Il 24 ottobre 2025, dalle 15:30 alle 18:00, la RSA Tabarracci di Viareggio accoglie una cerimonia e un’asta benefica dove l’arte incontra la cura: otto pannelli donati e dodici t-shirt d’artista, per sostenere il progetto Cura Contagiosa.
Arte e cura in dialogo
Nella Chiesina interna dell’ex ospedale Tabarracci, luogo dal forte valore storico e affettivo per la comunità viareggina, prenderà forma un pomeriggio in cui la creatività diventa relazione e sollievo. Gli spazi sacri, intrisi di memoria, si aprono a un linguaggio che parla al corpo e alla mente, accogliendo un gesto collettivo di condivisione. L’arte che cura, qui, non è uno slogan ma un invito concreto a riconoscere nella bellezza una compagna di viaggio capace di ammorbidire le fatiche quotidiane e di tenere insieme persone, storie, fragilità e desideri.
Al centro dell’appuntamento ci sono la donazione di otto pannelli decorativi ispirati al tema “L’arte che cura” e la presentazione con battuta dell’asta benefica “Cura Contagiosa”, che metterà in gioco dodici t-shirt d’artista realizzate durante una coinvolgente performance di live painting. Due momenti diversi, un’unica direzione: trasformare l’energia creativa in sostegno concreto, offrendo agli ospiti e alla città una occasione di incontro in cui comunità, solidarietà e immaginazione si intrecciano e generano valore condiviso.
La cerimonia nella chiesina storica e l’asta benefica “Cura Contagiosa”
Venerdì 24 ottobre, tra le 15:30 e le 18:00, la liturgia civile della gratitudine si tradurrà in gesti semplici e potenti: la consegna dei pannelli, l’abbraccio simbolico della città, la narrazione delle opere e del loro senso. Nella Chiesina, custodita come bene comune, ogni parola e ogni colore acquisiscono spessore. Il valore emotivo del luogo amplifica il messaggio dell’iniziativa, in un clima di ascolto reciproco che invita a riconsiderare l’idea stessa di cura, oltre i confini dell’assistenza, come esperienza viva che coinvolge operatori, ospiti, famiglie e cittadini.
La stessa energia attraverserà l’asta benefica “Cura Contagiosa”, dove dodici t-shirt d’artista, nate da una live painting densa di suggestione, diventeranno veicolo di sostegno per attività creative e relazionali in espansione. L’asta non è soltanto raccolta fondi: è un atto partecipato in cui chi aggiudica un capo porta con sé una storia, mentre restituisce alla comunità l’opportunità di proseguire un percorso che mette al centro la dignità della persona e la forza dei legami. Perché la cura, quando viene condivisa, si propaga.
Gli otto pannelli donati
Le opere che entrano alla RSA Tabarracci hanno origine nel Festival dell’Effimero “Solo per una notte”, sotto la curatela della Compagnia del Carnevale guidata dai carristi Elodie e Sebastian Lebigre. Nati per dialogare con il tempo breve dell’effimero, questi pannelli ribaltano la loro natura e diventano presenza durevole, ponte tra l’ispirazione di una serata e l’orizzonte quotidiano della cura. Un passaggio di consegne che lega il gesto artistico alla vita di una comunità che se ne fa custode e interprete.
A firmare gli otto pannelli sono Renzo Mezzetti, Maria Bressan, Manuel Santini, Elisa Tamburrini, Arianna Martucci, Enrica Pizzicori, Angelo Dionigi Fornaciari e l’Associazione AGAPE. Per realizzarli sono stati impiegati colori murali MAXMEYER, forniti grazie alla sponsorizzazione del gruppo Cromology Italia. La varietà degli sguardi compone un coro visivo che unisce stili, gesti e sensibilità, offrendo un racconto corale capace di abbracciare, senza parole, i bisogni e le speranze di chi abita la struttura e di chi la attraversa.
Dalle notti del Festival alle sale conviviali: un viaggio di colori e senso
La nuova casa dei pannelli saranno le sale conviviali della RSA Tabarracci, luoghi di passaggio e incontro dove i ritmi della giornata si intrecciano con chiacchiere, memorie e piccoli rituali. Qui le opere porteranno energia, colore e significato, animando lo spazio di una presenza che non impone ma accompagna. Ogni pannello diventa un compagno discreto, capace di accendere ricordi, stimolare conversazioni, favorire un senso di prossimità che aiuta a sentirsi parte di una stessa storia, anche quando le parole faticano.
