Cesano Maderno e Seveso stanno vivendo settimane decisive: il cantiere della nuova tangenziale nord avanza, con un calendario aggiornato che tiene insieme ambizione e prudenza. L’obiettivo è semplice e cruciale: fluidificare il traffico, mettere in sicurezza gli attraversamenti e cucire quartieri oggi separati dalla ferrovia.
Un tracciato che ridisegna gli spostamenti quotidiani
La nuova infrastruttura corre lungo un asse nord est–sud ovest, pensata per alleggerire la pressione sulla viabilità urbana e garantire collegamenti più rapidi tra Cesano Maderno e Seveso. Il progetto include la chiusura, a lavori conclusi, del passaggio a livello di via Como e l’inserimento di opere complementari per la mobilità dolce. A illustrare lo scenario è stata FERROVIENORD, che promuove e coordina l’intervento, delineando le scelte tecniche e l’impianto generale dell’opera in comunicazioni e note dedicate diffuse nel corso del 2024 e del 2025.
Oltre al collegamento principale, il piano prevede rotatorie di innesto e la riqualificazione delle strade limitrofe per rendere più semplice l’accesso alle aree collocate tra i corsi d’acqua e la linea ferroviaria. La logica è quella di una “ricucitura” urbana graduale, che passa dalla separazione dei flussi di traffico più pesanti rispetto alla vita dei quartieri, e che accompagna la trasformazione con percorsi protetti per ciclisti e pedoni. Queste finalità sono state ribadite nei documenti informativi del gestore dell’infrastruttura e nelle comunicazioni dei Comuni interessati.
Stato dell’arte: galleria artificiale, sottopassi e ponte sul Seveso
Con la rimozione delle interferenze sulla fognatura lungo via della Repubblica, il cantiere ha accelerato sulla posa dei conci della nuova galleria artificiale e sulle strutture delle rampe d’accesso sia a est sia a ovest. È stato intanto completato il manufatto scatolare in cemento armato che consente l’attraversamento della linea ferroviaria, mentre nel mese di ottobre è pianificato lo smontaggio del ponte ferroviario provvisorio e la successiva riapertura al traffico di via della Repubblica. Passi avanti concreti, attesi dai residenti per restituire continuità ai percorsi di ogni giorno.
Per il sottopasso ciclopedonale all’altezza di via Liberazione, risultano concluse le strutture, il manufatto di attraversamento della ferrovia e le rampe; sono invece in corso le attività impiantistiche e le opere per lo smaltimento delle acque meteoriche. Il ponte sul fiume Seveso è stato portato a termine. Queste informazioni sono coerenti con gli avanzamenti descritti nel corso del 2025, quando sono state completate impermeabilizzazioni e lavorazioni connesse alle rampe e alle scale del sottopasso ciclopedonale, confermando il progressivo consolidarsi dell’opera.
Viabilità durante i lavori: chiusure, deviazioni e tempi di cantiere
La gestione della circolazione resta un capitolo sensibile. La chiusura del tratto compreso tra via Liberazione a Cesano Maderno e via della Repubblica a Seveso è stata impostata per garantire la sicurezza delle lavorazioni del sottopasso veicolare, con accessi consentiti ai residenti e alle attività produttive. Le ordinanze diffuse dal Comune di Seveso e dal Comune di Cesano Maderno hanno scandito le tappe delle interdizioni e delle proroghe necessarie per proseguire in un contesto ricco di sottoservizi interferenti.
Nelle comunicazioni ufficiali del gestore, all’inizio del 2025 veniva indicata una conferma del traguardo entro fine anno, seguita da un aggiornamento nella pagina “Interventi in corso” che ha prorogato la chiusura tra via Liberazione e via della Repubblica fino al 30 settembre 2025, proprio per consentire la conclusione delle lavorazioni più complesse sulle rampe del sottovia. Segnali di un cantiere che si adatta a un terreno tecnico impegnativo, in cui la priorità resta l’esecuzione in sicurezza e a regola d’arte.
Le criticità tecniche che hanno imposto una nuova scansione del tempo
La presenza di molteplici sottoservizi lungo via della Repubblica e via Como — in particolare il sistema fognario e i cavi con relativi tralicci Terna in prossimità del tracciato — ha condizionato la messa in opera dei pali, imponendo una rimodulazione attenta delle fasi di cantiere. A queste interferenze si sono aggiunte difficoltà legate alla stratigrafia del terreno, che hanno ostacolato la posa dei pali delle rampe del sottopasso veicolare. Un mosaico di ostacoli che, sommati, ha chiesto tempo, metodo e prudenza.
