Dal 10 al 12 ottobre i cavalli tornano a vibrare sulla sabbia del Circo Massimo: tre giorni di salto ostacoli a ingresso gratuito, con l’unica tappa italiana del Longines Global Champions Tour. La grande arena dell’antica Roma si prepara a un’edizione autunnale capace di unire emozione, storia e spettacolo ai massimi livelli sportivi.
Un ritorno che unisce mito e adrenalina
Il circuito planetario del salto ostacoli porta di nuovo a Roma il suo spettacolo più atteso. L’appuntamento è fissato da venerdì 10 a domenica 12 ottobre 2025 nella cornice del Circo Massimo, dove l’ingresso resta libero fino a esaurimento posti, come ribadito dall’organizzazione internazionale del Tour. La programmazione sportiva è di quelle che lasciano il segno: il venerdì ospita la doppia sfida della Global Champions League, il sabato propone le prove CSI2 e CSI5, mentre la domenica entra in scena il Longines Global Champions Tour Grand Prix di Roma, culmine tecnico ed emotivo del weekend.
L’agenda è scolpita con precisione. Secondo il calendario approvato dalla Federazione Equestre Internazionale, il 10 ottobre la gara a squadre si disputerà in due round, con partenze alle 12:15 e 15:35. L’11 ottobre spazio alle categorie di contorno che preparano il terreno alla resa dei conti, finché domenica 12 ottobre alle 13:40 il Grand Prix accenderà l’attesa del pubblico romano. Il Tour, come comunicato dagli organizzatori, proseguirà poi verso Rabat (dal 17 al 19 ottobre) e Riyadh (30 ottobre-1° novembre), prima dei GC Playoffs di Praga (20-23 novembre), quando l’anno agonistico si chiuderà tra brividi e consacrazioni.
Il peso della classifica e il respiro della sfida
La tappa capitolina arriva in un momento incandescente per la corsa al titolo. Dalle comunicazioni ufficiali di Global Champions emerge che, a tre appuntamenti dalla fine della stagione regolare, il leader Gilles Thomas guida l’individuale con 261 punti, tallonato dal campione olimpico Christian Kukuk a 206 e dal danese Andreas Schou a 182. Le speranze aritmetiche tengono in gioco anche big come Harrie Smolders, Maikel van der Vleuten e Simon Delestre, mentre il primo italiano in classifica è Emanuele Camilli, lì a dimostrare la continuità del movimento azzurro. Sarà Roma a spostare gli equilibri, con una domenica che vale doppio.
Se la partita individuale promette scintille, quella a squadre non è da meno. Le note stampa del circuito certificano una graduatoria compressa: i Valkenswaard United restano il riferimento con 261 punti, inseguiti dalle Cannes Stars a 247 e dai Prague Lions a 230, con distacchi che possono ribaltarsi al primo errore. Il format in due round del venerdì mette sotto pressione uscita e rientro in campo, ed è lì che i dettagli — una scelta di galoppo, un tempo di riferimento, un margine sullo stacco — trasformano il tifo in un unico respiro collettivo.
Dieci anni, un legame indissolubile con la Capitale
La storia recente del Tour a Roma racconta un rapporto speciale. I primi cinque capitoli si sono svolti nello scenario iconico dello Stadio dei Marmi: qui nel 2015 vinse Rolf-Göran Bengtsson, nel 2016 toccò a Harrie Smolders, nel 2017 sorprese la giovane Evelina Tovek, mentre Ben Maher con Explosion W firmò una doppietta rimasta nella memoria nel 2018 e 2019. Un percorso che ha preparato il cambio di passo verso un palcoscenico unico al mondo.
Gli ultimi cinque capitoli si sono infatti scritti al Circo Massimo, dove la grande equitazione è tornata a correre dopo oltre due millenni. Qui hanno lasciato il segno Malin Baryard-Johnsson e Olivier Robert nel 2021, poi il 2022 consacrò Christian Kukuk, il 2023 premiò Henrik von Eckermann con King Edward e il 2024 vide l’esplosione di Victor Bettendorf in sella a Foxy de la Roque. Anni e nomi che i resoconti ufficiali di Global Champions e le cronache specializzate ricordano come pietre miliari di un decennio irripetibile.
I protagonisti attesi e l’Italia che sogna
Il livello tecnico è quello delle grandi occasioni: secondo il materiale diffuso dall’organizzazione e ripreso dalle principali testate sportive, sono annunciati in campo il campione olimpico di Parigi 2024 Christian Kukuk, il due volte iridato Henrik von Eckermann, il britannico Ben Maher (oro a Tokyo 2020), l’austriaco Max Kühner e l’attuale numero uno del ranking di tappa Gilles Thomas. L’elenco degli azzurri nel CSI5 comprende Emanuele Camilli, Giacomo Casadei, Piergiorgio Bucci, Emanuele Gaudiano, Nico Lupino, Giulia Martinengo Marquet, Riccardo Pisani, Guido Grimaldi, Clara Pezzoli e Mauro Jr. Matteucci, pronti a trasformare il tifo di casa in energia competitiva.
I numeri danno la misura dell’evento: secondo le note diffuse da ANSA e dalle testate che ne hanno rilanciato il programma, sono 110 tra cavalieri e amazzoni, oltre 200 cavalli e 35 nazioni rappresentate. La formula prevede 15 gare complessive, 6 nel CSI5 e 9 nel CSI2, con montepremi annunciato di 635.000 euro. Il dettaglio entry by class pubblicato dalla FEI indica una ripartizione che totalizza 634.600 euro: uno scarto minimo che non ne cambia la sostanza, ma conferma l’attenzione alla trasparenza sul valore economico della tappa.
