Vapore a 150 °C e acqua calda a 86 °C si incontrano in un unico apparecchio: è qui che la pulizia domestica prova a cambiare passo, unendo aspirazione, lavaggio e igienizzazione in un gesto solo. Presentato a IFA Berlino 2025, questo dispositivo nasce per trasformare i pavimenti di casa senza detersivi, puntando su risultati rapidi e misurabili.
Igiene profonda, senza compromessi
Il cuore tecnologico è il sistema VaporFlow, che sprigiona vapore a 150 °C tramite sei ugelli per sciogliere lo sporco asciutto e ridurre batteri e allergeni, evitando l’uso di chimica aggiuntiva. I test citati in sede di lancio e ripresi da testate specializzate e comunicati ufficiali indicano una capacità di eliminare oltre il 99,99% dei batteri e una riduzione significativa degli allergeni comuni, mantenendo la delicatezza anche su legni sensibili dopo utilizzi prolungati. Lo stesso quadro è stato raccontato durante l’anteprima a Berlino e nelle note del produttore, che hanno fatto da base alle prime valutazioni pubbliche del settore, con la presentazione ufficiale il 4 settembre 2025.
A completare l’approccio c’è WaveFlow, un flusso di acqua calda a 86 °C pensato per grasso, oli e incrostazioni tipiche della cucina. Nei test divulgati, la rimozione dell’olio da cucina ha raggiunto il 100%, un risultato certificato nelle prove riportate da più fonti di settore e ribadito dal marchio. Il dispositivo integra inoltre una struttura anticalcare a tre livelli, progettata per contenere i depositi interni e prolungare la vita dei componenti fino a tre anni, secondo le indicazioni ufficiali e le anteprime tecniche diffuse in occasione di IFA.
Dal banco prova alle case: cosa conta davvero
Il vapore ad alta temperatura è spesso guardato con diffidenza quando si parla di legno. Qui, le prove citate dal produttore e rilanciate dalla stampa specializzata hanno mostrato che l’uso reiterato non comporta danni visibili, restituendo superfici prive di aloni e senza residui. Questo punto, emerso nelle dimostrazioni dal vivo a IFA 2025 e nelle anteprime editoriali, racconta una tecnologia che tenta di conciliare efficacia e rispetto dei materiali, un equilibrio richiesto da chi vive la casa ogni giorno e non vuole sorprese.
Il trattamento delle macchie grasse rimane il terreno più insidioso: lo confermano anni di pulizie domestiche e le difficoltà croniche con residui di olio o salse. Nelle prove riportate, l’azione combinata di vapore e acqua calda ha mostrato una rimozione completa dell’olio da cucina, un traguardo ripreso in più sedi durante la fiera e nelle analisi di addetti ai lavori. È in questi contesti che la promessa di igiene profonda comincia a tradursi in un beneficio tangibile, con tempi più rapidi e meno passaggi ripetuti.
Potenza di aspirazione e pressione al suolo
L’apparecchio aspira e lava in un’unica passata grazie a 22.000 Pa di potenza e 33 N di pressione al suolo, un’accoppiata pensata per convogliare solidi e liquidi in maniera controllata, anche lungo i bordi. Il rullo JawScrapers, con doppie lame “a dente di squalo”, contrasta i grovigli di capelli e limita gli aloni, mentre una luce blu integrata aiuta a scovare polveri sottili difficili da vedere. Questi elementi lavorano in sinergia per ridurre le ripassate, con un approccio che punta all’efficienza nella vita reale. Le specifiche chiave sono state dettagliate nelle anteprime e nei materiali ufficiali diffusi al debutto.
La componente intelligente arriva con il sensore DirTect, che modula potenza e acqua in base allo sporco rilevato; il dosatore automatico di detergente, poi, offre autonomia fino a 30 giorni con una sola ricarica. Non manca la separazione solido/liquido nel serbatoio dello sporco per facilitare lo smaltimento e mantenere più pulito l’interno dei condotti. Sono accorgimenti che scandiscono l’esperienza quotidiana: meno manutenzione manuale, più controllo, comunicazione chiara via display e avvisi vocali quando servono. Queste funzioni sono state illustrate nei materiali tecnici condivisi durante la fiera e nelle prove dimostrative.
Scorrere, sterzare, raggiungere: la maneggevolezza che serve
La dinamica dei movimenti è affidata a SlideTech 2.0, con due motori brushless gestiti in modo indipendente per assistere spinta e trazione. Il baricentro ribassato del serbatoio migliora l’equilibrio, mentre il design FlatReach 2.0 consente di stendersi a 180° e lavorare almeno fino a 12,5 cm sotto i mobili. La testata può ruotare fino a 70° per districarsi nelle aree anguste, una somma di scelte progettuali emersa con chiarezza nelle anteprime tecniche e nelle dimostrazioni rivolte al pubblico professionale durante IFA.
Autonomia e copertura contribuiscono a ridurre le interruzioni: fino a 60 minuti di lavoro e oltre 500 metri quadrati teorici in un solo ciclo, secondo le schede tecniche rese disponibili al lancio e le pagine del produttore. Dietro le cifre c’è una batteria maggiorata e un serbatoio dell’acqua pulita da 1 litro, pensati per far fronte a sessioni prolungate senza rifornimenti frequenti. Sono dati che, pur legati a condizioni ottimali, rappresentano un orientamento utile per capire la scala d’uso prevista.
