Un incontro che parla di musica, memoria e città: sabato 18 ottobre, dalle 11, al Maschio Angioino nella Sala Litza Cittanova Valenzi, sarà presentato il libro “I giorni di Lennon. Da musicista a leggenda” di Michelangelo Iossa, edito Diarkos, dedicato agli ultimi anni di John Lennon.
L’evento al Maschio Angioino
L’appuntamento si apre con il saluto di Lucia Valenzi, Presidente della Fondazione Valenzi, e prosegue con il dialogo guidato dal professor Enricomaria Corbi, docente dell’Università degli Studi di Napoli Suor Orsola Benincasa. Sarà presente l’autore, Michelangelo Iossa, tra i più seguiti e autorevoli studiosi italiani del fenomeno Beatles. La presentazione promette un confronto intenso, costruito su sguardi critici e passione, per ricomporre l’ultima stagione creativa di John Lennon attraverso un racconto accurato, documentato e profondamente umano. Una mattinata pensata per chi desidera ascoltare, interrogare e comprendere, senza filtri, un capitolo essenziale della storia della musica.
La scelta del Maschio Angioino e della Sala Litza Cittanova Valenzi non è casuale: uno spazio che richiama il dialogo tra memoria e futuro, ideale per un libro che intreccia vita privata, arte e città. La cornice istituzionale della Fondazione Valenzi aggiunge un tono di responsabilità culturale, mentre la moderazione del professor Corbi garantisce il giusto equilibrio tra narrazione e analisi. La presenza di Iossa offre al pubblico una guida competente, capace di restituire, con misura e profondità, l’eco di un’epoca e l’itinerario di un artista che ha segnato il Novecento.
Dentro l’ultimo capitolo di John Lennon: New York, il Dakota e le voci di famiglia
Nel volume Diarkos, Michelangelo Iossa indaga gli anni conclusivi di John Lennon, uno degli artisti più influenti del Novecento, con una narrazione sobria e penetrante. L’orizzonte è New York, osservata dalle finestre del Dakota Building, il condominio di lusso che fa da sfondo a una vita sempre in bilico tra intimità e clamore pubblico. Lì, all’ingresso, Lennon trovò la morte per mano di Mark David Chapman. Il libro ripercorre questo tratto decisivo senza retorica, cercando la verità nelle stanze, nei gesti, nelle pause, più che negli slogan.
A dare profondità alla ricostruzione contribuiscono interviste esclusive a Yoko Ono, Sean Lennon e Julian Lennon, tasselli preziosi che illuminano i chiaroscuri di un’esistenza complessa. Le loro parole aprono spiragli di emozione e consapevolezza, restituendo al lettore il respiro di una famiglia che ha vissuto, da vicino, l’evoluzione umana e artistica di John. Il racconto si incrocia con la città e i suoi ritmi, tra ispirazioni, silenzi e scelte che compongono l’affresco finale di un percorso creativo tanto fragile quanto potente.
Il mosaico Imagine e il ponte tra Napoli e New York
Un capitolo del libro dedica attenzione alla storia del mosaico “Imagine”, collocato nell’area Strawberry Fields di Central Park. L’opera fu donata dalla Città di Napoli al City Council di New York nei primi anni Ottanta, grazie alla collaborazione virtuosa tra Giuseppe Castaldo, allora Presidente dell’Azienda Autonoma Cura Soggiorno e Turismo di Napoli, e il Sindaco di Napoli Maurizio Valenzi. Una storia di dialogo tra comunità, nata dall’idea che la memoria condivisa possa attraversare oceani e generazioni, imprimendo nella pietra un messaggio semplice e universale.
Il legame tra Napoli e New York, evocato dal mosaico, incontra il percorso narrativo del volume, che guarda agli ultimi anni di Lennon come a un ponte tra luoghi, linguaggi e persone. In quella trama si ascoltano il suono dei passi, le attese mai vane, le domande che restano. La presentazione al Maschio Angioino diventa così occasione per condividere un racconto che non si limita alla cronaca, ma affida alla cura delle parole il compito di riannodare una storia che continua a parlare al presente.
