Milano sceglie di giocare d’anticipo sulla sfida urbana: l’alleanza tra Comune e A2A viene raccontata come leva concreta per competitività, benessere diffuso e sostenibilità. Parole e numeri si tengono insieme, in un equilibrio che parla alla città di oggi e a quella che vogliamo costruire domani.
Una sinergia che definisce la Milano competitiva
Nel cuore di Assolombarda, la presentazione del nono Bilancio di sostenibilità territoriale di Milano ha offerto una fotografia nitida: strategia condivisa, obiettivi misurabili, capacità di incidere sulla vita quotidiana. Emmanuel Conte, assessore al Bilancio, ha sottolineato come questa collaborazione con A2A metta al centro la competitività urbana nel suo significato più pieno: ambiente, valore economico, benessere sociale. Un patto che non resta nei documenti, ma che si traduce in scelte operative, destinate a ridisegnare la qualità dei servizi, l’attrattività per chi studia, lavora, investe. Un racconto che non indulge agli slogan, ma chiama ciascuno alla responsabilità del contributo.
La cornice è quella di una città che si muove a ritmo internazionale e chiede infrastrutture all’altezza, politiche pubbliche efficaci e partner industriali capaci di visione. In questo dialogo, l’azienda energetica interpreta il ruolo di “abilitatore” di lungo periodo, mentre l’amministrazione mette a terra strumenti di gestione e indirizzo, con una sussidiarietà operativa che rafforza i risultati e riduce le distanze tra pianificazione e realtà. Il messaggio emerso è limpido: l’alleanza pubblico-privato, quando è trasparente e orientata all’impatto, diventa motore di competitività per l’intero ecosistema cittadino.
Numeri e investimenti che incidono sul territorio
I dati del 2024 raccontano una crescita che non si limita ai bilanci. A Milano, A2A ha generato 1,5 miliardi di euro di valore economico, in aumento del 24% sull’anno precedente, con quasi mezzo miliardo investito in infrastrutture e servizi locali: un contributo che, secondo ricostruzioni di testate economiche come la Repubblica e approfondimenti specialistici, si riflette sulla filiera di fornitura e sulla tenuta occupazionale. Nel quadro ambientale, l’azione combinata tra termovalorizzazione, cogenerazione e fotovoltaico ha consentito di evitare centinaia di migliaia di tonnellate di CO₂, con un modello di gestione dei rifiuti che punta al recupero integrale.
Il perimetro degli impegni è ampio e guarda lontano: dal potenziamento della distribuzione elettrica entro il 2035 all’espansione del fotovoltaico, passando per progetti su impianti esistenti e nuove realizzazioni che connettono territori e comunità. Queste traiettorie industriali, illustrate durante la presentazione del report e riprese da osservatori del settore, mostrano l’intenzione di mantenere a Milano un ruolo di laboratorio della transizione, con investimenti costanti e un’attenzione mirata ai servizi essenziali.
Talenti, lavoro e welfare aziendale
La competitività non è solo tecnologia: è soprattutto persone. Nel 2024, la “life company” ha inserito quasi 900 nuove risorse sul territorio metropolitano, il 40% delle quali Under 30, consolidando una comunità professionale che in città supera le 7.000 unità. È un segnale di fiducia e di prospettiva che gli stessi vertici aziendali hanno collegato alla qualità dei servizi e alla capacità di innovare, con ricadute concrete sulla vivibilità e sull’energia del tessuto urbano.
Accanto all’occupazione, emergono programmi dedicati al benessere: A2A Life Caring, con risorse fino a 120 milioni entro il 2035 per sostenere famiglie e genitorialità, e A2A Life Sharing, un piano di azionariato diffuso che avvicina i dipendenti alla crescita dell’azienda. Questo doppio binario, sottolineato da fonti che hanno seguito da vicino la presentazione, salda produttività e coesione interna, interpretando la sostenibilità come patto sociale prima ancora che ambientale.
