Mentre Napoli si accende di primi freddi e di luci premature, a Palazzo Palladini ognuno porta a galla la propria crepa. C’è chi prova a nasconderla, chi la cura, chi la trasforma in forza. Noi vi accompagniamo dove l’aria cambia: dentro le scelte, negli sguardi, nelle parole non dette. Perché in questi giorni tutto pesa, tutto conta.
Voi lo sentirete episodio dopo episodio: gli equilibri non reggono più. Il segreto di Gianluca si incrina, la passione di Rosa non sta al suo posto, Roberto vede una porta socchiusa dopo settimane di ferro e umiliazioni. E intorno, come cerchi nell’acqua, si muovono amicizie e fedeltà, prove di coraggio e piccole vigliaccherie. È la settimana dal 20 al 24 ottobre e non concede scorciatoie.
Gianluca Palladini, quando il bicchiere trabocca
Gianluca (Flavio Gismondi) continua a bere troppo e a far finta di nulla. Il paradosso è crudele: chi dovrebbe vederlo meglio di tutti non lo vede affatto. Alberto (Maurizio Aiello) resta al buio, convinto che quel figlio irrisolto stia solo attraversando una fase. Intanto Luca De Santis (Luigi Di Fiore) lega i puntini, fiuta l’inganno e trova in Giulia (Marina Tagliaferri) un’alleata discreta: parlano, provano a tendere la mano, ricevono rassicurazioni vaghe.
La pressione, però, lo esaspera. Uno scontro frontale tra Luca e Gianluca è dietro l’angolo e la tensione si sposta persino al Caffè Vulcano, dove scatta una lite che lascia il segno. Poi il silenzio: quel momento di vergogna in cui ti chiedi se hai esagerato. Gianluca proverà a rimettersi in riga. Basterà? O la sete chiederà ancora il conto?
Eduardo sulla linea rossa
Eduardo (Fiorenzo Madonna) ha promesso a sé stesso una vita pulita. Napoli, però, non dimentica e provoca. Ragazzi che ridono, parole che graffiano, vecchi fantasmi di quartiere: a volte basta un niente per far saltare il tappo. Il nostro uomo trattiene il fiato, eppure l’istinto continua a spingere.
A fine mese la corda si tenderà ancora. Chi gli vuole bene prova a stargli accanto, a togliergli il fiammifero dalle dita prima che arrivi alla polvere da sparo. Voi fateci caso: nei suoi occhi non c’è solo rabbia, c’è la fatica di chi sta ricominciando davvero. E quella fatica è contagiosa, nel bene e nel male.
Rosa e il cuore che non sa stare fermo
Rosa (Daniela Ioia) ha smesso di mentire a sé stessa. Il sentimento per Damiano (Luigi Miele) non si è spento e ora brucia chiaro. Dopo essersi lasciati travolgere, i due devono guardare in faccia le conseguenze: desiderio, timore, memoria. E Pino (Antimo Casertano)? È lì, con la sua solidità imperfetta, a chiedere un chiarimento che tarda ad arrivare.
Non è un triangolo di comodo, è una ferita aperta. Vi chiediamo: quante volte avete fatto una scelta solo quando non era più possibile evitarla? Ecco, Rosa è proprio lì. La vedremo respirare, poi parlare. E noi con lei.
Ferri esce dal carcere, ma la libertà pesa
Per Roberto Ferri la svolta ha un nome tecnico e una spina nel fianco: arresti domiciliari e patteggiamento. L’avvocato La Rocca spinge, Marina e Filippo stringono il cerchio per convincerlo. Roberto, però, non digerisce l’idea di ammettere colpe che non sente sue. Libertà a metà, dignità intera? O il contrario?
Intanto la vita fuori non ha smesso di correre. La scarcerazione è un sollievo e insieme un carico nuovo: tornare a casa significa anche tornare a combattere. E di nemici, su quei cantieri, non ne mancano.
Riccardo e Rossella, una porta che si riapre
Un successo professionale rimette a fuoco Riccardo Crovi (Mauro Racanati). L’onda lunga arriva dritta a Rossella (Giorgia Gianetiempo): complicità, leggerezza, una sintonia che non si vedeva da tempo. Nunzio (Vladimir Randazzo) osserva di sbieco e un filo di gelosia spunta, quasi a sua insaputa.
Non servono proclami, bastano dettagli: un sorriso in reparto, due parole in più del necessario, la strana allegria di chi sente di potercela fare ancora. Sono granelli piccoli, ma fanno montagna.
Radio Golfo 99: Michele rientra, le gemelle si giocano un microfono
Cambia il cielo anche alla radio. Michele torna a Radio Golfo 99 e il programma condotto da Micaela e Manuela si avvia alla stretta finale. Posti in studio: tre, cuffie: due. Chi resterà accanto a Michele? Non parliamo solo di lavoro, parliamo di identità, di quel bisogno di riconoscimento che le gemelle portano addosso da sempre.
Ve lo diciamo senza giri: qui si rischiano scintille vere. Non per capriccio, ma perché crescere è scegliere… e scegliere costa.
Guido, Alfredo e il barone: la quiete è una finzione
Guido prova a calmare Alfredo: il barone Cotugno non medita ritorsioni, dice. Eppure i fatti raccontano altro. L’inganno è stato scoperto, i rapporti si sono induriti, e quando i signori si vendicano non alzano la voce: chiudono porte, spostano piatti, cambiano le regole.
Questo filo narrativo corre in parallelo e ci ricorda che i danni peggiori li fanno i gesti piccoli, ripetuti. Tenete d’occhio i margini della storia: è spesso lì che scattano i cortocircuiti.
Castrese contro i Gagliotti: il controcanto dei cantieri
Castrese vuole riprendersi ciò che i Gagliotti gli hanno sottratto. Non è solo una questione d’orgoglio: è la pelle di un lavoro, la fedeltà di uomini lasciati appesi. Nel frattempo, Ferri non ha intenzione di arretrare. La tempesta non è finita, ha solo cambiato direzione.
È il controcanto della settimana, quello che tiene insieme la vicenda giudiziaria e la lotta economica. Quando la porta di casa si apre, la battaglia entra con te. E per qualcuno la guerra ricomincia dal salotto.
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