Alla luce di tali fattori, il cronoprogramma è stato aggiornato: la conclusione dell’intervento, inizialmente indicata per fine dicembre 2025, viene riposizionata a fine aprile 2026. Una scelta che tutela la qualità dell’opera e la sicurezza delle fasi realizzative, assumendo come priorità l’affidabilità delle strutture nel lungo periodo e l’integrazione ordinata con le reti esistenti. Le motivazioni e gli adeguamenti temporali trovano riscontro nelle note tecniche di cantiere e nelle comunicazioni progressivamente diffuse dagli enti coinvolti.
I numeri dell’opera: funzionalità e impatto urbano
La tangenziale nord sviluppa 483 metri complessivi: l’asse principale, innestato su via Nazionale dei Giovi (SP44bis), supera il Seveso con un nuovo ponte e prosegue in discesa tra scatolari aperti per 70 metri prima di entrare nella galleria artificiale lunga 101,55 metri (larga 9 e alta 5 dalla sede stradale), quindi riemerge in scatolari per altri 86 metri fino alla nuova rotatoria in corrispondenza di via Cadore e via Sabotino a Seveso. Dimensioni e funzioni che spiegano l’impatto positivo atteso sulla circolazione locale.
Il sottopasso ciclopedonale sotto via Liberazione, lungo 12 metri e largo 4, è collocato a circa 50–60 metri dall’attuale passaggio a livello e dotato di rampe accessibili per le persone con disabilità. L’intervento si innesta in un più ampio disegno di riconnessione dei percorsi e messa in sicurezza degli assi vicini all’itinerario principale. Il quadro tecnico e le finalità dell’opera sono stati illustrati da FERROVIENORD e ripresi nelle comunicazioni istituzionali locali e nella stampa territoriale, che ha seguito da vicino l’evoluzione del cantiere.
Domande lampo per orientarsi meglio
Che cosa cambia, in concreto, per chi guida tra Cesano Maderno e Seveso? Con l’apertura della nuova tangenziale, il traffico di attraversamento avrà un percorso dedicato e più scorrevole, separato dai flussi di quartiere. La chiusura del passaggio a livello di via Como eliminerà attese e criticità tipiche degli incroci ferrovia–strada, favorendo tempi di percorrenza più certi e una sicurezza complessiva superiore per automobilisti e pedoni lungo l’asse principale e la viabilità riqualificata.
Perché sono stati necessari così tanti aggiustamenti lungo il percorso? L’area è fitta di sottoservizi — acquedotti, fognature, cavidotti e linee elettriche — e il tracciato costringe a operare con tolleranze minime. Inoltre, la stratigrafia ha posto sfide inattese nella posa dei pali delle rampe del sottopasso veicolare. Questi elementi, sommati, impongono sequenze operative più caute e verifiche aggiuntive, a tutela della solidità dell’opera e della compatibilità con i servizi esistenti.
Quali garanzie ci sono sulla qualità finale dell’infrastruttura? Il cronoprogramma rimodulato privilegia standard esecutivi e controlli puntuali: prove di collaudo sui manufatti, impermeabilizzazioni delle solette e completamento degli impianti per lo smaltimento delle acque meteoriche sono passaggi chiave. La filosofia è quella di consegnare un’infrastruttura capace di durare nel tempo, integrata in modo coerente con il territorio, minimizzando le manutenzioni straordinarie e rendendo più prevedibile la circolazione quotidiana.
Durante i lavori come vengono gestite le chiusure e gli accessi? Le ordinanze comunali regolano interdizioni, sensi di marcia e percorsi alternativi, con deroghe mirate per residenti e attività essenziali. Nel tempo, alcune chiusure sono state prorogate per garantire la sicurezza delle lavorazioni più delicate sulle rampe e in adiacenza alla ferrovia. Le amministrazioni aggiornano periodicamente i cittadini, in coordinamento con FERROVIENORD, per ridurre disagi e mantenere chiara la segnaletica di cantiere.
Uno sguardo lungo la linea: responsabilità e pazienza operosa
In questo cantiere c’è molto più di un nuovo nastro d’asfalto: c’è l’idea di una città che si muove meglio, con più ordine e meno rischi. Ogni avanzamento racconta la fatica e la precisione di chi lavora sottoterra per restituire tempo e sicurezza in superficie. La nostra lettura resta la stessa: pretendere trasparenza, tempi chiari e lavori ben fatti. È l’unico modo per trasformare un’opera necessaria in un investimento che migliori davvero la vita di tutti, ogni giorno.
