Domani, domenica 19 ottobre 2025, Verona si fermerà per un’operazione delicata: il disinnesco di un ordigno della Seconda guerra mondiale rinvenuto in via Apollo, a sud della città. Dalle 7.30 scatteranno evacuazioni e chiusure su A4 e Tangenziale Sud, con una “zona rossa” estesa per 755 metri dal punto del ritrovamento, e una durata stimata di circa quattro ore.
Una domenica diversa: orari, perimetro di sicurezza e viabilità
L’assetto operativo è chiaro: entro le 7.30 tutti i residenti compresi nel raggio di 755 metri da via Apollo devono lasciare le abitazioni. Nell’area interdetta saranno vietati il transito e la sosta, anche a piedi, mentre è raccomandato spostare i veicoli oltre il perimetro. Il provvedimento interessa molte vie del quadrante sud, tra cui Piazza Gianfranco Sforni, Piazzale Europa, Strada Ca’ Brusà, Strada della Genovesa, Via Mezzacampagna e Viale delle Nazioni, e resterà in vigore per il tempo necessario a neutralizzare l’ordigno.
Le ripercussioni sulla mobilità saranno significative: la Serenissima A4 (tratto Brescia–Padova, compreso il casello di Verona Sud) e la Tangenziale Sud verranno chiuse nei tratti interessati, con percorsi alternativi predisposti dagli enti gestori. In parallelo, bus e taxi non potranno circolare nella zona rossa durante le operazioni. La tempistica indicativa di quattro ore consentirà, salvo imprevisti, di riaprire la rete stradale nel corso della tarda mattinata.
Chi coordina e come si svolge l’intervento tecnico
La regia è in capo alla Prefettura, con il prefetto Demetrio Martino che ha definito l’impianto organizzativo: l’intervento sarà eseguito dall’8° Reggimento Guastatori della Folgore di Legnago, reparto specializzato nella bonifica di residuati bellici. In cantiere è stata approntata una struttura campale di contenimento per ridurre il raggio di rischio e garantire margini di sicurezza ai residenti e agli operatori. L’avvio delle operazioni è fissato dalle prime ore del mattino, con attivazione del Centro di Coordinamento Soccorsi.
La pianificazione prevede misure mirate: non si interromperanno né la fornitura elettrica né il traffico ferroviario, mentre sarà sospesa in via temporanea la distribuzione del gas nell’area coinvolta. Conclusa la neutralizzazione, la bomba verrà trasferita in una cava a Sommacampagna, dove il brillamento è programmato alle 1.00 di lunedì 20 ottobre, con l’obiettivo di ridurre l’impatto sul traffico aereo notturno. Dalle 7.00 di domenica sarà operativo in Prefettura il Centro di Coordinamento fino a fine operazioni.
Piano per i residenti: accoglienza, assistenza e informazioni utili
Per chi non dispone di una sistemazione temporanea, è stato allestito il Centro di accoglienza presso la Sala San Giacomo in via delle Menegone, a ridosso dell’ospedale di Borgo Roma. L’accesso sarà attivo dalle 7.00; navette ATV collegheranno l’area evacuata con la struttura e, al termine, riaccompagneranno i residenti. Per esigenze particolari sono stati previsti canali di contatto e, nei giorni precedenti, modalità di prenotazione del posto per le persone più fragili.
La Polizia locale impiegherà numerose unità sul territorio, affiancate dai volontari della Protezione Civile, per presidiare i varchi, assistere i cittadini e supportare gli automobilisti in caso di deviazioni improvvise. Un’attività capillare che richiede disciplina e collaborazione: uscire in tempo, seguire i percorsi indicati e mantenere libere le strade è essenziale per agevolare gli artificieri e accelerare i tempi di rientro. Piccoli gesti coordinati possono fare la differenza quando la sicurezza collettiva è in gioco.
L’ordigno, la memoria e il presente
L’ordigno è di fabbricazione statunitense e risale ai bombardamenti alleati degli ultimi mesi del 1944 e dell’inizio del 1945. Il peso è dell’ordine delle 1.000 libbre, dimensioni che giustificano precauzioni estese e una cabina di regia interforze. Questo tipo di residuati, dopo ottant’anni, può presentare inneschi ancora attivi: l’addestramento degli artificieri e l’infrastruttura di contenimento riducono il rischio residuo, ma richiedono il rispetto assoluto delle prescrizioni da parte della popolazione.
Quella che potrebbe sembrare una semplice “operazione tecnica” è in realtà un esercizio di responsabilità condivisa: istituzioni, forze dell’ordine, media locali e cittadini. Le testate del territorio hanno rilanciato orari, strade coinvolte e servizi disponibili, contribuendo a una corretta informazione preventiva. La sicurezza non è solo un protocollo: è un patto civico che si rinnova ogni volta che una comunità sceglie di proteggere sé stessa con rigore e misura.
Domande rapide per orientarsi
Qual è l’orario dell’evacuazione obbligatoria? Entro le 7.30 di domenica 19 ottobre 2025, con durata stimata delle operazioni di circa quattro ore.
Quali arterie principali saranno chiuse? Autostrada A4 Brescia–Padova (tratto con casello di Verona Sud) e Tangenziale Sud nei segmenti ricadenti nel raggio di sicurezza.
I treni circoleranno regolarmente? Sì, non sono previste interruzioni del traffico ferroviario durante l’intervento.
Dove posso andare se non ho un alloggio temporaneo? Alla Sala San Giacomo in via delle Menegone, aperta dalle 7.00 e collegata con bus navetta ATV.
Quando avverrà il brillamento? All’una di lunedì 20 ottobre, in una cava del territorio comunale di Sommacampagna, dopo il trasferimento in sicurezza.
Questa giornata chiede a Verona rigore e calma. Dietro i divieti, gli orari e i varchi c’è una macchina che lavora da settimane per azzerare il pericolo e restituire serenità ai quartieri della Genovesa e della Sacra Famiglia. La città che sa fermarsi un momento per ripartire più sicura racconta il valore di un territorio che non dimentica il passato e lo gestisce con competenza, trasparenza e rispetto. È questa, oggi, la misura più concreta di responsabilità condivisa.