Oltre le barriere: spettacoli, memoria e partecipazione
Roma non offrirà soltanto sport d’élite. Il palinsesto collaterale — illustrato nei comunicati della Capitale e nelle presentazioni stampa del Tour — abbraccia famiglie, appassionati e curiosi. In serata, venerdì 10 e sabato 11 ottobre alle 20:00, lo spettacolo sotto le stelle “Cavalli e Roma – Respect” diretto da Sabina Domanico con la regia di Umberto Scotti promette suggestioni che intrecciano arte e movimento. Tornano inoltre i caroselli del San Raffaele Viterbo, le Lance dei Lancieri di Montebello e il tradizionale Carosello dei Carabinieri, in un dialogo continuo tra tradizione e modernità.
Non mancano i progetti educativi e sociali: l’iniziativa Future Champions Powered by Whisper permetterà ai più giovani di avvicinarsi ai campioni nel dietro le quinte, mentre il Baby Horse Village offrirà il battesimo della sella e delle carrozze ai piccoli visitatori. I maxischermi dell’impianto proporranno una ricostruzione 3D del Circo Massimo, per un viaggio immersivo nell’Antica Roma. E grazie alla collaborazione con la Direzione Generale per l’Ippica del MASAF, dal 13 al 16 ottobre è previsto il Circuito Allevatoriale MASAF con le finali regionali e interregionali del Centro Italia, oltre a una tavola rotonda dedicata al rapporto tra cavallo e prevenzione della dipendenza digitale in età adolescenziale.
Dove seguirlo: copertura TV e streaming
La visione internazionale è assicurata. A aprile 2025 Warner Bros. Discovery ha annunciato il rinnovo pluriennale con Global Champions, garantendo copertura del Longines Global Champions Tour e della Global Champions League sui canali Eurosport in Europa e su TNT Sports nel Regno Unito e in Irlanda, con streaming su discovery+ e Max. In Italia, l’offerta di Eurosport è integrata anche all’interno dell’app di DAZN grazie all’accordo pluriennale comunicato in estate, unendo platee e moltiplicando l’accesso ai contenuti live e on-demand.
Chi desidera un’esperienza dedicata al salto ostacoli può affidarsi alla piattaforma proprietaria GCTV del circuito, che trasmette in diretta tutte le gare del Tour e della GCL. La combinazione fra network internazionali e canale diretto consente una copertura capillare, dai round di qualificazione ai momenti decisivi del Grand Prix, con approfondimenti, interviste e analisi tecniche che valorizzano ogni dettaglio del gesto sportivo e della relazione tra cavallo e cavaliere, cuore pulsante di questa disciplina.
Domande lampo per orientarsi
Serve un biglietto per entrare al Circo Massimo? No: l’accesso è gratuito e regolato fino a esaurimento posti, come confermato dall’organizzazione del Tour. Conviene arrivare con anticipo, perché la tribuna non ha copertura estesa e i posti migliori si occupano rapidamente. L’ingresso principale è su Viale Aventino. Per chi ha esigenze di accessibilità, l’organizzazione invita a contattare in anticipo il servizio dedicato per individuare la soluzione più adatta alle proprie necessità logistiche.
Quali sono gli orari chiave delle competizioni? La Global Champions League si disputa venerdì 10 ottobre in due round, con partenze alle 12:15 e 15:35, come da programma approvato FEI. Il Grand Prix di Roma del Longines Global Champions Tour è in agenda domenica 12 ottobre alle 13:40. Il sabato è dedicato alle prove CSI2 e CSI5 che preparano la finale, offrendo un lungo pomeriggio di sport e un quadro tecnico ricchissimo per il pubblico presente.
Chi sono i grandi favoriti e quali azzurri vedremo in campo? I riflettori sono su Gilles Thomas, leader del Tour, sul campione olimpico Christian Kukuk, su Henrik von Eckermann, Ben Maher e Max Kühner. Nel CSI5 tiferemo per Emanuele Camilli, Giacomo Casadei, Piergiorgio Bucci, Emanuele Gaudiano, Nico Lupino, Giulia Martinengo Marquet, Riccardo Pisani, Guido Grimaldi, Clara Pezzoli e Mauro Jr. Matteucci, tutti annunciati dall’organizzazione nei materiali diffusi alla stampa.
Quanto vale la tappa di Roma in termini di montepremi? La formula prevede 15 gare (sei nel CSI5 e nove nel CSI2) per un montepremi annunciato di 635.000 euro. Il dettaglio di riparto pubblicato dalla FEI totalizza 634.600 euro, un allineamento di sostanza che conferma la portata economica dell’evento e la sua centralità nel finale di stagione, quando ogni punto e ogni risultato possono spostare le classifiche individuali e a squadre.
Roma, dieci anni che insegnano a guardare lontano
Non è solo una tappa di calendario: è una storia che si rinnova e cresce. Dieci anni di Longines Global Champions Tour hanno intrecciato Roma con i vertici del salto ostacoli, riportando i cavalli nel più grande stadio dell’Urbe antica e restituendo alla città un rito contemporaneo fatto di precisione, ritmo e coraggio. La memoria dei campioni che hanno scritto pagine memorabili qui al Circo Massimo alimenta un’attesa viva, condivisa dal pubblico e dagli addetti ai lavori.
Nel nostro sguardo editoriale, questa edizione ha il valore delle occasioni che contano: abbraccia la bellezza del luogo, la qualità degli atleti, l’apertura alla città con eventi e iniziative per tutte le età. È un invito a sorprendersi davanti alla complicità tra uomo e cavallo, a riconoscere nello sport un linguaggio capace di unire generazioni e provenienze diverse. In fondo, quando l’ultimo ostacolo resta al suo posto, non è solo un risultato: è il suono di una promessa mantenuta.
