Dal TTG Travel Experience 2025 di Rimini arriva un segnale controcorrente: la domanda verso le città italiane, compresa Napoli, mostra un raffreddamento. Lo registrano grandi OTA e agenzie di viaggio. In Campania, però, prende forma un riposizionamento fondato su qualità diffusa, reti e pianificazione, per trasformare un rallentamento in un’opportunità di crescita.
Un quadro in mutamento
Alla fiera riminese, i principali operatori del turismo hanno delineato un contesto in cambiamento: la domanda verso le mete urbane si sta raffreddando e Napoli ne risente con una lieve flessione. Non si tratta di un caso isolato, ma di un andamento che riguarda diverse città d’arte italiane, come emerge dalle conversazioni negli stand e nei corridoi tra grandi OTA e agenzie. L’impressione condivisa è che il mix di costi in aumento e fasce d’offerta ormai sature stia ridefinendo le scelte dei viaggiatori. Ciò che fino a ieri appariva come un circuito collaudato, oggi pretende correzioni di rotta e maggiore selettività nel valore proposto.
Tra i fattori individuati spiccano l’aumento dei prezzi dei voli, in particolare sulle tratte nazionali e sulle rotte europee di medio raggio, e la crescente parità di tariffa tra bed & breakfast e strutture alberghiere. Questa convergenza riduce l’attrattiva della formula del breve soggiorno tipica del turismo urbano. A complicare lo scenario, alcuni professionisti segnalano che la percezione di fenomeni di abusivismo nell’extra-alberghiero, spesso alimentata da generalizzazioni o messaggi poco chiari, genera incertezza e diffidenza, soprattutto nella clientela internazionale. Quando l’affidabilità vacilla, anche il desiderio di partire rallenta.
Perché le città rallentano
Secondo Roberta Conte, alla guida di WorldTours, non c’è una sola causa a determinare la contrazione, ma la somma di variabili che incidono sulla competitività. L’aumento strutturale dei costi di viaggio, unito a un’offerta urbana divenuta meno differenziata sul piano dei prezzi, spinge una parte dei viaggiatori a riconsiderare tempi e modalità delle vacanze. Quando l’equilibrio tra costo e valore percepito si assottiglia, le scelte slittano verso alternative più gratificanti. Il risultato è un raffreddamento dei flussi brevi, proprio quel segmento che aveva sostenuto le città negli ultimi anni.
Nel caso di Napoli, i segnali di lieve calo citati dagli operatori presenti a Rimini vanno letti dentro questo quadro nazionale più ampio. Conta anche la narrazione sull’extra-alberghiero: la sola percezione di irregolarità, quando non governata da comunicazioni chiare, può disorientare parte della domanda estera e ridurre la propensione alla prenotazione. Le percezioni pesano quasi quanto i fatti, soprattutto quando il viaggio dura pochi giorni e tutto si decide in pochi clic. È un campanello d’allarme, non una condanna.
La risposta della Campania
In questo contesto, la Campania appare più reattiva di altri territori. Conte evidenzia come il patrimonio diffuso e un tessuto imprenditoriale vitale consentano di adattarsi velocemente e invertire la tendenza. La crescita delle aree interne e l’evoluzione dell’offerta esperienziale contribuiscono a compensare le flessioni dei grandi centri. Negli ultimi anni si è costruito un sistema più articolato, capace di attrarre viaggiatori interessati a esperienze autentiche, itinerari culturali e naturalistici, ospitalità di qualità distribuita. L’ampiezza della proposta diventa un alleato prezioso quando un segmento rallenta.
Grazie a questo modello, la regione mantiene una traiettoria di crescita complessiva, pur in presenza di segnali temporanei di rallentamento. Gli operatori riuniti a TTG Travel Experience 2025 ribadiscono la solidità di un ecosistema che ha superato la fase della promozione frammentata puntando su pianificazione, professionalità e valorizzazione coordinata del territorio. Dalla partecipazione della Regione Campania emerge una strategia che, fino a poco tempo fa, era visione di pochi: potenziare l’offerta esperienziale, mettere in luce le destinazioni interne e costruire reti tra pubblico e privato, oggi riconosciute come riferimento nel panorama nazionale.
WorldTours e l’approccio integrato
La presenza di WorldTours a Rimini si inserisce in questa traiettoria. È la testimonianza di un lavoro pluriennale orientato a una filiera coesa, sostenibile e attrattiva: promozione integrata dei territori, dialogo continuo con i mercati internazionali, sinergie tra operatori. Secondo Conte, proprio alcuni privati hanno contribuito a definire quell’approccio strategico che oggi la Regione Campania presenta come modello di sviluppo. Quando visioni pionieristiche diventano patrimonio comune, il sistema compie un salto di qualità.
Tra gli annunci più apprezzati in fiera figura la volontà del governo regionale di spingere su un turismo di alto livello, con progetti come Praesentia. Conte insiste sulla necessità di un posizionamento luxury concreto, capace di aggiungere valore alla proposta esterna senza affidarsi a proclami effimeri né a contrapposizioni con il cosiddetto ‘mordi-e-fuggi’ partenopeo. Per l’operatrice, la rassegna conferma la maturità di un sistema passato dalla promozione all’identità, dal marketing alla pianificazione, coinvolgendo anche i privati che rappresentano il comparto turistico campano.
Uno sguardo oltre l’emergenza
La Campania vanta un potenziale immenso, ma per troppo tempo è stata raccontata in modo frammentario. Oggi la Regione indica una rotta strategica chiara; resta però decisivo ciò che accade sul campo, dove si misurano risultati e continuità. Le strategie valgono quando diventano prassi, giorno dopo giorno. Il messaggio che arriva dal TTG 2025 è duplice: le criticità sono reali, ma la capacità di adattamento e di risposta del tessuto locale appare all’altezza della sfida.
Così, mentre emergono segnali di contrazione per il turismo urbano, Napoli e la Campania fanno leva su una visione più ampia e su un ecosistema ormai strutturato. Gli operatori presenti a Rimini leggono il rallentamento come parte di un riequilibrio e non come un passo indietro definitivo. Con azioni coordinate tra pubblico e privato e con un’offerta varia e qualificata, l’obiettivo è salvaguardare la crescita e rinforzare l’attrattività verso i mercati nazionali e internazionali.
