Il 20 ottobre 2025, a Roma, il Premio Internazionale Eccellenze del Mediterraneo – Pari Opportunità riunirà sport, cultura e diplomazia in una serata dal respiro internazionale. Tra i protagonisti attesi spiccano Luis Figo, Kenan Yildiz e Valentina Giacinti, volti che raccontano il Mediterraneo con talento, impegno e autentica vocazione al dialogo.
Roma prepara la scena
Una cerimonia istituzionale, elegante e densa di significati: così si presenta l’edizione 2025 del Premio, che conferma Roma come crocevia di storie e visioni capaci di connettere le sponde del Mare Nostrum. L’appuntamento del 20 ottobre punta a valorizzare merito, inclusione e cooperazione, con presenze dal mondo della diplomazia, delle istituzioni, dell’arte, della moda, del cinema e della musica. Un mosaico di esperienze pensato per parlare al presente con la forza di testimonianze concrete e riconoscibili, in linea con lo spirito del riconoscimento.
Promosso dall’Associazione Giornalisti del Mediterraneo e sostenuto da realtà come USSI, AIPS, CONI, CUG del Ministero della Cultura e Ministero degli Affari Esteri, il Premio nasce per unire popoli e linguaggi attorno a un’idea semplice e potente: lo sport e la cultura come strumenti di pace e inclusione. La cornice istituzionale non è un dettaglio, ma la promessa che questi valori vengano coltivati e rilanciati, oltre la celebrazione, in un dialogo stabile tra società civile e grandi protagonisti della scena pubblica.
Luis Figo, la carriera e l’impegno che dialogano con il Mediterraneo
Per Luis Figo il riconoscimento speciale illumina una traiettoria che ha attraversato club simbolo come Barcellona, Real Madrid e Inter, ma soprattutto una visione etica dello sport che continua a tradursi in progetti sociali. La Fundação Luís Figo, attiva dal 2003, opera nei campi di salute, educazione, sport e integrazione sociale, con iniziative rivolte ai più giovani e a contesti vulnerabili. È un lavoro costante, concreto, che spiega perché la sua presenza a Roma parli al cuore del Premio e alla sua missione mediterranea.
Nel 2025, la centralità del campione portoghese nel dibattito sui valori dello sport è stata riaffermata anche da riconoscimenti internazionali dedicati al fair play, segno di una leadership che supera il campo da gioco e diventa educazione civica. Il racconto che lo accompagna – dall’eccellenza tecnica al rispetto delle regole – si intreccia con lo spirito dell’evento, orientato a valorizzare esempi in grado di ispirare le giovani generazioni dentro e fuori dallo sport.
Kenan Yildiz, simbolo di talenti senza confini
Kenan Yildiz incarna il Mediterraneo che cresce: nato in Germania da famiglia di origine turca, ha scelto la Nazionale della Turchia e si è preso la numero 10 della Juventus, responsabilità che nel club bianconero parla da sé. Il suo percorso racconta la naturalezza dell’identità plurale e la forza del merito: creatività, disciplina, umiltà. È questo intreccio di tecnica e maturità a renderlo un riferimento per un calcio che vuole unire, non dividere, e a spiegare la sua centralità nell’edizione 2025.
Annunci e anticipazioni lo indicano tra i volti più attesi della serata romana, con uno sguardo che va oltre il campo: l’idea che il talento sia anche responsabilità, esempio, relazione con i tifosi e con le comunità che lo accolgono. In questo senso, la sua presenza mette in dialogo Italia e Turchia, rendendo visibile la filigrana multiculturale che il Premio difende e promuove con costanza.
Valentina Giacinti, nuovo capitolo tra Roma e Istanbul
Il percorso di Valentina Giacinti racconta la maturità di un calcio femminile italiano pronto a prendersi il proprio spazio anche oltre confine. Dopo aver scritto pagine importanti con la Roma, l’attaccante bergamasca ha scelto il Galatasaray, storico club di Istanbul che ha investito con decisione sul movimento femminile: un passaggio che unisce ambizione sportiva e voglia di incidere in un contesto in piena evoluzione, con l’energia che la contraddistingue.
L’impatto in Turchia è arrivato subito, con gol e leadership che hanno acceso la passione dei tifosi giallorossi di Istanbul. Nelle sue parole, raccolte dalla stampa sportiva italiana nei giorni scorsi, si legge il senso di una sfida che è professionale e umana: rigenerarsi in una nuova città, restando punto di riferimento per chi crede nel valore dello sport femminile come ponte culturale.
