Parma si prepara a tre giornate che mettono in dialogo scienza, etica e società: dal 24 al 26 ottobre debutta FuturoPresente, il primo festival universitario italiano pensato per aprire al pubblico i nodi più urgenti dell’innovazione e del vivere comune. Un invito a capire, discutere, scegliere insieme, a ingresso libero.
Un appuntamento che parla alla città
L’idea nasce nel cuore dell’Università di Parma, dove il Centro Universitario di Bioetica (UCB) ha immaginato un evento che esce dalle aule e si diffonde nei luoghi del centro storico, trasformandoli in spazi di confronto accessibili e vivi. Non una conferenza per addetti ai lavori, ma una piazza di voci e pensieri, costruita per incontrare studenti, famiglie, professionisti e curiosi. Nelle parole dell’ateneo, saranno oltre 50 appuntamenti in tre giorni, con più di 100 relatrici e relatori italiani e internazionali, distribuiti tra lectures, tavole rotonde, dialoghi e presentazioni, tutti gratuiti. L’annuncio ufficiale è arrivato con la presentazione del 10 ottobre al ParmaUniverCity Info Point.
La scelta di un format inclusivo non è casuale. FuturoPresente punta a mettere in relazione saperi scientifici e interrogativi civili, in un momento in cui le trasformazioni tecnologiche cambiano ritmi, linguaggi e responsabilità di ciascuno. Da qui l’impostazione dichiarata: divulgare senza semplificare, ascoltare prima di rispondere, costruire una consapevolezza condivisa su temi che toccano la vita quotidiana di tutti. L’ateneo sottolinea la natura diffusa del programma e la partecipazione libera, per favorire un dialogo diretto tra ricerca e società civile.
Un laboratorio europeo di dialogo tra saperi
La città emiliana, Capitale Italiana della Cultura 2020 e designata Capitale Europea dei Giovani 2027, si presenta come una piattaforma naturale per sperimentare nuove forme di partecipazione. L’amministrazione cittadina ha costruito in questi anni un percorso che valorizza il protagonismo delle nuove generazioni e la collaborazione tra istituzioni e territorio, culminato nel riconoscimento europeo annunciato a novembre 2024 e rilanciato con incontri pubblici nel 2025. Questo retroterra rende Parma un contesto credibile per un festival che chiede al pubblico di prendersi la scena e il discorso.
Nel solco di questa vocazione, l’università spiega che FuturoPresente nasce per rendere trasparente il rapporto tra scienza e società, con particolare attenzione ai risvolti etici, giuridici e sociali dei nuovi saperi. L’obiettivo è chiaro: creare un ambiente in cui competenze diverse si confrontino senza alzare muri, dando cittadinanza a dubbi, paure e speranze. È una chiamata alla responsabilità collettiva, costruita con il rigore della ricerca e la concretezza della vita quotidiana.
I temi e i volti in primo piano
Il programma abbraccia questioni che toccano il presente e spingono lo sguardo in avanti: intelligenza artificiale e diritti, neuroscienze ed educazione, sostenibilità nelle sue molte declinazioni, giustizia climatica e tutela delle generazioni future, scelte di fine vita, tecnologie riproduttive e modelli di famiglia, etica dei viaggi spaziali, identità di genere, malattie rare, genetica e applicazioni cliniche, etica animale. È una mappa densa, che attraversa discipline e sensibilità, chiedendo a ciascuno di misurarsi con ciò che l’innovazione rende possibile e con ciò che riteniamo giusto.
Tra gli appuntamenti di maggiore richiamo, spiccano il confronto su come “governare” l’intelligenza artificiale in Europa, tra tutela dei diritti e innovazione, con Brando Benifei, Giulio Centemero e Ginevra Cerrina Feroni; il viaggio di Guido Barbujani tra scienza e luoghi comuni delle “razze umane”; la riflessione di Anna Meldolesi su opportunità e rischi dell’era CRISPR; l’intervento di Vittorio Gallese su digitale, neuroscienze ed educazione; la lezione di Maurizio Ferraris su cosa significhi pensare nell’epoca dell’IA; la prospettiva ambientale di Dale Jamieson. Il cartellone include anche un focus sui limiti e le potenzialità dell’intelligenza generativa con Amedeo Santosuosso, il dibattito sul nucleare nell’energia di transizione guidato da Stefano Besseghini e l’escursione oltre l’atmosfera con Tommaso Ghidini dell’ESA.
