Con la Targa Tenco 2025 come Miglior Album a Progetto, il doppio lavoro “Pagani per Pagani” illumina la centralità della parola poetica di Herbert Pagani. Per Caroline Pagani, attrice e cantante, è il suggello a un percorso di memoria viva: riaccendere l’ascolto, senza nostalgie, ma con gratitudine e precisione.
Una vittoria che restituisce voce a Herbert
“Ha vinto l’arte di Herbert, la bellezza e la forza della sua parola poetica”: la riflessione di Caroline Pagani, affidata a un’intervista rilanciata dalle agenzie, restituisce la natura profonda di questo riconoscimento. Non un traguardo personale, ma la conferma che un canzoniere di straordinaria intensità può tornare a vibrare nell’oggi. L’obiettivo dichiarato – strappare all’oblio un patrimonio di canzoni e consegnarlo a chi non lo ha mai ascoltato – attraversa ogni scelta del progetto, dai timbri vocali alle dinamiche degli arrangiamenti, fino al gesto produttivo: rendere nuovamente disponibile un repertorio che parla al presente con sorprendente lucidità.
Per l’artista, il primo risultato è stato far arrivare il disco all’orecchio della giuria: essere ascoltati davvero, prima ancora che premiati. Un esito tanto più significativo in un’edizione del Premio Tenco dedicata alla memoria, dove l’atto del ricordo diventa creazione e responsabilità. Il sito ufficiale del Club Tenco ha confermato la Targa per “Pagani per Pagani” nella categoria “Miglior album a progetto”, con Caroline in qualità di produttrice artistica, a sottolineare anche la cura editoriale dell’operazione.
L’album: un cantiere d’amore e di autonomia creativa
Autoprodotto, “fortemente desiderato”, coltivato nel tempo: così nasce “Pagani per Pagani”. La miccia, racconta Caroline, è la passione custodita per una vita verso brani che le appartengono come una memoria intima e pubblica insieme. La sfida più complessa? Coinvolgere interpreti diversi, chiedendo loro di abitarne la materia poetica senza snaturarla. È qui che la direzione musicale si fa artigianato: trovare una modernità rispettosa, sagomare gli arrangiamenti in modo sartoriale, conservando l’ossatura emotiva originale. Un equilibrio faticoso, ma necessario, perché ogni voce ospite diventi ponte e mai sovrascrittura.
Il lavoro, pubblicato con sigla editoriale della stessa Caroline Pagani, è disponibile sulle piattaforme digitali con data di uscita indicata al 29 novembre 2024 e un repertorio ampio che testimonia l’ampiezza del progetto. La scheda delle principali piattaforme musicali segnala l’etichetta ℗ 2024 a nome dell’artista, un’informazione che corrobora la natura indipendente e la coerenza produttiva dell’album, mentre la stampa musicale ha evidenziato la dimensione curatoriale dell’operazione, pensata per far emergere l’unità poetica di Herbert attraverso interpreti e suoni contemporanei.
Premio Tenco 2025: il contesto e le date
La Targa conquistata da “Pagani per Pagani” si inserisce in un palmarès di alto profilo: tra gli altri riconoscimenti spiccano Lucio Corsi (Miglior album in assoluto e Miglior canzone singola), La Niña (Miglior album in dialetto), Anna Castiglia (Opera prima) e Ginevra Di Marco (Album di interprete). Testate nazionali e il portale ufficiale del Club Tenco hanno dato conto di una partecipazione ampia e qualificata della giuria, elemento che restituisce la temperatura critica dell’annata della canzone d’autore.
Le consegne avverranno durante le serate del Premio Tenco al Teatro Ariston di Sanremo, in calendario giovedì 23, venerdì 24 e sabato 25 ottobre 2025, con un programma che intreccia palcoscenico e incontri diffusi sul territorio. La rassegna, come indicato dall’organizzazione, affida la conduzione delle tre serate a più voci e concentra la consegna delle Targhe Tenco nelle prime due notti, tenendo saldo il filo del tema-guida: la memoria come strumento vitale di conoscenza.
Fra palco e platea: le prossime scene al Gerolamo
L’impegno di Caroline Pagani non si esaurisce in studio. L’8 novembre, alle ore 20, salirà sul palco del Teatro Gerolamo di Milano con “Mobbing Dick”, uno spettacolo che attraversa con ironia e ferocia la condizione delle artiste nell’ambiente dello spettacolo, tra audizioni, potere e desiderio di autodeterminazione. È una drammaturgia che guarda negli occhi le zone d’ombra del sistema e sceglie di dar loro voce senza retorica, con un linguaggio che alterna registri, scompone cliché e li restituisce al pubblico con lucidità.
Il giorno successivo, domenica 9 novembre alle ore 16, sarà la volta di “Luxuriàs”, monologo visionario che rilegge Francesca da Rimini in una chiave contemporanea, tra eleganza letteraria e lampi pop. Il percorso – premiato in passato in ambito drammaturgico – intreccia figure femminili di epoche diverse per interrogare desiderio, colpa e libertà, in un dialogo serrato con l’immaginario dantesco e con le urgenze del presente. Il cartellone del Gerolamo conferma date e orari, a testimonianza di una stagione che mette al centro la parola scenica e la sua forza di attraversare i tempi.
