Nell’alveo di Expo 2025 Osaka, il dibattito sull’idrogeno entra nel vivo: l’esperienza industriale italiana incontra la competenza accademica e tecnologica giapponese per ridurre le emissioni nella mobilità collettiva. Un confronto concreto, fatto di progetti, tappe e obiettivi misurabili, che porta al centro del Padiglione Italia il percorso di decarbonizzazione promosso dal Gruppo FNM e da Regione Lombardia.
Un tavolo operativo nel cuore del Padiglione Italia
Nella sala vip del Padiglione Italia prende forma un confronto ad alta intensità sul ruolo dell’idrogeno come vettore energetico per i trasporti pubblici. L’iniziativa, organizzata da FNM insieme a Regione Lombardia, nasce con un intento pragmatico: partire da soluzioni già in fase di realizzazione in Italia per aprire un dialogo più ampio su mercato, filiere e ostacoli da superare. La cornice giapponese amplifica la portata dello scambio: tecnologie, metodi e modelli industriali vengono messi a confronto senza retorica, guardando all’implementazione reale.
Il panel riunisce voci chiave del sistema: l’assessore lombardo alle Infrastrutture e Opere pubbliche Claudia Maria Terzi con un messaggio di indirizzo; il presidente di FNM Andrea Gibelli; il presidente di Ferrovienord Pier Antonio Rossetti; il presidente di Milano Serravalle – Milano Tangenziali Elio Catania; il direttore Strategia e Sviluppo di FNM Stefano Erba; il direttore della Direzione Tecnica di Milano Serravalle–Milano Tangenziali Alessandro Torrini; il direttore Commerciale e Business Development di Alstom Marco Biffoni; il direttore Idrogeno di Edison Next Gabriele Lucchesi; il chief operating officer di SEA Aeroporti di Milano Alessandro Fidato. Dalla politica industriale alla governance delle infrastrutture, fino alla manifattura e ai servizi, ogni tassello della transizione è rappresentato.
H2iseO, la rotta lombarda: treni, impianti e una filiera che prende corpo
L’associazione tra visione e cantiere è il tratto distintivo di H2iseO, progetto che sostituisce i convogli diesel sulla Brescia–Iseo–Edolo con 14 treni a idrogeno sviluppati da Alstom, affiancati da impianti di produzione e rifornimento dedicati. Il primo convoglio è arrivato a Rovato a inizio 2025 per i test, e l’avvio del servizio commerciale è programmato nella prima metà del 2026. L’investimento complessivo ammonta a 367 milioni di euro tra materiale rotabile e infrastrutture, sostenuto anche da risorse PNRR e dalla Regione. Lo hanno ricordato, in tappe diverse, i canali ufficiali di FNM, la stampa specializzata e le analisi internazionali diffuse da Reuters.
Sul piano infrastrutturale, Ferrovienord guida la realizzazione del nuovo deposito e del primo impianto italiano per il rifornimento dei treni a idrogeno, oltre agli adeguamenti di stazioni e linea. È un passaggio tecnicamente complesso ma determinante per sicurezza ed efficienza. Le valutazioni rese pubbliche a livello internazionale sottolineano come, su un tracciato montano non elettrificato, l’opzione idrogeno riduca tempi e costi sociali rispetto a un’elettrificazione completa. In questo solco si inserisce la governance aggiornata di Ferrovienord, con Pier Antonio Rossetti alla presidenza, a supporto della trasformazione operativa.
La rete stradale a idrogeno che serve il Nord: serraH2valle
La decarbonizzazione non si ferma ai binari. Con serraH2valle, Milano Serravalle – Milano Tangenziali progetta la prima rete italiana di Hydrogen Refueling Stations per traffico leggero e pesante: cinque stazioni collocate in punti strategici lungo l’asse A7 Milano–Genova (a Tortona, una per direzione), in Tangenziale Est a Carugate (una per direzione) e in Tangenziale Ovest a Rho. Il modello prevede erogazione a 700 bar per le vetture e a 350 bar (anche ad alto flusso) per mezzi pesanti, con capacità modulare almeno pari a una tonnellata al giorno per impianto, espandibile.
L’infrastruttura nasce riqualificando aree autostradali dismesse, senza consumo di nuovo suolo, e si integra con gli obiettivi europei di mobilità alternativa sui corridoi TEN‑T. Il progetto, avviato negli studi nel 2021 e in costruzione dal 2024, prevede il completamento dei lavori nella seconda metà del 2025 e beneficia di cofinanziamenti europei CEF – AFIF e nazionali PNRR. Nella visione del Gruppo FNM, serraH2valle dialoga con H2iseO per costruire un ecosistema coerente tra ferro e gomma, con un investimento complessivo reso noto pubblicamente pari a 55,4 milioni di euro per la rete stradale.
Dalla pista alle piste: l’idrogeno operativo in aeroporto e lo sguardo a Milano‑Cortina 2026
La transizione coinvolge anche gli scali: SEA ed Edison Next stanno realizzando a Milano Malpensa una stazione per idrogeno verde nell’area cargo, con erogazione a 350 e 700 bar per l’intera flotta di veicoli di piazzale. L’entrata in servizio è pianificata tra dicembre 2025 e febbraio 2026, in tempo per sostenere i flussi legati alle Olimpiadi Invernali. L’azienda di gestione aeroportuale ha ribadito l’impegno a zero emissioni nette entro il 2030, affiancando ai SAF anche l’idrogeno per la mobilità di terra.