Pulizia automatica del rullo e asciugatura rapida
La manutenzione è impostata per essere quasi invisibile: il rullo si igienizza da sé con vapore a 150 °C e acqua calda fino a 90 °C, prima di passare all’asciugatura. Due le modalità: una rapida da 5 minuti per togliere l’umidità residua in fretta, e una silenziosa da 30 minuti, che mantiene il rumore sotto i 53 dBA per non disturbare nelle ore serali. Queste sequenze sono state descritte in dettaglio nelle anteprime di settore e nei materiali messi a disposizione dal marchio, a corredo delle dimostrazioni pubbliche.
Questa gestione automatizzata, affiancata dalla separazione tra solidi e liquidi nel serbatoio dello sporco, riduce il contatto con i residui e accorcia i tempi di ripartenza. L’utente può monitorare i cicli e personalizzare parametri come flusso d’acqua, assistenza alla trazione o pianificazione direttamente dall’app. L’obiettivo dichiarato è tenere l’attenzione sulla casa e non sulla macchina, una filosofia progettuale che ha accompagnato l’intero sviluppo del prodotto ed è stata ribadita nelle presentazioni rivolte a stampa e operatori.
Posizionamento, disponibilità e prezzi
Il dispositivo si colloca nella fascia alta degli aspirapolvere wet&dry senza fili, con un set di funzioni che parla a chi desidera un unico strumento per aspirare, lavare e igienizzare. Dopo l’anteprima di IFA Berlino 2025, le comunicazioni ufficiali e le principali testate hanno indicato un listino di 799 euro per l’Europa e una disponibilità in Italia da ottobre 2025. Il profilo prestazionale e l’automazione spingono l’apparecchio nella categoria premium, in linea con dotazione e destinazione d’uso evidenziate al debutto.
Nel mercato statunitense, il listino di riferimento comunicato al lancio è stato di 799 dollari, mentre in queste settimane lo store ufficiale ha esposto promozioni con prezzi inferiori rispetto al prezzo consigliato, segno di una strategia commerciale dinamica tipica della finestra post-lancio. Gli importi, soggetti a variazioni, sono consultabili attraverso i canali diretti del produttore: un quadro che aiuta a leggere con realismo la collocazione del prodotto e a valutare il momento d’acquisto più opportuno. Dati e promozioni sono stati riportati nelle pagine ufficiali del marchio.
Domande lampo, risposte utili
Il vapore a 150 °C è davvero compatibile con pavimenti delicati? Le prove citate dal produttore e rilanciate in occasione di IFA hanno mostrato che, anche su legni sensibili, l’uso prolungato non ha prodotto danni visibili. Naturalmente contano tipologia del parquet, finitura e stato della superficie: l’indicazione più prudente resta testare in un’area nascosta e modulare l’intensità, sfruttando i profili dell’app e le impostazioni automatiche che adeguano potenza e flusso d’acqua allo sporco rilevato.
WaveFlow a 86 °C elimina davvero il grasso in una sola passata? Nelle dimostrazioni e nei dati diffusi in sede di lancio, il trattamento dell’olio da cucina ha raggiunto un tasso di rimozione dichiarato del 100%. È un risultato legato a condizioni di prova controllate, ma utile a capire la direzione del progetto: aggredire le macchie grasse riducendo passaggi e detersivi. In casa, la resa dipende da quantità, tempo di asciugatura e tipo di superficie da trattare.
Quanto incide l’autonomia dichiarata sui cicli reali di pulizia? I fino a 60 minuti indicati nelle schede tecniche si riferiscono a modalità precise e a un uso ottimale. In pratica, superfici, livello di sporco, temperatura dell’acqua e uso dell’assistenza alla trazione incidono sulla durata. L’importante è che batteria e serbatoi maggiorati riducano soste e rabbocchi: un vantaggio concreto quando si superano i cento metri quadrati e si richiede una pulizia completa in un’unica sessione.
La manutenzione è davvero “mani libere”? La sequenza automatica con vapore a 150 °C, acqua calda fino a 90 °C e asciugatura rapida o silenziosa alleggerisce gli interventi ordinari. La separazione tra solidi e liquidi nel serbatoio dello sporco evita svuotamenti difficili, mentre l’app guida impostazioni e programmazione. Resta consigliabile un controllo visivo periodico di rullo e filtri, soprattutto in case con animali o cucine molto utilizzate.
Il nostro sguardo: tecnologia al servizio dei gesti quotidiani
Ci colpisce la volontà di semplificare: un unico corpo macchina che aspira, lava e sanifica, provando a ridurre tempi morti e passaggi ripetuti. Le cifre sono importanti, ma contano soprattutto la costanza e la prevedibilità del risultato, giorno dopo giorno. Qui la combinazione di vapore, acqua calda, pressione al suolo e assistenza ai movimenti prova a ricucire il divario tra dimostrazioni in fiera e riti domestici. È questo equilibrio, più dei numeri, a definire il valore reale per chi vive la casa.
