Treviso si prepara a diventare una mappa viva di incontri, esperimenti e racconti sui numeri che spiegano la realtà. Dal 16 al 19 ottobre 2025, il Festival della Statistica e della Demografia StatisticAll torna con un’edizione che mette al centro il fattore umano e un’intera giornata inaugurale dedicata alle nuove generazioni.
Quattro giorni per trasformare Treviso
Il calendario si apre giovedì 16 ottobre e prosegue fino a domenica 19, con un palcoscenico diffuso che abbraccia Piazza dei Signori, Loggia dei Cavalieri, Teatro Mario Del Monaco, il Campus Treviso di Ca’ Foscari, la BRaT e l’Istituto Tecnico Economico Riccati-Luzzatti. L’appuntamento, promosso da Istat, Società Italiana di Statistica e Società Statistica Corrado Gini, conferma la città come laboratorio aperto in cui ricerca, divulgazione e partecipazione si incontrano con stile rigoroso e accessibile. I riferimenti ufficiali fissano le date e delineano lo spirito di questa undicesima edizione.
Il tema scelto, “Il fattore umano. Lavoro, società, intelligenze artificiali: la rivoluzione dei dati”, attraversa quattro giornate di talk, laboratori, interviste e momenti di info-entertainment pensati per un pubblico trasversale. Le istituzioni partner e i promotori sottolineano l’obiettivo: usare i dati come bussola per comprendere i cambiamenti nel lavoro, le dinamiche demografiche e gli impatti delle tecnologie emergenti, con la città che diventa un ecosistema unitario di apprendimento civile. È una promessa di concretezza, radicata nella vita quotidiana di cittadini, studenti, professionisti.
Il fattore umano tra lavoro, società e intelligenze artificiali: perché i dati contano davvero
La traccia culturale di quest’anno invita a interrogarsi su come innovazione e intelligenza artificiale possano convivere con dignità e diritti nel mondo del lavoro. L’indicazione di Istat mette in rilievo nodi cruciali come il gender gap, l’invecchiamento della forza lavoro, la polarizzazione delle competenze e l’evoluzione delle professioni, usando l’evidenza statistica per leggere il presente e prefigurare scenari più equi e sostenibili. La demografia torna così ad essere sguardo lungo, capace di illuminare scelte pubbliche e responsabilità private.
Sul piano organizzativo, la rete che sostiene il Festival si allarga anche al mondo dell’innovazione e della comunicazione. Le anticipazioni confermano il coinvolgimento di soggetti del mondo accademico e istituzionale, con partnership che valorizzano il dialogo tra università, imprese e cittadinanza attiva. In questo quadro, la partecipazione di realtà professionali della comunicazione rafforza il ponte tra dati, etica e fiducia, sottolineando come la qualità dell’informazione sia parte integrante dell’esperienza del Festival.
StatisticAll Young: la città che impara
La giornata inaugurale di giovedì 16 ottobre è dedicata a StatisticAll Young, un percorso esperienziale pensato per bambine e bambini, studenti, insegnanti e famiglie. L’idea è semplice e potente: avvicinare la statistica con attività pratiche, giochi e creatività, trasformando la curiosità in comprensione. È il primo passo per rendere i più giovani non solo fruitori, ma interpreti consapevoli di dati e informazioni, capaci di riconoscere nessi e pensare con la propria testa. L’impianto della giornata viene descritto con chiarezza nelle anticipazioni diffuse dalle agenzie e riprese da testate nazionali.
Nel programma del mattino alla BRaT spiccano “Il meteo in collana” (ore 9.00), che trasforma le temperature in segni e colori, e “Statistica in codice” (ore 11.15), un viaggio tra cifre e metodi per scoprire come la statistica ufficiale racconta il Paese. All’Istituto Riccati-Luzzatti si affiancano due percorsi di orientamento: “Statistici per un giorno” per le scuole secondarie di primo grado e “Diventa data journalist con Noi Italia” per le secondarie di secondo grado, che esplora gli indicatori economici, sociali e ambientali della piattaforma Istat “Noi Italia”.
Laboratori e curiosità: dal meteo in collana alla pizza statistica
Il pomeriggio alla BRaT invita le famiglie con “Pizza statistica” (ore 15.30), dove la variabilità diventa forma e sapore, e con “La statistica mostruosa” (ore 17.00), che trasforma il gioco in competenza. La manualità, l’osservazione e l’immaginazione sono chiamate a dialogare con i numeri, perché l’esperienza renda intuitivi concetti come distribuzioni e misure. Il filo rosso dell’intera giornata è l’idea che i dati non siano un recinto esclusivo, ma un linguaggio da abitare in modo creativo e inclusivo, fin dai primi anni.
Questo approccio, descritto dalle anticipazioni di Adnkronos e rilanciato da diverse testate, ribadisce il valore pedagogico della statistica come strumento di cittadinanza. Imparare a leggere un grafico, costruire una domanda, riconoscere un trend: piccoli gesti che allenano alla responsabilità nella sfera pubblica e privata. In controluce, si intravvede la scommessa educativa del Festival: connettività tra scuola, famiglie e istituzioni, con un linguaggio che non rinuncia alla precisione ma resta amichevole e diretto.
Ricerca e istituzioni in dialogo
A dare profondità alla giornata inaugurale, nel pomeriggio è prevista la presentazione dell’VIII Rapporto Ca’ Foscari sui Comuni, dal titolo eloquente “I Comuni nel tunnel dell’austerità” (ore 15.30, Palazzo San Leonardo – Aula H). Il lavoro, curato dal Centro Governance & Social Innovation dell’Università Ca’ Foscari Venezia con Fondazione Ifel, esamina il ruolo dei municipi nella gestione delle risorse pubbliche e nella costruzione di politiche di coesione in una fase segnata da vincoli e nuove sfide sociali.
