Fuori oggi “Cercherò”, il nuovo singolo dei Gringo Goes To Hollywood per Pioggia Rossa Dischi, anticipazione del prossimo progetto del duo ligure. Un brano nato di getto, profondo e stratificato, in cui ombre e aperture melodiche si rincorrono fino a un epilogo visionario. Una traccia che racconta una risalita emotiva con passo misurato, tra inquietudini, bagliori e una spinta liberatoria.
L’uscita e l’intenzione del brano
Esce oggi, venerdì 10 ottobre, “Cercherò”, nuovo tassello del percorso dei Gringo Goes To Hollywood, pubblicato da Pioggia Rossa Dischi e pensato come anteprima del progetto discografico in arrivo. È un singolo cresciuto con naturalezza, in cui il lavoro sulla forma non smorza l’immediatezza dell’idea originaria. La band mette a fuoco un racconto dall’andamento sospeso e dalla sensibilità cinematica, capace di attraversare zone d’ombra per poi aprirsi, passo dopo passo, verso un orizzonte più ampio, senza perdere l’intimità che ne costituisce l’anima.
Al centro vibra la fatica di un’anima che cerca luce dentro il buio, ma non rinuncia al desiderio di trovare uno spazio in cui brillare. La canzone diventa così un itinerario interiore: scende negli abissi, poi riemerge grazie alla presenza degli altri, a quelle persone significative che rendono possibile una ripartenza. Gringo Goes To Hollywood raccontano una risalita che non cancella le ferite, ma le accoglie e le trasforma in respiro nuovo, in un equilibrio fragile e potente insieme, in cui la vulnerabilità diventa forza condivisa.
Architettura sonora e sviluppo della traccia
“Cercherò” cammina su un 6/8 lento, quasi da colonna sonora, che imprime un moto costante e ipnotico. L’inizio è essenziale e concentrato, un territorio sonoro più scuro in cui la ritmica segue il passo pesante delle parole, assecondandone il peso specifico. A poco a poco, il brano si dischiude: i ritornelli innestano un intreccio di arpeggiatori e batteria che addensano il tessuto della canzone, conferendole tensione e ampiezza. È un crescendo misurato, mai ridondante, che porta l’ascoltatore oltre la soglia del primo strato emotivo, verso una spazialità più luminosa.
Nel finale arriva la rottura degli schemi: il cambio di metro apre una coda strumentale insieme ipnotica e liberatoria, una fuga controllata che distende e scioglie. Decisivo il contributo di Olmo Martellacci (Ex Otago), che si è occupato delle tastiere e ha posto le fondamenta per lo sviluppo della variazione conclusiva. La sua trama timbrica diventa la leva che imprime la svolta, dando respiro a un epilogo che non rincorre l’effetto, ma lo costruisce con cura, con una tensione che si risolve in pura apertura.
Origini del progetto e prime tappe
Gringo Goes To Hollywood è il progetto di Andrea Guidobono e Davide Chioggia, duo ligure attivo dal 2017. Dopo anni di esperienze in contesti differenti, i due decidono di convogliare energie e visioni in un’unica direzione, folgorati dall’impatto di un concerto dei Bud Spencer Blues Explosion. Nasce così un percorso condiviso, costruito passo dopo passo, con l’idea di far convivere urgenza espressiva e cura del dettaglio, mantenendo sempre al centro il racconto emotivo.
Un primo EP autoprodotto attira l’attenzione di alcuni addetti ai lavori e nel 2018 apre alla collaborazione con l’etichetta Orange Home Records. Arrivano quindi il singolo “Negli Occhi degli Altri” e l’EP live Settembre (2019), tappe che consolidano una scrittura capace di unire immediatezza e profondità. Ogni uscita diventa un tassello che chiarisce identità e intenzioni, rafforzando la coerenza del progetto senza rinunciare a esplorazioni sonore e a nuove prospettive.
Palchi condivisi, festival e identità
Nel frattempo, la dimensione dal vivo si fa centrale: i Gringo Goes To Hollywood calcano il palco accanto ad artisti come Appino, Giorgio Canali ed Edda, esperienze che entrano nel loro bagaglio con naturalezza. Nel 2019 partecipano al Balena Festival di Genova, condividendo la scena con nomi di rilievo della corrente indipendente. Questi passaggi segnano una continuità di percorso, tra scambi, ascolti e incontri, delineando un tragitto che tiene insieme consapevolezza e curiosità, radici e movimento, senza dispersioni.
Il loro suono intreccia riferimenti anglosassoni come The Smile ed Eels a suggestioni italiane come Giorgio Poi e Post Nebbia. I testi, intanto, evocano stati d’animo, storie e frammenti di vita, con un taglio narrativo che privilegia immagini e sensazioni. Ora il duo si prepara a pubblicare il primo album ufficiale, con una formazione allargata e ospiti di rilievo: un passaggio naturale, atteso, che promette di ampliare lo spettro sonoro senza tradire l’essenza. “Cercherò” è il loro passo avanti più sincero.
