Un invito a entrare nell’universo di Giorgio Morandi: un pomeriggio che unisce opere, parole e pensieri per restituire profondità allo sguardo. Sabato 11 ottobre, a Longiano (FC), il Polo culturale Fondazione Tito Balestra propone un doppio appuntamento che intreccia una visita guidata e la presentazione di un libro che promette di lasciare il segno.
Un incontro che restituisce il vero Morandi
Nella prestigiosa Sala dell’Arengo del Castello Malatestiano, la protagonista sarà Marilena Pasquali, storica e critica d’arte di riconosciuto spessore internazionale, che ha dato impulso alla nascita del Museo Morandi di Bologna. Con rigore e passione, Pasquali porterà al pubblico il suo nuovo lavoro, “Morandi vivo. Vita e pensiero di un artista” (edito da Gli Ori, Pistoia 2025), offrendo una chiave di lettura capace di scardinare stereotipi consolidati e di raccontare, con chiarezza, l’artista e l’uomo in tutte le sue sfumature.
Rimettere al centro il Morandi autentico: è questo l’obiettivo dichiarato da Pasquali, che sceglie di misurarsi con qualche fraintendimento ricorrente e con un’immagine spesso cristallizzata. Il volume, descritto come un’opera fondamentale sul percorso umano e intellettuale di Giorgio Morandi, nasce dall’esperienza e dalla lunga frequentazione dell’autrice con la sua figura e la sua opera, e restituisce al lettore una narrazione in cui la biografia s’intreccia alla visione, senza concessioni a semplificazioni.
Il volume “Morandi vivo. Vita e pensiero di un artista”: struttura, metodo, sguardo
Frutto di oltre quarant’anni di studi, il libro supera le 550 pagine e si articola in due sezioni distinte e complementari. “La Vita” ripercorre, con documenti alla mano, i settantaquattro anni di Giorgio Morandi in dodici capitoli costruiti su verifiche puntuali. “Il Pensiero” riunisce cinque interviste rilasciate dall’artista nell’arco della sua esistenza, le testimonianze di undici intellettuali che ebbero modo di incontrarlo e una selezione preziosa di riflessioni e scritti in gran parte inediti, aprendo uno spazio di ascolto raramente così nitido.
Questa architettura permette di tenere insieme l’itinerario umano e la lenta sedimentazione delle idee, offrendo un quadro coerente e limpido. Non un santino né un mito imbalsamato, ma il ritratto di un autore sottratto ai cliché: non l’artista recluso, non l’uomo fissato sulle bottiglie, non la riduzione a “icona pop”. Pasquali restituisce complessità e misura, accompagnando il lettore in un percorso che illumina il linguaggio visivo e la postura etica dell’artista.
Longiano accoglie arte e pensiero
Il 11 ottobre, a partire dalle ore 16.00, la rassegna “Sagge sono le Muse in parola” invita a un’esperienza corale al Polo culturale Fondazione Tito Balestra di Longiano (FC). L’iniziativa nasce per coniugare l’incontro con i libri, la visita alle opere e una riflessione condivisa, in un clima che favorisce l’ascolto e lo scambio. È un pomeriggio pensato per chi cerca senso oltre la superficie, dove la lentezza dello sguardo guida la scoperta.
Nel cuore del Museo d’Arte Fondazione Tito Balestra, l’appuntamento si articola in due tempi, con la visita alla mostra e, attorno alle ore 17, la presentazione del volume nella Sala dell’Arengo del Castello Malatestiano. La cornice storica e culturale non è un semplice scenario, ma parte integrante dell’esperienza: accoglie le opere, custodisce le parole, e invita a misurarsi con una tradizione che parla al presente.
La mostra “Gli incisori amati da Leonardo Sciascia” e l’ultima occasione di visita
Il percorso si apre con la mostra “Gli incisori amati da Leonardo Sciascia: Morandi, Bartolini, Viviani, Janich”, visitabile dalle ore 16.00. È l’ultima settimana di apertura e rappresenta dunque un’occasione da non perdere per avvicinare quattro protagonisti del Novecento attraverso la lente dell’incisione, ambito prediletto da Leonardo Sciascia nella sua indagine critica e letteraria. Un dialogo di segni e carte in cui sensibilità diverse si incontrano, restituendo una geografia poetica precisa.
All’interno di questo insieme, spicca Giorgio Morandi con una pratica incisoria che svela un profilo meno noto ma di rara intensità. La selezione delle opere consente di cogliere modulazioni, pause e scarti espressivi che ampliano la lettura del suo linguaggio. Il tutto è accompagnato dallo sguardo di Sciascia, lucido e spesso pervaso da un’ironia sottile, capace di avvicinare l’osservatore alle fibre più intime dell’immagine.
Dialogo d’autore nella Sala dell’Arengo
A seguire, verso le ore 17, la parola passerà a Marilena Pasquali nella Sala dell’Arengo del Castello Malatestiano, per presentare “Morandi vivo. Vita e pensiero di un artista” (edizioni Gli Ori, Pistoia 2025). Accanto a lei ci sarà Pietro Lenzini, pittore e incisore, che entrerà in dialogo con l’autrice, intrecciando sensibilità e saperi. Non una conferenza frontale, ma un incontro dove il confronto diventa occasione di orientamento e di scavo.
La conversazione accompagnerà i presenti tra vita e pensiero, biografia e interpretazione, restituendo il respiro di un lavoro che ha la solidità della ricerca e la generosità della condivisione. Il pubblico sarà guidato dentro le pagine e oltre le pagine, in un itinerario che mette in relazione il percorso creativo di Morandi con il suo modo di stare al mondo, con discrezione e determinazione. Un invito a sostare, a interrogare le immagini, a lasciarsi cambiare dallo sguardo.
Un pomeriggio per guardare oltre i luoghi comuni
Mostra e libro si rispondono a distanza ravvicinata: da una parte l’opera incisoria di Morandi accanto a Bartolini, Viviani e Janich, filtrata dalla mente vigile di Leonardo Sciascia; dall’altra il racconto di una vita e di un pensiero delineati con la fermezza di Marilena Pasquali. Due esperienze autonome e insieme complementari, che aiutano a attraversare la complessità senza semplificazioni, tenendo insieme visione, metodo e memoria.
È un’occasione rara per scoprire o ritrovare Giorgio Morandi al di là dei miti e delle etichette, in un equilibrio sottile di conoscenza e emozione. Sabato 11 ottobre, dalle 16.00, a Longiano, il Polo culturale Fondazione Tito Balestra invita a vivere un pomeriggio dedicato all’arte, ai libri, al pensiero. Un tempo sospeso per ascoltare le opere, seguire le parole e uscire con uno sguardo più ampio, più consapevole, più vicino all’essenza.