Casa e inclusione, il nuovo corso dell’abitare
Alla domanda “chi rende davvero attrattiva una città?” la risposta passa anche dall’accesso a un affitto sostenibile. Su questo fronte, Palazzo Marino ha varato il Piano Straordinario Casa, un percorso con orizzonte decennale che punta a 10.000 alloggi in affitto a canoni accessibili, con parametri pensati per lavoratrici e lavoratori con redditi medio-bassi. L’iniziativa, illustrata il 9 ottobre 2025 dall’assessorato guidato da Emmanuel Conte, rafforza la regia pubblica e innesta nuove regole per accelerare l’offerta di qualità.
Il tema casa entra così nel dialogo con i grandi attori industriali. Nell’ecosistema costruito attorno alla “life company”, trovano spazio interventi dedicati a chi opera nei servizi urbani: alloggi a canone calmierato in ristrutturazione per il personale di società del gruppo, tassello di una strategia che lega welfare abitativo e continuità dei servizi essenziali. Un approccio pragmatico, documentato durante la presentazione del report e ripreso da più voci del panorama informativo.
Che cosa significa alleanza strategica oggi
La parola chiave, evocata dall’assessore, è sussidiarietà operativa: un metodo che coordina missione pubblica e capacità industriale, per far viaggiare insieme piani, cantieri e risultati. Nel contesto della presentazione del 17 ottobre 2025, ospitata nella sede milanese di Assolombarda, emerge un tratto distintivo: gli obiettivi non rimangono enunciati, ma si intrecciano con progetti, assunzioni, investimenti e strumenti sociali. Un passo dopo l’altro, si disegna una città che ricuce bisogni e opportunità, evitando letture autoreferenziali.
Questo è il punto di forza della collaborazione: allineare i tempi della politica pubblica con quelli dell’impresa, riducendo attriti e massimizzando l’impatto. Quando il tavolo è condiviso e i dati sono trasparenti, i risultati diventano patrimonio comune. In questa fase, Milano punta a mantenere una leadership europea non solo nei numeri della crescita, ma nella qualità degli standard ambientali, nella resilienza dei servizi e nella credibilità delle sue politiche sociali, come evidenziato da analisi e cronache economiche.
Le domande in un minuto
Che cos’è il Bilancio di sostenibilità territoriale di Milano? È un documento annuale che misura l’impatto economico, ambientale e sociale delle attività di A2A sul territorio metropolitano, con dati presentati pubblicamente e validati attraverso il confronto con fonti qualificate.
Quante nuove assunzioni sono state effettuate nel 2024? Quasi 900, con circa il 40% di giovani Under 30, a fronte di un organico milanese che supera le 7.000 persone.
Dove è stato presentato l’ultimo rapporto? Nella sede di Assolombarda a Milano, nel corso di un evento dedicato al nono Bilancio di sostenibilità territoriale.
Qual è l’obiettivo del Piano Casa del Comune? Realizzare 10.000 alloggi in dieci anni con canoni accessibili e stabili, rivolti soprattutto a lavoratrici e lavoratori con redditi medio-bassi, secondo un impianto di regia pubblica aggiornato nell’ottobre 2025.
Quali investimenti sono stati evidenziati per Milano? Quasi mezzo miliardo nel 2024 per infrastrutture e servizi locali, all’interno di una traiettoria che sostiene transizione energetica, circolarità e qualità dei servizi urbani.
Un impegno che costruisce appartenenza
La notizia, a ben guardare, non è solo nei numeri: è nella fiducia che generano. Milano affronta la complessità con una cassetta degli attrezzi fatta di dati verificabili, responsabilità condivise e cura delle persone. Quando la collaborazione tra istituzioni e impresa si traduce in risultati tangibili, la città si riconosce in un progetto comune che parla di lavoro, case accessibili, ambiente, servizi efficienti. È qui che la cronaca si fa impegno: quello di continuare a chiedere trasparenza, misurare l’impatto e raccontare, senza sconti, ciò che davvero migliora la vita urbana.
