Tra il 23 e il 25 ottobre 2025, a Roma, prende forma il VII Congresso nazionale di Meritocrazia Italia, un appuntamento che promette un confronto denso e concreto, con attese di ampia partecipazione e dialogo trasversale tra istituzioni, politica, professioni e società civile.
Un’attesa che diventa impegno
L’agenda di fine ottobre si carica di aspettative e responsabilità. La tre giorni annunciata come snodo per la crescita del Movimento si inserisce in un clima di grande attenzione pubblica, con l’adesione dichiarata di rappresentanti di partiti, di Istituzioni e di mondi professionali diversi, oltre a tanti cittadini che chiedono ascolto e soluzioni. In questa cornice, l’obiettivo è aprire un dialogo reale, non di facciata, capace di far emergere proposte operative e di misurare le idee con la prova dei fatti, evitando slogan e ritualità.
La spinta che muove l’organizzazione si legge nel desiderio di costruire uno spazio di confronto vivo, non polarizzato, dove le differenze non siano pretesto per irrigidirsi ma occasione per capire. L’intento dichiarato è trasformare il merito in pratica di governo, mettendo al centro competenza, responsabilità e umiltà di chi amministra. Una scommessa che passa dalla disponibilità all’ascolto e dalla volontà di riconnettere la cittadinanza alle scelte pubbliche, facendo della partecipazione non un ornamento ma un metodo.
Il programma e i nodi al centro del confronto
L’appuntamento adotta un titolo esplicito, “Il Governo del Merito. Una sfida differente”, e articola i lavori su più tavoli tematici. In mattinata è previsto un focus sulla proposta di una nuova legge elettorale, presentata come necessità e non più come opzione, seguito da un corner dedicato alla deglobalizzazione nell’era digitale. Nel pomeriggio, spazio al confronto socio-economico con il tema “Contro le guerre: visione politica o strategia economica”, e un corner su “La Famiglia disarmata e disarmante”, secondo quanto riferito dalla comunicazione ufficiale del Movimento, che ha anticipato linee e titoli dei panel.
Questi assi tematici si intrecciano con i “fondamentali” già indicati dagli organizzatori: la gestione della stabilità interna, il riequilibrio degli assetti internazionali e la volontà di superare gli steccati ideologici per ricomporre un orizzonte comune. Dialogo è la parola che ricorre con insistenza, insieme a visione: la prima come condizione per far avanzare soluzioni condivise; la seconda come sguardo lungo che rinuncia al consenso facile per affrontare ciò che serve, anche quando è scomodo. In questa tensione si colloca la promessa di un confronto franco, con posizioni forti e anche contrapposte, ma orientato a risultati verificabili.
Un indirizzo che parla alla città
Il Congresso si svolge negli spazi del Teatro Rossini – Palazzo Santa Chiara, nel cuore di Roma, a Piazza di Santa Chiara 14, a pochi passi dal Pantheon. La sede, storicamente vocata a eventi culturali e convegnistica, offre una sala teatrale e un foyer concepiti per ospitare incontri e momenti di relazione, come indicato dalle informazioni di Turismo Roma e della struttura stessa. La scelta di un luogo così centrale non è solo logistica: significa porsi al crocevia della città, dove passano cittadini, professionisti e decisori.
Quegli ambienti custodiscono una storia che incrocia tradizione e comunità: Palazzo Santa Chiara è noto anche per la sua origine teatrale ottocentesca, quando fu identificato come Teatro Rossini. La memoria del luogo, raccontata dalla stampa di settore, richiama l’idea di una casa della rappresentazione che oggi apre alle idee e al dibattito civile, rendendo il contesto parte del messaggio dell’evento. Laddove si mettevano in scena storie e personaggi, ora si chiedono responsabilità e visione, con la stessa intensità di una platea attenta.
La voce del presidente e la rotta del Movimento
Alla guida dei lavori, il presidente nazionale Walter Mauriello ha riassunto lo spirito dell’iniziativa in un impegno preciso: portare il Merito al governo delle cose concrete, valorizzando lo sforzo quotidiano dei cittadini e pretendendo da chi guida preparazione, ascolto e umiltà. Nelle sue parole non c’è la scorciatoia della polemica: riconosce la complessità del governare e sottolinea il peso dell’impegno richiesto alla leadership nazionale, indicando la necessità di aumentare i canali di dialogo tra cittadini e decisori, per rafforzare libertà e democrazia.
L’aspirazione, raccontata attraverso numeri e adesioni che confermano partecipazione crescente, è quella di dimostrare che esiste ancora un luogo in cui le idee contano e la comunità pretende di esserne parte attiva. Non si tratta di rivendicare, ma di costruire: ognuno secondo la propria responsabilità. Da qui la promessa di scrivere, nel corso del Congresso, una nuova pagina di una storia democratica che appartiene a tutti e chiede maturità, misura e capacità di scegliere la strada più utile, anche quando non è la più battuta.