La cornice accademica e istituzionale, accanto alla dimensione divulgativa, restituisce la cifra del Festival: tenere insieme l’urgenza dei problemi concreti e la solidità delle analisi. Qui il dato non è un esercizio di stile, ma un alleato per leggere fragilità, priorità e prospettive dei territori. L’attenzione ai Comuni non è casuale: è nelle amministrazioni locali che spesso si misura la distanza tra promessa e attuazione delle politiche pubbliche, e il metodo statistico diventa leva per decisioni più giuste e trasparenti.
Weekend in piazza: incontri, teatro e visioni
Dal venerdì alla domenica la mappa degli appuntamenti si allarga, con talk e spettacoli che intrecciano dati e narrazione. Tra gli highlight annunciati spiccano la conversazione al Teatro Mario Del Monaco con Andrea Pezzi (“Un’intelligenza più umana”, venerdì 17, ore 20.45), la pièce alla Loggia dei Cavalieri “La cura. Florence Nightingale e la forza dei dati” (sabato 18, ore 21.00) e la chiusura musicale “StatisticAllBlues” (domenica 19, ore 18.30), che celebra il fattore umano anche attraverso il linguaggio della musica.
Questa parte del programma, pensata per un pubblico ampio, alterna divulgazione, confronto e spettacolo, rimanendo fedele al tono del Festival: semplicità nella spiegazione, qualità dei contenuti, dialogo con la città. In parallelo, la collaborazione con attori dell’innovazione e della comunicazione aggiunge uno sguardo contemporaneo sulla connessione tra tecnologie, competenze e creatività, con una rete di partner che sostiene la vocazione pubblica dell’evento e ne amplifica la partecipazione.
Uno sfondo che evolve: dati, norme, cittadini
Il ritorno di StatisticAll arriva mentre il sistema dei dati pubblici italiani attraversa aggiornamenti strutturali e metodologici. Basti pensare alla messa in opera della nuova classificazione delle attività economiche ATECO 2025, che segnala quanto le infrastrutture statistiche siano un cantiere in continua evoluzione per cogliere meglio i fenomeni reali. È un contesto che rende ancora più preziosa la mediazione culturale del Festival, capace di tradurre tecnicismi in strumenti di lettura per cittadini, professionisti e amministratori.
All’interno di questo scenario, il programma ufficiale ribadisce che il cuore dell’edizione 2025 è la relazione tra persone e tecnologie, tra lavoro e formazione, tra cambiamenti demografici e politiche pubbliche. Le indicazioni pubblicate da Istat e dal sito del Festival confermano date, luoghi e taglio editoriale delle quattro giornate, invitando il pubblico a vivere Treviso come un grande spazio di confronto che parte dai dati per arrivare alle decisioni. Qui la statistica non divide: connette.
Domande lampo, risposte chiare
Quando si svolge StatisticAll 2025 e dove si concentra il programma? Il Festival si tiene da giovedì 16 a domenica 19 ottobre a Treviso, con attività distribuite tra Piazza dei Signori, Loggia dei Cavalieri, Teatro Mario Del Monaco, Campus Treviso di Ca’ Foscari, BRaT e Istituto Riccati-Luzzatti. La mappa diffusa consente di scegliere tempi e luoghi in base agli interessi, seguendo un filo conduttore unico: rendere i dati strumenti alla portata di tutti, senza perdere solidità e metodo.
Qual è l’impronta di questa edizione sul rapporto tra lavoro e intelligenza artificiale? Il tema del “fattore umano” chiama a un confronto concreto su competenze, qualità del lavoro e impatto delle tecnologie nella vita delle persone. Talk e laboratori usano l’evidenza statistica per distinguere tra mode e trasformazioni reali, offrendo al pubblico chiavi per orientarsi tra automazione, nuove professioni e politiche attive, con uno sguardo attento a equità e diritti.
Cosa prevede la giornata inaugurale dedicata ai giovani? StatisticAll Young propone al mattino laboratori alla BRaT (“Il meteo in collana” e “Statistica in codice”) e attività di orientamento al Riccati-Luzzatti (“Statistici per un giorno” e “Diventa data journalist con Noi Italia”). Nel pomeriggio, spazio alle famiglie con “Pizza statistica” e “La statistica mostruosa”. L’obiettivo è far toccare con mano la logica dei numeri, trasformando curiosità e gioco in comprensione consapevole.
Quali momenti segnano il fine settimana? Tra i focus annunciati figurano la conversazione serale con Andrea Pezzi al Teatro Mario Del Monaco, lo spettacolo dedicato a Florence Nightingale alla Loggia dei Cavalieri e il concerto di chiusura StatisticAllBlues. Insieme a workshop e talk, queste tappe disegnano un percorso che intreccia contenuti scientifici, linguaggi culturali e partecipazione dal vivo, per restituire ai dati la loro dimensione umana e condivisa.
Una chiusura che apre strade
Questa edizione di StatisticAll nasce per rimettere le persone al centro, proprio mentre i dati diventano sempre più densi e necessari. Ascoltare, misurare, raccontare: tre verbi che la città fa propri per quattro giorni, senza barriere tra addetti ai lavori e pubblico. È in questa postura, sobria e coraggiosa, che ritroviamo la nostra cifra editoriale: proporre ai lettori strumenti di senso, perché dalla piazza alle aule universitarie, dai laboratori ai teatri, i numeri tornino a guidare scelte responsabili e visioni possibili.