Sostegni, alleanze e responsabilità pubblica
L’iniziativa è promossa dal Centro Universitario di Bioetica dell’Università di Parma, realtà interdipartimentale nata nel 2016 e divenuta riferimento nazionale per la riflessione sui progressi della medicina, della ricerca scientifica e delle politiche ambientali. Il festival è realizzato con l’Università e il Comune di Parma, con il patrocinio della Regione Emilia-Romagna e del Ministero dell’Università e della Ricerca. La presentazione ufficiale si è svolta il 10 ottobre, alla presenza del rettore Paolo Martelli, del direttore Antonio D’Aloia e dell’assessore Francesco De Vanna.
Accanto alle istituzioni, un partenariato ampio sostiene la prima edizione: Fondazione Monteparma, Fondazione CRT, Barilla, Synergetic, Crédit Agricole, Opem, Rodolfi, Rotary Club Parma, Fondazione Teatro Regio, oltre a Food for Future (progetto del Dipartimento di Eccellenza 2023-2027 del Dipartimento di Giurisprudenza, Studi Politici e Internazionali). La realizzazione è stata possibile anche grazie ai fondi del progetto FAPE dell’Università e alla collaborazione di [humans/AI] Advisory Lab. È un mosaico di realtà che testimonia un’alleanza concreta tra pubblico, privato e terzo settore.
Parma e l’orizzonte 2027: perché qui, perché ora
Guardare al 2025 da Parma significa leggere un territorio che ha investito con continuità su cultura, formazione e partecipazione. Il percorso verso European Youth Capital 2027 ha coinvolto comunità, scuole, associazioni, università, costruendo un lessico comune fatto di proposte, ascolto e responsabilità generazionale. Presentazioni pubbliche, call for ideas e momenti di co-progettazione hanno alimentato un ecosistema pronto a mettere i giovani al centro. In questo contesto, FuturoPresente è più di un cartellone: è un esercizio civico.
Lo scenario regionale rafforza questa traiettoria: la rete di atenei e centri di ricerca dell’Emilia-Romagna, sostenuta negli ultimi anni da programmi nazionali e iniziative condivise, ha consolidato un terreno fertile per attraversare la transizione tecnologica senza perdere di vista coesione sociale, lavoro e tutela dell’ambiente. In questa geografia, Parma sceglie di rispondere con un festival che interroga il presente e mette in comune competenze e scelte, nella consapevolezza che l’innovazione può essere una risorsa se accompagnata da responsabilità e diritti.
Domande in tasca
Gli eventi sono a pagamento? No, l’accesso è gratuito per tutti gli appuntamenti, per favorire una partecipazione ampia e consapevole.
Dove si svolgono gli incontri? In diversi spazi del centro di Parma, con un’impostazione diffusa pensata per incontrare la città e le sue comunità.
Quali sono le date esatte? Venerdì 24, sabato 25 e domenica 26 ottobre 2025.
Chi organizza e chi patrocina? Promuove il Centro Universitario di Bioetica dell’Università di Parma, con Ateneo e Comune; patrocinano Regione Emilia-Romagna e Ministero dell’Università e della Ricerca.
Una conclusione che guarda la comunità
In fondo, FuturoPresente chiede una cosa semplice e impegnativa: prendersi il tempo di capire il mondo che cambia e di parlarne insieme, senza scorciatoie. È nelle domande condivise che una città riconosce se stessa, e Parma, con la sua storia e il suo sguardo sul 2027, sceglie di farlo mettendo al centro persone, diritti e conoscenza. Non un festival per pochi, ma un gesto civico, corale, necessario.