Una crescita misurata dai fatti
La traiettoria recente racconta un movimento in espansione. Nel 2024, la sesta edizione del Congresso si è chiusa con un risultato definito oltre le attese, tra relatori provenienti da Istituzioni, accademia e società civile, e con la riconferma unanime di Walter Mauriello alla presidenza. Quella prova di partecipazione e di ordine organizzativo è stata registrata in cronaca e nelle comunicazioni ufficiali del Movimento, segnalando una maturazione del progetto e una crescente familiarità con i tavoli istituzionali.
È su questa base che si attende un parterre di relatori ancora più ampio e autorevole, con un confronto che non teme la differenza dei punti di vista e anzi la considera una ricchezza. La sfida, oggi, non è sommare applausi ma sommare competenze. L’orizzonte è quello di una cittadinanza attiva che riporta al centro la domanda di risultati verificabili, nel segno di un merito inteso non come privilegio, ma come metodo per rimettere in equilibrio opportunità e responsabilità, nel rapporto tra persone e Istituzioni.
Il libro e il metodo
Nel corso del Congresso verrà presentato anche il primo libro del presidente, “Il Merito della Democrazia”, che raccoglie messaggi e riflessioni maturati nei sette anni di vita del Movimento. L’uscita si innesta nel solco tracciato dai temi dell’evento: portar via il merito dal piano delle dichiarazioni generiche e calarlo nella dimensione delle scelte, dove contano i criteri, i processi e gli esiti. Un volume, dunque, come strumento di lavoro, non come gesto simbolico, per declinare la visione in prassi.
Il valore aggiunto dell’opera sta nell’idea di metodo: fissare un lessico comune, coltivare una cultura dell’equità che non confonde eccellenza con esclusione, responsabilità con selezione cieca. Anche qui, il filo è quello del dialogo: ascoltare prima di decidere, decidere con cognizione, valutare gli effetti e correggere gli errori. La democrazia, per restare viva, ha bisogno di manutenzione costante, e il merito – nel significato che emerge dal progetto – ne è una delle chiavi.
Come partecipare senza perdere il posto
Le iscrizioni al Congresso sono attive attraverso la scheda ufficiale del Movimento, con disponibilità dei posti contingentata e accettazione in ordine di arrivo; la sede indicata è il Teatro Rossini – Palazzo Santa Chiara in Piazza di Santa Chiara 14. La modulistica consente di selezionare la formula di partecipazione e i giorni di presenza, con opzioni pensate sia per chi segue l’intero percorso sia per chi può partecipare solo in parte, come riportato dalle informazioni di registrazione.
Per chi sta pianificando la trasferta, è utile sapere che il Palazzo è facilmente raggiungibile con i mezzi pubblici e dispone di spazi idonei ad accogliere momenti di networking tra una sessione e l’altra, secondo le note della struttura e del portale turistico cittadino. Questo incrocio tra accessibilità e centralità favorisce la partecipazione diffusa e rende più semplice trasformare l’attenzione in presenza, l’interesse in lavoro comune, valorizzando ogni ora del programma.
Domande lampo prima di partire
Quando e dove si tiene il Congresso? Dal 23 al 25 ottobre 2025, al Teatro Rossini – Palazzo Santa Chiara, in Piazza di Santa Chiara 14 a Roma, nel centro storico a pochi passi dal Pantheon.
Serve registrarsi in anticipo? Sì, l’accesso passa per la scheda di iscrizione ufficiale e i posti sono limitati, con accettazione in ordine di arrivo.
Quali sono i temi principali? Nuova legge elettorale, deglobalizzazione nell’era digitale, conflitti e scelte di politica economica, con ulteriori approfondimenti su famiglia e coesione sociale.
È prevista anche una presentazione editoriale? Sì, durante l’evento sarà presentato “Il Merito della Democrazia”, primo libro del presidente Walter Mauriello.
Il senso di questi tre giorni
Alla vigilia, resta la domanda che conta: riusciremo a trasformare lo scontento in lavoro comune? Il Congresso promette un banco di prova per misurare coerenza e capacità di tenere insieme idee diverse attorno a una prospettiva condivisa. Il nostro sguardo insiste su ciò che unisce: la ferma ricerca di soluzioni, il rispetto dei fatti, l’educazione al confronto. Se l’esito sarà all’altezza delle attese, non parleranno gli slogan ma i passi avanti, piccoli o grandi, che avremo saputo compiere insieme.