Accanto al progetto di Malpensa, Edison Next ha comunicato lo sviluppo di ulteriori stazioni lungo corridoi strategici, con prime attivazioni nel 2025 e completamenti nel primo semestre 2026. È un mosaico che, tassello dopo tassello, connette logistica, trasporto pubblico e merci, creando massa critica per l’utilizzo dell’idrogeno in contesti ad alta intensità di traffico. Le tappe e le caratteristiche impiantistiche, rese pubbliche su canali di settore, delineano una roadmap coerente con gli obiettivi di decarbonizzazione del trasporto su gomma.
Italia e Giappone, alleati sul futuro: il quadro di Expo e le sinergie sull’energia
L’Esposizione Universale di Osaka si svolge dal 13 aprile al 13 ottobre 2025 con il tema “Designing Future Society for Our Lives – Progettare la società futura per le nostre vite”. Il Padiglione Italia, progettato da Mario Cucinella, ospita un racconto che unisce infrastrutture, ricerca e creatività. Ministeri e istituzioni hanno costruito percorsi immersivi per valorizzare i progetti nazionali, dai cantieri alle reti energetiche, con l’obiettivo di favorire partnership e trasferimento tecnologico verso l’area Asia‑Pacifico.
Nella settimana dedicata alla Lombardia, inaugurata il 5 ottobre 2025, il Padiglione Italia ha messo in luce innovazione e territori, mentre nel calendario energia sono stati firmati accordi strategici sull’idrogeno tra associazioni italiana e giapponese e approfonditi i fronti nucleare, H₂ e digitalizzazione. È il segno di un dialogo che, da Expo, si traduce in cantieri e impianti. Le cronache di agenzia hanno documentato sia la Lombardy Week sia gli eventi tecnico‑scientifici che hanno fatto da cerniera tra i due Paesi.
Domande a risposta rapida: ciò che serve sapere, adesso
Quando vedremo circolare i treni a idrogeno sulla Brescia–Iseo–Edolo? La programmazione ufficiale indica l’avvio del servizio nella prima metà del 2026, dopo i collaudi del materiale rotabile e degli impianti dedicati realizzati a Rovato. Il percorso è stato scandito da presentazioni pubbliche e test avviati a inizio 2025.
Perché puntare sull’idrogeno e non sull’elettrificazione della linea? Su un tracciato montano non elettrificato, l’idrogeno consente tempi più rapidi e minori impatti rispetto alla posa dell’infrastruttura elettrica, secondo analisi rese pubbliche. La soluzione con celle a combustibile sostituisce i diesel senza aumentare le tariffe, grazie a una combinazione di risorse regionali e PNRR.
Quante e dove saranno le stazioni stradali di serraH2valle? Cinque in punti nevralgici: due a Tortona lungo l’A7, due a Carugate in Tangenziale Est e una a Rho sulla Tangenziale Ovest. Il progetto prevede erogazione a 700 bar per vetture e 350 bar (anche ad alto flusso) per mezzi pesanti, con capacità modulare e prospettiva di raddoppio.
Che ruolo ha Alstom nel progetto ferroviario? È il costruttore dei 14 convogli Coradia Stream H destinati alla sostituzione dei diesel, con autonomia superiore a 600 km e allestimenti sviluppati nei siti italiani. L’arrivo del primo treno in Lombardia ha inaugurato la fase di test e messa a punto degli impianti di rifornimento.
Quando sarà operativa la stazione H₂ di Malpensa? La messa in esercizio è attesa tra dicembre 2025 e febbraio 2026. L’impianto, frutto della collaborazione tra SEA ed Edison Next, servirà la logistica di terra con pressioni a 350 e 700 bar, in coerenza con l’obiettivo di azzerare le emissioni dirette degli scali entro il 2030.
Uno slancio che unisce cantieri e comunità
La trasformazione energetica non è un esercizio astratto: tocca le vite quotidiane, i tempi del pendolarismo, l’aria che respiriamo, la qualità dei servizi. In questo, la direzione tracciata da FNM e dalla Regione Lombardia – dai treni a idrogeno alla rete stradale, fino alle soluzioni aeroportuali – indica una responsabilità condivisa tra istituzioni, imprese e ricerca. Il dialogo con il Giappone, ospitato da Expo, restituisce un metodo: confronto aperto, obiettivi chiari, tappe pubbliche e verificabili, perché la transizione sia misurabile e giusta.
La nostra lettura giornalistica mette al centro i fatti: impianti che nascono, stazioni che si riqualificano, convogli che entrano in deposito per i test, accordi che legano filiere e saperi. Non basta annunciare, serve mantenere la rotta e correggerla quando necessario. Se la mobilità sostenibile vuole diventare patrimonio comune, deve parlare la lingua dell’efficienza e del servizio. È da qui – dai risultati concreti – che passa la credibilità di un Paese che investe, innova e condivide ciò che funziona.
