Un volto scomposto in frammenti, un titolo che promette profondità: Fedez presenta il suo primo libro per Mondadori, un viaggio che nasce sui social e affonda le radici sul palco di Sanremo, tra confessioni, cadute e ripartenze.
Un annuncio che scava sotto la superficie
L’uscita del volume, svelata con un post sui canali ufficiali dell’artista, porta un titolo che è già dichiarazione d’intenti: “L’acqua è più profonda di come sembra da sopra”. L’immagine scelta per la copertina mostra il volto dell’autore in piani scomposti, quasi a restituire l’eco di una vita attraversata da urti e ricomposizioni. Nel testo di accompagnamento, il rapper di Rozzano ha raccontato il bisogno di smettere di restare in superficie e di misurarsi con ciò che fa paura, accettando il rischio di andare a fondo pur di ritrovare fiato e direzione. L’annuncio e le parole che lo accompagnano sono stati ripresi dall’agenzia nazionale che per prima ne ha dato notizia, segnalando anche l’editore.
Il senso dell’operazione è chiaro: trasformare l’urgenza di una stagione complessa in racconto, senza schermi né rime a proteggere. Lì dove per anni si è “nuotato” a vista, evitando i fondali, ora si sceglie consapevolmente di scendere. Il post non è un semplice teaser commerciale, ma un gesto autoriale che mette al centro il rapporto con le proprie fragilità e con lo sguardo esterno, spesso attratto solo dalla superficie. Il perimetro editoriale – marchio, titolo e immaginario visivo – delinea, fin da subito, un memoir che promette intimità e responsabilità narrativa.
Dalla vibrazione del palco alla pagina: il filo che unisce “Battito” e la scrittura
Il progetto nasce dopo “Battito”, il brano portato a Sanremo 2025, dove l’artista ha messo in musica la lotta con la parte più scura di sé, scegliendo la forma di una canzone d’amore in cui la “lei” evocata diventa metafora della depressione. Quella performance, maturata in anni di gestazione emotiva, ha segnato un passaggio: dal dire in rima al raccontare in prosa, dall’urgenza espressiva del palco alla necessità di ricomporre senso sulla pagina. Diverse testate di spettacoli e intrattenimento hanno spiegato come il pezzo abiti la soglia fra sentimenti e salute mentale, restituendo il clima da cui germoglia il libro.
In interviste e incontri radiofonici, l’autore ha definito quella canzone “profondamente sua”, una vittoria personale già nel gesto di presentarla, perché non circoscrive un singolo episodio ma un percorso. È su quel crinale che il progetto editoriale prende forma: mettere in ordine il caos, affrontare gli errori che, se ignorati, tornano, e cercare un respiro nuovo proprio dove prima si temeva di non poter respirare. Questo continuum creativo spiega perché la scrittura lunga, senza il vincolo della rima, arrivi come tappa coerente e non come parentesi.
Cosa sappiamo del volume: dati, collana e uscita
Il libro esce per Mondadori, nella collana Vivavoce, con un’edizione rilegata che conta 184 pagine. La pubblicazione è fissata per martedì 21 ottobre 2025, con disponibilità in preordine già annunciata nelle ultime ore e un prezzo di copertina indicato a 19,00 euro. Questi elementi, diffusi dai canali di promozione editoriale e rilanciati dalla stampa specializzata in musica e spettacolo, consentono di inquadrare il progetto nella cornice del memoir d’autore, pensato per un pubblico ampio e non soltanto per i fan.
Oltre ai dati tecnici, le schede bibliografiche riportano il codice ISBN 9788804798309, confermando l’inserimento del titolo nei circuiti librari nazionali e nelle principali piattaforme di vendita. La definizione tematica fa riferimento alla sfera musicale e al racconto in prima persona, tracciando l’identità di un’opera che non vuole essere panegirico, ma strumento di messa in prospettiva del proprio vissuto. La convergenza fra informazioni editoriali e copertura dei media aiuta a distinguere le anticipazioni fondate dalle ipotesi circolate nei mesi scorsi.
Copertina, simboli e quella “superficie” che inquieta più del fondo
La scelta visiva della copertina – un primo piano scomposto in livelli – racconta già un metodo: non cancellare le crepe, ma mostrarle. È un invito a considerare la complessità senza il filtro lisciante dell’immagine pubblica. L’autore lo esplicita quando ammette che a far discutere sarà la superficie, non la profondità: la paura non sta più nel buio del fondo, ma nel riflesso esposto. Questa confessione, raccolta nel testo con cui ha presentato il libro, restituisce la direzione di marcia di un racconto che accetta il giudizio del mondo senza rinunciare alla propria verità.
Il richiamo al “restare a galla” per anni e alla tentazione di evitare ciò che costringe a scendere indica anche il tono del memoir: non una cronaca di eventi, ma un cammino a ritroso per riconoscere le tracce lasciate e rimetterle in fila. La copertina in bianco e nero, essenziale, valorizza la centralità dello sguardo, mentre i frammenti visivi dialogano con il lessico del post e con la promessa di un testo che non offre assoluzioni, ma prova a dare forma al disordine per ritrovarvi un ritmo di respiro.
Scrivere senza rima: dal disordine al respiro
L’autore racconta di aver affrontato la pagina senza la rete della rima, portando nel libro errori, cadute, parti evitate per anni. È una dichiarazione di poetica e, insieme, una scelta etica: accettare la vulnerabilità come condizione per riordinare ciò che appare caotico. L’idea che gli sbagli ritornino finché non li si guarda in faccia diventa griglia narrativa e promessa fatta a sé stesso, prima ancora che al lettore. In questo orizzonte, la prosa diventa un luogo di lavoro interiore, capace di trattenere e rielaborare.
Il passaggio chiave, raccontato dall’artista quando ripercorre la genesi di “Battito”, è quel momento in cui, cessata ogni fuga, non si può più ignorare nulla. Da lì la scrittura si fa strumento di resistenza e, a tratti, di salvezza: analizzare, rimettere in ordine, trovare un respiro persino “sott’acqua”. La forza del progetto, nelle parole scelte per annunciarlo, sta proprio in questo: non promettere soluzioni rapide, ma accompagnare il lettore in una discesa ragionata, con la lingua della vita quotidiana e senza sconti.
Domande rapide, risposte chiare
Quando esce il libro e per chi? La pubblicazione è fissata per il 21 ottobre 2025 e l’editore è Mondadori, collana Vivavoce; il titolo è già in preordine nei principali canali.
Quante pagine sono e qual è il prezzo di copertina? L’edizione rilegata conta 184 pagine e il prezzo indicato è di 19,00 euro.
Che legame c’è con “Battito” di Sanremo 2025? Il libro nasce dopo l’esperienza del brano all’Ariston, che ha messo al centro la lotta con la depressione trasformandola in racconto; quel terreno emotivo è il seme del memoir.
Qual è il tema portante? Scendere oltre la superficie: affrontare errori e parti rimosse, riorganizzare il caos e trovare un ritmo di respiro nuovo, senza nascondersi dietro l’immagine pubblica.
Oltre il riflesso: il patto con i lettori
Questo esordio in libreria chiede attenzione e rispetto: non per l’icona pop, ma per la persona che sceglie di esporsi, sapendo che la “superficie” attirerà sguardi e discussioni. Noi lo leggiamo come un patto: qui si prova a togliere il rumore per ascoltare cosa resta. Se davvero l’acqua è più profonda di come appare, il valore sta nella volontà di imparare a starci dentro, con misura e verità. È il metro con cui misuriamo le storie che decidiamo di raccontare, ogni giorno.
