La XII edizione del Concorso 88.88 torna a celebrare la scrittura breve: una sola sezione a tema libero, massimo 8.888 caratteri, scadenza 8 febbraio 2026. Premi importanti e partner storici a sostegno di un progetto che invita a misurare le parole e a trasformarle in racconti capaci di lasciare il segno.
Un appuntamento che cresce da dodici edizioni
Dal 2014 l’Associazione culturale YOWRAS Young Writers & Storytellers realizza il “Concorso letterario nazionale 88.88 per racconti brevi” insieme a partner dalla presenza costante: Aurora, Aurea Signa, Officina della Scrittura e Grafiche Tassotti. Questa continuità costruita nel tempo è la migliore garanzia per autrici e autori che cercano un contesto serio, curato, affidabile. È una chiamata alla precisione, alla sintesi, all’eleganza della forma breve, sostenuta da realtà che credono nella qualità e nella forza delle parole misurate.
La cifra distintiva del concorso è il numero 8, che scandisce ogni elemento chiave: le date di avvio e chiusura seguono questa logica, i premi in denaro parlano la stessa lingua numerica, gli 8 racconti vincitori e le 8 menzioni speciali tracciano la mappa dei riconoscimenti, la commissione giudicatrice conta otto componenti e la misura da non superare resta 8.888 caratteri. Un’architettura rigorosa che diventa stimolo creativo, perché impone confini chiari entro cui cercare intensità, ritmo e visione.
Regole di partecipazione e libertà narrativa
Una sola sezione, tema libero. Non ci sono limiti alla fantasia, né alla forma: sono ammessi racconti in qualunque genere, inclusi testi in forma di fiaba o di lettera. L’unica regola inviolabile riguarda l’estensione: non più di 8.888 caratteri, spazi compresi. La sfida è tutta qui: dire l’essenziale, selezionare ogni parola, lasciare il superfluo fuori campo. La partecipazione resta aperta anche a testi già pubblicati, così come a inediti, nel solco di una tradizione che dà centralità alla qualità prima ancora che all’esordio.
Il percorso di valutazione è affidato a una giuria di otto membri, chiamata a selezionare gli 8 racconti che saliranno sul podio e gli altri 8 cui verrà attribuita la menzione speciale. È un meccanismo chiaro e trasparente, costruito per riconoscere sia l’eccellenza sia quelle voci che, pur restando fuori dal vertice, meritano di essere evidenziate. Dentro questa cornice, la libertà stilistica trova lo spazio ideale per farsi leggere e ricordare.
Premi e attestati: valore e dettagli
Il capitolo premi conferma l’ambizione dell’iniziativa: riconoscimenti in denaro nel segno dell’8 (888 – 88 – 8 euro), otto penne e stilografiche firmate Aurora per i classificati dal primo all’ottavo posto, tra cui tre Aurora 88 destinate ai primi otto. A questi si aggiungono gli eleganti diari in carta pregiata Grafiche Tassotti, pensati per gli 8 vincitori e le 8 menzioni speciali. Il valore complessivo dei premi ammonta a 3.800,00 euro, un segnale concreto di stima verso chi accetta la prova della brevità.
Novità di questa edizione, l’attestato di partecipazione personalizzato, inviato via mail a ciascun partecipante il cui racconto sia stato regolarmente ammesso. Un gesto di attenzione rivolto a chi segue da tempo il Concorso 88.88 e a chi sceglie di misurarsi per la prima volta con questo formato, per riconoscere impegno, cura, fiducia. In un premio costruito sulla precisione, anche il ringraziamento formale ha il valore di una promessa mantenuta.
Tempi, invio e calendario
Il tempo per partecipare c’è e va usato bene: quattro mesi per allenare la creatività, definire l’idea, limare ogni frase, verificare i 8.888 caratteri. I racconti, sempre a tema libero, siano essi editi o inediti, vanno inviati entro la mezzanotte di domenica 8 febbraio 2026 all’indirizzo yowras.page@gmail.com. La sintesi è esigente: chiede visione e controllo, ma restituisce al lettore una densità che il formato lungo spesso disperde.
Il calendario prosegue con la premiazione a maggio 2026, chiusura naturale di un percorso in cui ogni passaggio dialoga con l’8, dalle scadenze ai riconoscimenti. È un invito a esserci, a scommettere su una pagina capace di contenere un mondo. Dentro la regola unica e limpida del concorso, la libertà dello sguardo e della voce può farsi racconto, memoria, traccia: breve, sì, ma destinata a durare.
