosce nei temi dell’autenticità e della condivisione.
La conduzione punta a preservare il tono intimo e diretto che caratterizza l’esperienza in store, favorendo uno stile conversazionale capace di restituire la complessità dei vissuti raccontati. Il podcast, integrandosi con il Laboratorio di esperienze, amplia il pubblico e garantisce continuità ai contenuti, rendendo accessibili le storie anche a chi non può partecipare in presenza. In tal modo, il progetto rafforza identità e coerenza, mantenendo al centro la persona e il suo racconto.
La visione: imperfezioni come valore e autenticità come metodo
Alla base dell’iniziativa vi è la riflessione di Giulia Russo: viviamo in un’epoca in cui siamo tutti sotto i riflettori, ma raramente ci si mostra per ciò che si è. Con I’mXfett si intende ribaltare il concetto di perfezione, affermando che non esiste un modello unico cui aderire. Esistono, piuttosto, storie vere e persone vere, le cui imperfezioni rappresentano un patrimonio identitario e un punto di forza da riconoscere e valorizzare.
Questa visione pervade ogni elemento del format: dal ruolo degli ospiti alla relazione con i visitatori, fino alla scelta di presentarsi come palcoscenico trasparente. In un contesto sociale spesso dominato da apparenza e indifferenza, il progetto propone una riscoperta dell’autenticità come pratica quotidiana. L’incontro che avviene nello store e nel podcast diventa così occasione per guardarsi senza maschere, riconoscendo la semplice umanità come fondamento di un dialogo nuovo, rispettoso e consapevole.
