Il cortometraggio La leggenda di Kaira di Emanuela Del Zompo sarà presentato il 15 ottobre alle 16.30 alla Festa del Cinema di Roma, nello spazio della Fondazione Roma Lazio Film Commission presso l’Auditorium Parco della Musica, a Roma. Un appuntamento che intreccia cinema, cultura e impegno civile.
L’evento
Grazie al sostegno della Fondazione Roma Lazio Film Commission, l’opera approda nello spazio dedicato all’Auditorium Parco della Musica con una presentazione che affianca la proiezione a un momento di approfondimento. L’incontro ruota attorno a una mostra-dibattito sul tema della violenza contro le donne e sul ruolo della cultura nella formazione delle nuove generazioni. Il cinema diventa strumento per leggere il presente e interrogare la memoria collettiva, offrendo un percorso che invita a comprendere come le immagini possano incidere sulla coscienza sociale.
La proiezione di La leggenda di Kaira rappresenta un vero viaggio dentro la società, tra identità e territori, con l’obiettivo di dare voce a storie che aiutino a riconoscere e contrastare la violenza di genere. Il programma, pensato per un pubblico ampio e intergenerazionale, mette in luce come linguaggio cinematografico e riflessione culturale possano congiungersi per generare consapevolezza. L’intento è chiaro: offrire strumenti concreti di lettura del reale e favorire un dialogo capace di parlare ai giovani con un messaggio diretto e responsabile.
Un racconto che unisce linguaggi e territori per parlare di diritti e memoria
L’iniziativa ideata da Emanuela Del Zompo porta sullo schermo il cortometraggio tratto dal fumetto The Legend of Kaira, trasformando un immaginario fantasy in un itinerario culturale che attraversa luoghi e tradizioni. Al centro c’è la condizione femminile lungo la storia, messa in rilievo per ribadire un messaggio netto contro la violenza di genere e a favore dei diritti delle donne e delle persone con disabilità. La narrazione sceglie la potenza del simbolo per far emergere responsabilità, dignità e rispetto, senza mai perdere di vista la concretezza del presente.
Il progetto fonde il linguaggio cinematografico con quello fotografico e del fumetto, costruendo un’esperienza coerente e immersiva che mira a raccontare la cultura a 360 gradi. Questa integrazione di forme espressive consente di ampliare lo sguardo e di far risuonare, in modo complementare, estetica e contenuto. Quando visioni diverse si incontrano, il messaggio sociale acquista densità e resta impresso: è in questo incrocio che il racconto prende forza, mostra i luoghi, ne restituisce il senso e li collega a una memoria che chiede ascolto.
Gli ospiti
Dopo la proiezione, l’autrice e regista Emanuela Del Zompo dialogherà con il critico cinematografico Armando Lostaglio, con l’attrice Roberta Garzia e con Franco Mariotti (cinecittà holding). Il confronto nasce per mettere in relazione poetica e sguardo critico, pratica artistica e lettura sociale, con l’obiettivo di restituire alle immagini la capacità di generare riflessioni condivise. Ogni domanda, ogni risposta, diventa parte di un percorso collettivo in cui il pubblico è chiamato a partecipare attivamente.
Alla presentazione sarà presente il cast artistico: Adriana Russo, Laura Sorel, Daniela Fazzolari, Rinaldo Talamonti, Stefania Visconti, Barbara De Nuntis, il Gruppo Storico Romano e Silvia Napoletano. La loro partecipazione sottolinea la coralità del progetto e la sua natura inclusiva. Ritrovarli insieme, attorno allo stesso schermo, significa riconoscere il valore di un lavoro di squadra che ha scelto di usare l’arte come ponte tra sensibilità, generazioni e comunità.
Dopo la proiezione, un dialogo aperto tra cinema, cultura e società
La serata si configura come mostra-dibattito dedicata al tema della violenza contro le donne e al ruolo della cultura nel contrasto a stereotipi e discriminazioni. L’obiettivo è misurarsi con le domande che riguardano tutti, a partire dall’impatto che le storie possono avere sulla vita quotidiana. La sala diventa spazio di ascolto, un luogo dove il racconto non si esaurisce nei titoli di coda ma continua nel confronto, nella condivisione di esperienze e nella costruzione di un orizzonte comune.
Al centro, l’idea che il cinema possa confrontarsi con altre realtà per promuovere crescita culturale e coesione sociale. È una chiamata all’azione rivolta soprattutto ai giovani, affinché riconoscano nell’arte uno strumento vivo, capace di incidere e trasformare. La discussione, alimentata dagli interventi degli ospiti e dal dialogo con il pubblico, cercherà di mettere a fuoco metodi, percorsi e responsabilità, offrendo spunti concreti per portare il messaggio oltre lo schermo e dentro la comunità.
Un percorso internazionale tra festival americani e pubblico in sala
Il progetto ha recentemente raggiunto le sale statunitensi di Las Vegas, Los Angeles e della Florida, all’interno di diversi festival internazionali americani, tra cui il Wide Musif film festival, l’Angelica Festival, il Fear Faire film festival e il Fantasy sci short film festival. Questa esperienza ha portato la storia di Kaira oltre i confini nazionali, mettendola in dialogo con pubblici differenti e contesti culturali eterogenei. Ogni tappa ha aggiunto uno sguardo, un ascolto, un’interpretazione.
La dimensione internazionale non è un traguardo formale, ma il proseguimento naturale di un cammino che punta a far circolare un messaggio chiaro: dare dignità alle storie, sostenere i diritti, riconoscere la forza dell’immaginazione quando incontra la realtà. Portare il film in luoghi diversi significa affidargli nuove voci, affinché la riflessione continui e il pubblico, dovunque si trovi, possa riconoscersi in un racconto che parla di rispetto, responsabilità e memoria condivisa.