L’eco di Herbert: Italia e Francia, canzoni che non invecchiano
Per capire la portata di “Pagani per Pagani” serve ricordare la doppia radice artistica di Herbert Pagani, capace di muoversi con naturalezza tra lingua italiana e francese, tra canzone, arti visive e radio. Diverse ricostruzioni biografiche ricordano come la sua scrittura abbia coniugato tensione civile e slancio lirico, in un equilibrio raro che ancora oggi sorprende per precisione lessicale e intensità emotiva. È questo patrimonio a cui il progetto di Caroline restituisce voce e respiro.
In televisione, la sua presenza rimane legata allo sceneggiato “Marco Visconti” del 1975: qui Pagani è Tremacoldo, giullare e cantastorie, e interpreta “Cavalli ricamati”, tema dei titoli di coda; la produzione discografica legata a quella colonna sonora custodisce ballate oggi ambite dai collezionisti. La sua vocazione alla forma lunga affiora anche in opere come “Megalopolis”, prova d’autore che testimonia una visione anticipatrice e uno sguardo europeo. Radici diverse, stessa urgenza: raccontare l’umano.
Una tendenza che bussa alle parole
Lo sguardo di Caroline sul presente musicale coglie un movimento che avvertiamo anche noi: un ritorno d’attenzione per la canzone d’autore centrata su storie e testi. A confermarlo, oltre alla qualità dei finalisti, è l’assetto stesso delle Targhe Tenco 2025, dove la scrittura si impone come spina dorsale e criterio di selezione. Non è una nostalgia di forme passate, ma il bisogno di contenuti netti e di una lingua capace di incidere, con arrangiamenti essenziali che fanno spazio alla voce e alla narrazione.
In questo quadro, la vittoria di “Pagani per Pagani” è un atto critico prima ancora che celebrativo: porta nel flusso dell’oggi una parola nata altrove, ma capace di interrogare il presente. E lo fa con un disco a progetto, forma che valorizza la figura del produttore-architetto e l’idea di un’opera collettiva pensata intorno a un nucleo poetico forte, non a una singola voce autoriale. È la prova che la memoria, quando è viva, non ingiallisce: si fa traccia, ascolto, nuova possibilità.
Domande rapide, risposte sul punto
Che cosa premia esattamente la Targa “Miglior album a progetto”? Questa categoria riconosce il lavoro complessivo di un’opera ideata e costruita intorno a un’idea curatoriale forte, e la Targa viene attribuita al produttore artistico. Il regolamento del Club Tenco chiarisce che si tratta di una sezione distinta rispetto agli album d’autore, con criteri specifici legati alla concezione e alla coerenza del progetto. Nel caso di “Pagani per Pagani”, la Targa accredita la regia produttiva di Caroline Pagani come cuore dell’operazione.
Quando e dove avverrà la consegna del riconoscimento? Le Targhe Tenco 2025 saranno consegnate durante le serate del Premio Tenco al Teatro Ariston di Sanremo, in calendario giovedì 23, venerdì 24 e sabato 25 ottobre 2025. La programmazione ufficiale indica che le Targhe trovano spazio nelle prime due notti, all’interno di una rassegna dedicata quest’anno alla memoria, tra concerti, incontri e momenti di approfondimento diffusi in città.
Dove si può ascoltare “Pagani per Pagani”? L’album è disponibile sulle principali piattaforme digitali e porta la firma editoriale della stessa Caroline Pagani, con data di pubblicazione indicata al 29 novembre 2024. La presenza sulle piattaforme non è un dettaglio tecnico: sancisce l’accessibilità di un repertorio che per anni è stato familiare a una nicchia e che oggi può raggiungere con immediatezza generazioni nuove di ascoltatori, in Italia e all’estero.
Qual è il prossimo passo annunciato da Caroline? L’artista ha indicato l’intenzione di pubblicare un secondo volume dedicato a Herbert, per includere brani rimasti fuori dal primo progetto, con particolare attenzione alla discografia in lingua francese e alle ballate scritte per lo sceneggiato televisivo “Marco Visconti”. È un prolungamento naturale: proseguire il lavoro d’archivio creativo riportando alla luce canzoni che custodiscono ancora oggi una energia narrativa intatta.
Un congedo che guarda avanti
Questa Targa non è un suggello, ma un passaggio di testimone: la poesia di Herbert Pagani torna a circolare perché un’artista, Caroline Pagani, ha scelto la via più complessa – la cura, l’ascolto, l’autonomia produttiva – per rimetterla in viaggio. E il pubblico ha risposto. Se la memoria è un atto, allora “Pagani per Pagani” è un atto d’amore che non si accontenta: pretende presente. È questo lo sguardo che continuiamo a portare nelle nostre pagine, con rigore e passione, ogni volta che una storia merita voce.