Il tema che attraversa i lavori – la cura del corpo e della mente, dentro e oltre la struttura sanitaria – risuona con la vita quotidiana degli ospiti e con la dedizione di chi li affianca. Questa trama visiva ribadisce che la cura è fatta di gesti, attenzioni e presenze costanti, e può trovare nell’arte un alleato naturale. Un’immagine, un colore, una forma possono diventare il varco attraverso cui passano emozioni e relazioni, sostenendo quel benessere diffuso che dà senso all’intero percorso.
Un percorso condiviso
Alla base di questa iniziativa c’è un cammino che la RSA Tabarracci, gestita da iCARE, porta avanti da oltre un anno insieme a una rete di realtà e competenze. Sotto la guida attenta e innovativa della direttrice Michela Cordoni, e in sinergia con la Cooperativa Di Vittorio, la struttura ha aperto le proprie porte a un dialogo continuativo con l’Associazione culturale Tambuca, casa dell’arte in Versilia. In questo orizzonte è cresciuto il progetto più amato, “Cura Contagiosa”, che ha trovato forma e ritmo nell’ascolto reciproco e nella sperimentazione condivisa.
Curato dall’artista Elisa Tamburrini, il percorso ha intrecciato sensibilità e pratiche creative, generando contesti in cui l’arte diventa occasione di relazione e di esercizio della memoria. Non un’attività accessoria, ma un’architettura di senso che accompagna la quotidianità e apre spazi di possibilità. La donazione dei pannelli e l’asta benefica si inseriscono in questa trama, confermandone la visione: costruire un ambiente in cui prendersi cura significhi anche generare bellezza, prossimità, fiducia.
Cura Contagiosa: laboratori multisensoriali e sostegno attraverso l’asta
“Cura Contagiosa” esplora come la relazione umana possa incidere positivamente sul benessere emotivo e fisico. Attraverso laboratori artistici multisensoriali che coinvolgono vista, tatto, olfatto e suono, il progetto allena memoria, creatività e socialità, restituendo ai partecipanti un’esperienza di cura condivisa mediata dall’arte. Nei gesti che si ripetono, nelle immagini che affiorano, nelle fragranze e nelle trame, emerge una grammatica delicata ma efficace, capace di rimettere in circolo energie e desideri, facendo sentir ciascuno visto e riconosciuto.
Le dodici t-shirt d’artista realizzate durante la live painting diventeranno, grazie all’asta benefica, risorse per sostenere e ampliare queste attività sperimentali, in crescita costante e alla ricerca di nuovi fondi. Ogni aggiudicazione è un investimento in relazioni, tempo di qualità, prossimità. L’arte, qui, non è cornice ma strumento: un mezzo che rafforza la capacità di stare insieme, di ricordare, di ritrovarsi, di ricostruire ogni giorno una mappa affettiva in cui orientarsi con dolcezza e coraggio.
Una comunità che si riconosce nell’arte
Questa giornata alla RSA Tabarracci restituisce alla città di Viareggio l’immagine di una comunità che sa prendersi cura di sé attraverso la condivisione. Arte, solidarietà e partecipazione non sono parole astratte, ma strade che si incrociano e conducono a un obiettivo comune: generare benessere che tocca tutti. La bellezza diventa gesto contagioso, un tempo sospeso in cui chi crea, chi osserva, chi sostiene e chi riceve si ritrovano nello stesso orizzonte, riconoscendosi parte di una vicenda collettiva.
La cerimonia di donazione e l’asta “Cura Contagiosa” mostrano come un’idea, quando trova alleati e luoghi ospitali, possa mettere radici e diffondere frutti. È un racconto che parla di responsabilità condivisa, di cura che non si esaurisce in un atto, ma si rinnova nel tempo. In quelle sale, tra pannelli e t-shirt, resterà la traccia di un impegno: continuare a fare della creatività un ponte tra le persone, per trasformare ogni incontro in occasione di vicinanza e speranza.
