Sabato 11 e domenica 12 ottobre 2025 tornano le Giornate FAI d’Autunno: un fine settimana che apre porte inattese e restituisce sguardi nuovi su luoghi sorprendenti. In tutta Italia, anche in Campania, la scoperta diventa impegno: conoscere per custodire, visitare per sostenere, partecipare per sentirsi parte di un patrimonio condiviso.
Un invito a partecipare e a sostenere la cura del patrimonio
Prendere parte alle Giornate FAI d’Autunno significa abbracciare un gesto concreto: ogni visita è associata a una donazione libera che sostiene la missione della Fondazione, dedicata alla tutela e alla valorizzazione del patrimonio culturale e paesaggistico italiano. L’iniziativa rientra nella campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi “Ottobre del FAI”, attiva per tutto il mese, e si svolge nell’ambito della raccolta pubblica di fondi occasionale prevista dalla normativa vigente (Art. 143, c. 3, lett. a), DPR 917/86 e art. 2, c. 2, D. Lgs 460/97).
Chi sceglierà di iscriversi o di rinnovare l’adesione durante l’evento, o chi è già Iscritto FAI, potrà contare su accesso prioritario in tutti i luoghi aperti e su aperture dedicate. Entrare nella comunità dei sostenitori significa non solo usufruire di opportunità speciali, ma soprattutto condividere un progetto culturale che guarda lontano: un impegno personale che diventa collettivo, un atto di responsabilità e di amore verso l’Italia. Una tessera, in questo contesto, è un gesto che lascia un segno.
Un’edizione che celebra cinquant’anni di impegno
Questa edizione porta con sé un valore simbolico: ricorda i cinquant’anni dalla nascita del FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano ETS, fondato nel 1975 da Giulia Maria Crespi e Renato Bazzoni, con Alberto Predieri e Franco Russoli. La quattordicesima edizione delle Giornate d’Autunno si inserisce così in un racconto lungo mezzo secolo, in cui la conoscenza del patrimonio ha sempre camminato accanto alla sua tutela. Celebrare significa ricordare il passato per dare forza al futuro, con lo stesso sguardo attento e la stessa determinazione.
Più di 700 luoghi, spesso poco noti o normalmente inaccessibili, in 350 città dal nord al sud della Penisola, saranno al centro di una festa diffusa. Delegazioni e Gruppi FAI, insieme a tanti giovani volontari, accompagneranno i visitatori lungo percorsi inconsueti, fuori dai soliti itinerari. È il cuore del metodo FAI: favorire la conoscenza per generare cura, stimolare il senso di comunità per sostenere la valorizzazione. In questi due giorni, la cultura si apre, si racconta, si lascia interrogare dallo sguardo di chi la attraversa.
Presentazione del programma in Campania: voci e luoghi
Il programma delle Giornate FAI d’Autunno a Napoli e in tutta la Campania è stato illustrato questa mattina (martedì 7 ottobre) presso l’Auditorium Porta del Parco, nell’ex area industriale di Bagnoli. Sono intervenuti Bruno Discepolo, Assessore all’Urbanistica e al Governo del Territorio della Regione Campania, Dino Falconio, Sub Commissario per l’area di Bagnoli – Coroglio, Michele Pontecorvo Ricciardi, Presidente Regionale FAI Campania, e Francesco Esposito, Capogruppo FAI Giovani Napoli: una coralità di voci che restituisce la forza di un progetto condiviso.
Accanto a loro, per il mondo d’impresa, Riccardo D’Amato, Sales Manager di Seda International Packaging Group S.p.A., e Raffaela Gargano, Group Marketing & Communication Manager della stessa realtà. In sala, i rappresentanti delle Delegazioni FAI di Avellino, Benevento, Caserta, Salerno e Napoli, con i delegati dei Gruppi FAI, FAI Giovani e FAI Ponte tra Culture. Il percorso di visita è stato presentato da Giovanni Capasso, Presidente e socio fondatore del Circolo Ilva di Bagnoli, ultimo assunto dall’Italsider, insieme a Dino Falconio. Un ringraziamento doveroso va alla Regione Campania per il contributo fondamentale.
Date, numeri e spirito dell’iniziativa
Le Giornate FAI d’Autunno 2025 si svolgeranno sabato 11 e domenica 12 ottobre, in 350 città italiane. Saranno oltre 700 le aperture speciali: luoghi eccezionali, spesso non visitabili e lontani dai circuiti più battuti, che per due giorni si offriranno alla curiosità dei visitatori. Le informazioni sui luoghi e sulle modalità di visita saranno rese disponibili attraverso i canali ufficiali del FAI. È un invito a riconoscere ciò che abbiamo attorno e a prendersene cura, insieme.
A rendere possibile questa “festa diffusa” sono le Delegazioni e i Gruppi FAI attivi sul territorio, con la partecipazione decisiva dei giovani volontari. L’obiettivo è coinvolgere una cittadinanza più ampia possibile, promuovendo un’educazione culturale e civica che passi dalla conoscenza alla responsabilità. È una dinamica virtuosa: si visita per imparare, si apprende per tutelare, si tutela per consegnare alle generazioni future un’eredità viva, affidata a una comunità consapevole.
Un’esperienza che unisce scoperta e responsabilità
Partecipare a queste giornate significa aprirsi alla meraviglia di luoghi meno conosciuti, ma anche sostenere in modo tangibile il lavoro della Fondazione: a ogni visita corrisponde una donazione, libera ma preziosa, che alimenta progetti, interventi e attività di valorizzazione. La bellezza diventa impegno, l’emozione si traduce in cura. È un patto semplice e potente, capace di trasformare l’esperienza di visita in una scelta consapevole, attenta e partecipata.
In questo quadro, l’iscrizione al FAI offre accesso prioritario e aperture dedicate, ma soprattutto consente di far parte di una comunità che da cinquant’anni custodisce, racconta e rende fruibile il patrimonio di storia, arte e natura del nostro Paese. Sottoscrivere la tessera significa aderire a un progetto condiviso, riconoscersi in una visione e compiere un gesto che parla di identità e appartenenza: un atto d’amore verso l’Italia.
