Quattro serate intense hanno acceso Scalea per la finale della XXXI edizione del Premio dedicato a Mia Martini. Il riconoscimento principale è andato a Valerio Scanu, affiancato da premi che hanno valorizzato nuove voci, carriere e progetti capaci di unire generazioni e territori. Una celebrazione di talento, memoria e futuro.
Il trionfo di Valerio Scanu
Il Premio Mia Martini 2025 è stato assegnato a Valerio Scanu, riconoscimento che premia un percorso interpretativo dal timbro possente e dalla naturale dimestichezza con registri e generi diversi. Fin dai primi passi, la sua personalità ha conquistato il pubblico dei talent, un cammino culminato con la vittoria al Festival di Sanremo 2010, passaggio che lo ha consegnato alla notorietà nazionale. Questo nuovo traguardo fotografa una maturità artistica capace di toccare corde intime e popolari, con un equilibrio raro fra tecnica e sensibilità.
Nel profilo tracciato dalla motivazione emerge un artista che, al netto delle logiche mordi e fuggi dello spettacolo, ha saputo reinventarsi senza smarrire coerenza, difendendo anche a costo personale la propria identità, spesso in controtendenza. Una prospettiva fatta di indipendenza, autenticità e ostinazione che, per indole e vissuto, rimanda a pagine cruciali della storia artistica e umana di Mimì. In questo approdo, il dialogo ideale con Mia Martini si fa vivo: la libertà di scegliere la propria strada diventa la cifra di un successo che resiste.
Quattro serate a Scalea: la XXXI edizione fra voci, storie e territori
A Scalea (Cs) si sono intrecciate quattro notti di musica per la finale della XXXI Edizione del Premio, organizzata dall’Associazione Cultura e Spettacolo di Bagnara Calabra in collaborazione con la Regione Calabria. Sul palco, a guidare il racconto, le voci di Claudia Cesaroni e Marco Guacci, mentre la città ha accolto pubblico e artisti in un clima di festa e riconoscenza, trasformando l’appuntamento in un momento condiviso tra comunità e scena musicale.
La giuria, presieduta da Mario Rosini e affiancata dal direttore artistico Franco Fasano, con Karima, il tenore Francesco Malapena, Monica Magnani e Rosmy, ha valutato e decretato i vincitori delle diverse categorie. In gara giovani provenienti da ogni regione italiana e dall’estero, con presenze da Spagna, Svizzera e Germania, a conferma di un respiro che supera i confini, mantenendo però il cuore saldamente in Calabria. Il loro lavoro ha premiato qualità vocali, scrittura e presenza scenica, in un confronto serrato e appassionato.
I riconoscimenti di categoria
Il capitolo finale delle selezioni ha visto, nell’ultima serata, la proclamazione dei premi agli Emergenti, con Giuliana al primo posto, e alle Nuove Proposte per l’Europa, titolo assegnato a Imama. Guardando indietro, la prima delle quattro serate aveva consegnato il Premio Mia Martini 2025 per la categoria Etnosong al gruppo SonuAnticu, mentre la seconda ha ospitato l’esibizione dei sei finalisti di Una voce per Mimì, da cui è emerso vincitore Kilian. Per gli Evergreen, il riconoscimento è andato a La Miki.
Queste assegnazioni raccontano linguaggi e percorsi differenti, un intreccio di stili e provenienze capaci di convivere nello stesso cartellone. Dalla tradizione rielaborata alla scrittura contemporanea, ogni categoria ha offerto uno sguardo sul presente, proiettando verso il futuro energie nuove e consapevoli. È nelle sfumature di queste voci che si ritrova lo spirito del Premio: amplificare i talenti, costruire ponti, custodire memoria senza smettere di cercare. Ogni palco, ogni passaggio, ha restituito la fotografia di una comunità artistica che cresce, si mette in discussione e dialoga con l’ascolto del pubblico.
Dalla memoria di Mimì alla nuova generazione: Cioffi e la scia di un classico
Il Premio Mia Martini Giovani 2025 è stato attribuito a Cioffi, con una motivazione che sottolinea il valore dei sogni quando diventano obiettivi raggiunti. In sintonia con le sonorità di oggi, l’artista ha saputo intrecciare il proprio universo musicale con un successo della seconda metà degli anni Settanta, TI AMO di Giancarlo Bigazzi e Umberto Tozzi. Da quell’incontro è nato il singolo SOLA, interpretato con MAR LUCAS, diventato tra i brani più ascoltati e trasmessi sulle piattaforme digitali.
L’eco di un classico che incontra la sensibilità di una nuova generazione disegna una traiettoria che appartiene allo stesso orizzonte del Premio, dove tradizione e presente si misurano e si esaltano a vicenda. Nel percorso di Cioffi si legge l’idea che la musica, quando dialoga con la propria storia, riesce a parlare a tutti, trovando ascolto anche oltre i confini e oltre il tempo. È la stessa traiettoria che ha segnato molte pagine della musica leggera italiana, dove le radici si rinnovano in nuove forme senza perdere il senso originario.
Topo Gigio, una carriera che continua a battere nel cuore bambino
Il Premio Mia Martini 2025 alla Carriera ha celebrato un protagonista della cultura popolare, ancora straordinariamente vivo nell’immaginario collettivo: Topo Gigio. La sua storia nasce dalla sapienza artigianale di Maria Perego, che lo ideò nel 1959, e oggi prosegue grazie a Alessandro Rossi, definito “figlio putativo” dell’autrice, e al suo staff. Un omaggio collettivo, dedicato a tutti coloro che hanno reso possibile questo percorso, capace di attraversare epoche e generazioni.
In quel sorriso di stoffa che ha accompagnato infanzie e famiglie si condensa una dolcezza che non smette di parlare al presente. Riaccendere quel cuore di bambino, che talvolta gli adulti dimenticano, significa riconoscere la forza di sentimenti semplici e profondi. Una scelta che racconta continuità, cura e gratitudine, nel segno di una creatività che resiste al tempo e continua a trovare casa nelle emozioni di tanti.
Origini, sostegni e maestranze
Nato a Bagnara Calabra per onorare la figura e il talento di Mia Martini, il Premio è insieme concorso dedicato ai giovani e riconoscimento della critica assegnato ogni anno a un artista italiano. L’iniziativa è patrocinata e finanziata dalla Regione Calabria con risorse PAC 2014/2020, nell’ambito dell’evento di promozione culturale 2024, con il patrocinio del Comune di Scalea e del Nuovo IMAIE. L’organizzazione è affidata all’Associazione Cultura e Spettacolo di Bagnara Calabra, mentre i premi sono opera del Maestro orafo Michele Affidato.
Nella persona del patron e ideatore Nino Romeo, l’organizzazione ha espresso un ringraziamento al Sindaco di Scalea Mario Russo e al delegato al Turismo e Marketing Territoriale Fabio Ferrara per il sostegno e la collaborazione, sottolineando come l’iniziativa sia anche occasione di valorizzazione del territorio. Con la sua storia, la voce e il coraggio, Mia Martini sembra essere tornata a cantare in Calabria, avvolgendo generazioni e luoghi in un abbraccio di note. A Scalea, per quattro giorni, la musica è stata protagonista assoluta. Ora si guarda già alla trentaduesima edizione.