Un parterre che intreccia sport, cultura e società
La serata del 20 ottobre accoglierà personalità che hanno lasciato il segno. È annunciato il riconoscimento a Marco Tardelli, icona della Nazionale del 1982, celebrato per umiltà, passione e capacità di parlare ai giovani. Tra le figure del giornalismo, è atteso il premio a Myrta Merlino, per un impegno civico raccontato con rigore e sensibilità. Segnali concreti di un Premio che non si limita a premiare, ma chiama a responsabilità.
Il quadro si allarga con atleti che hanno illuminato Parigi 2024 e i recenti Mondiali: Mattia Furlani, Nadia Battocletti, Monica Boggioni e Antonio Fantin saranno nominati Ambasciatori dell’Eccellenza Italiana, mentre un riconoscimento speciale andrà al dirigente turco Servet Yardımcı, a conferma del respiro internazionale della serata. Una scelta di merito che ribadisce come lo sport sappia unire competizione e responsabilità sociale.
Patrocini, reti e Paesi coinvolti
Sul piano istituzionale, la manifestazione si avvale della collaborazione di USSI, AIPS e CONI, oltre al CUG del Ministero della Cultura e al Ministero degli Affari Esteri. In platea sono attese delegazioni e personalità da Turchia, Tunisia, Algeria, Egitto, Marocco, Spagna, Albania, Malta, Italia e Città del Vaticano. È una geografia di sponde e approdi che racconta quanto la cultura del dialogo abbia bisogno di luoghi, volti e ascolto reciproco.
La vocazione del Premio si lega a una rete di iniziative che, nel corso dell’anno, hanno messo al centro giornalismo, etica e scambio interculturale. Basti pensare al recente appuntamento dedicato al giornalismo euromediterraneo, che a Roma ha richiamato firme e istituzioni per riaffermare il ruolo dell’informazione come presidio di verità, contro disinformazione e semplificazioni. Una continuità di visione che rafforza l’identità di questa edizione.
Domande in un minuto
Che cosa accade il 20 ottobre 2025 a Roma? Si svolge la cerimonia del Premio Internazionale Eccellenze del Mediterraneo – Pari Opportunità, un evento istituzionale che riunisce sportivi, artisti, diplomatici e personalità della cultura. È un momento pensato per premiare merito e inclusione e per promuovere il dialogo tra le sponde del Mediterraneo, con una platea internazionale e un programma costruito per lasciare tracce concrete oltre la serata.
Perché Figo, Yildiz e Giacinti sono centrali in questa edizione? Figo porta una storia di talento e responsabilità sociale testimoniata dalla sua Fondazione; Yildiz è il numero 10 della Juventus e rappresenta un’identità plurale che unisce Turchia, Germania e Italia; Giacinti ha aperto un capitolo internazionale con il Galatasaray, confermando la crescita del calcio femminile italiano e la sua capacità di dialogare con nuove culture calcistiche.
Chi altro sarà premiato a Roma? Sono stati annunciati, tra gli altri, Marco Tardelli per il valore umano e sportivo, la giornalista Myrta Merlino per l’impegno civico, e quattro atleti simbolo come Mattia Furlani, Nadia Battocletti, Monica Boggioni e Antonio Fantin, riconosciuti come Ambasciatori dell’Eccellenza Italiana. Il dirigente Servet Yardımcı riceverà un riconoscimento speciale legato alla diplomazia sportiva.
Un approdo di valori che restano
Ogni premio è un gesto: celebra, certo, ma soprattutto impegna. È questo che colpisce dell’edizione 2025, dove la trama delle storie – da Figo a Yildiz, da Giacinti a chi ogni giorno lavora lontano dai riflettori – disegna un Mediterraneo vivo, capace di costruire ponti duraturi. Non basta emozionare: serve rendere condivisibili le responsabilità, trasformando l’applauso in scelte e pratiche concrete, dentro i club, nei quartieri, nelle scuole.
Da questa Roma che accoglie e rilancia, resta una consegna semplice e coraggiosa: tenere unito ciò che la storia ha messo in comune. Lo sport sa insegnarlo ogni giorno, con l’alfabeto della lealtà e della cooperazione. In questo orizzonte, il Premio Eccellenze del Mediterraneo non è soltanto una serata: è un impegno condiviso, una direzione che chiede continuità, ascolto e una visione capace di dare forma al futuro.
