È online “Silent Hound”, il nuovo singolo degli Efemeral con la partecipazione di Ian Anderson dei Jethro Tull, estratto dall’album “Rounded With a Sleep”, già in rotazione radiofonica e disponibile in digitale per Efemeral Music. Insieme al brano, arriva anche il video ufficiale, pensato per svelarne l’intensità più autentica.
Un’uscita che lascia il segno
Il video, firmato dal regista Cristiano De Lucrezia, cattura la band in una performance in presa diretta: tutti insieme, nello stesso ambiente, per restituire al pubblico il respiro vero della musica. Per questo l’audio che si ascolta nelle immagini non è identico a quello presente su disco, ma è stato suonato ad hoc per l’occasione negli studi del Saint Louis College of Music di Roma. Una scelta che rivela l’urgenza di mostrare il brano nella sua dimensione più viva, lasciando parlare le dinamiche, l’interplay, le sfumature della voce e degli strumenti, senza filtri.
Gli Efemeral hanno puntato su “Silent Hound” come singolo di lancio per motivi profondi: il valore che il brano riveste all’interno del loro percorso e la presenza di Ian Anderson, che ne amplifica la forza espressiva. Il pezzo diventa così la porta di accesso ideale a “Rounded With a Sleep”, un lavoro che la band presenta in radio e in digitale con l’intenzione di mettere subito in chiaro identità, ambizione e direzione artistica, affidandosi a una canzone capace di unire impatto e intimità.
Un racconto personale dietro il titolo “Silent Hound”
“Silent Hound” nasce da una ferita che tocca da vicino Arianna De Lucrezia. La musicista racconta di una persona a lei carissima, presente fin dalla nascita e poi, a un certo punto, sottratta da un “segugio silenzioso” che agiva dall’interno, invisibile a tutti. Solo quando quella presenza ha prevalso, nella fase finale della sua vita, è stato chiaro l’abisso di ciò che stava accadendo. In questo brano, il flauto di Ian Anderson non è solo un contributo prestigioso: diventa una voce che accompagna e amplifica il ricordo, trasformando la musica in un gesto di cura e di testimonianza.
Il titolo stesso suggerisce un’inquietudine che non alza la voce, ma consuma. È la percezione tardiva di un male che si nasconde e che, quando viene riconosciuto, ha già fatto la sua strada dentro le cose. In questa consapevolezza, la band trova un linguaggio sobrio e intenso: le parti strumentali dialogano con la melodia senza sovrastarla, mentre la presenza di Anderson al flauto opera come contrappunto emotivo. L’insieme restituisce una memoria che fa male e, al tempo stesso, chiede ascolto e rispetto.
La presenza di Ian Anderson
Il leader dei Jethro Tull è ospite in due brani del nuovo album degli Efemeral. In “Silent Hound” offre un intervento al flauto che diventa cifra narrativa, mentre in “My Aerial” presta la voce per recitare parole di Shakespeare. La collaborazione, nata in modo naturale, affianca alla visione del gruppo un timbro storico che resta sempre al servizio delle canzoni, rispettandone equilibri, tempi e respiri. È un incontro di poetiche che accende dettagli e profondità, senza mai schiacciare l’identità della band.
Nel suo saluto, Ian Anderson racconta di essere impegnato a mixare il terzo brano del nuovo disco dei Jethro Tull, ma si ferma per dire quanto sia stato lieto di partecipare a “Rounded With a Sleep”. Ricorda di aver suonato in “Silent Hound” e di aver recitato alcune parole shakespeariane in “My Aerial”, scherzando sul fatto che forse gli Efemeral apprezzino la sua voce più di quanto pensi. Poi, un augurio sincero per l’uscita del disco e la speranza di rivederli presto.
“Rounded With a Sleep”: visione sonora e costruzione dell’album
Gli Efemeral definiscono “Rounded With a Sleep” un lavoro energico, frutto di una ricerca volta a mettere a fuoco un suono più riconoscibile e consapevole rispetto all’esordio. La scrittura ha richiesto circa un anno e mezzo, seguita da un ulteriore anno dedicato alla parte logistica e organizzativa. In questa traiettoria, la band ha esplorato varietà timbriche e soluzioni differenti, inseguendo una maturità nuova. Ricorrenze tematiche attraversano i testi, ma ogni brano possiede una propria fisionomia, così come alcune scelte sonore che ritornano come fili unificanti.
Tra i dettagli ricorrenti, le campanelle che aprono il primo brano tornano in chiusura dell’ultimo, segnando in modo sottile l’arco dell’ascolto. La copertina nasce da uno scatto di Luigi Pompa, selezionato perché capace di catturare l’atmosfera delle canzoni. La tracklist comprende “Show Me How to Dream”, “Silver Thread”, “Breaking Crystal”, “Silent Hound”, “The Last Picture”, “Dusk Light Air”, “Virtual Insight” e “My Aerial”. Un percorso pensato per tenere insieme tensione narrativa e coerenza estetica, passando da quadri onirici a approdi più introspettivi.
Le scelte della band, brano per brano
Per Arianna De Lucrezia, “My Aerial” rappresenta un punto d’arrivo: al di là della presenza di Ian Anderson, lo percepisce come un brano completo e maturo, capace di esprimere con chiarezza tratti personali che non si appoggiano mai del tutto alle influenze di riferimento. Dentro quella costruzione narrativa e sonora, Arianna riconosce la cifra degli Efemeral, un modo di tenere insieme intensità emotiva e solidità di scrittura, con un equilibrio tra arrangiamento e interpretazione che racconta bene la fase attuale del gruppo.
Andrea Di Fraia indica “Show Me How To Dream” come preferito: una canzone ricca di elementi che si incastrano tra loro con naturalezza e che, proprio per questo, risulta perfetta per aprire il disco e dichiarare fin da subito chi siano gli Efemeral. Gabriele Catania sceglie “Virtual Insight”, brano nel quale si riconosce di più dal punto di vista musicale. La soddisfazione è nata già in fase di scrittura e si è ampliata durante l’arrangiamento; avendo contribuito anche al testo, vi ritrova un riflesso diretto della propria sensibilità.
Identità, storia e riconoscimenti degli Efemeral
Gli Efemeral nascono il 5 novembre 2021 dalle ceneri dei Floating Minds, formazione prog dell’area romana, ereditando due componenti su quattro. L’attuale trio è composto da Arianna De Lucrezia (basso e voce), Andrea Di Fraia (chitarra) e Gabriele Catania (tastiere). Di loro scrisse su Repubblica Ernesto Assante, all’indomani della vittoria dei Måneskin all’Eurovision, nel solco della ricerca di conferme su un movimento rock giovane e vivo in Italia. Il loro linguaggio è un prog che attinge alla tradizione dei grandi gruppi anni Settanta, innestandovi influenze contemporanee.
Arianna De Lucrezia, prima di partire per il Berklee College of Music di Boston con una borsa di studio, ha incontrato Ian Anderson, con cui oggi esiste un rapporto personale e una collaborazione artistica. Gli Efemeral alternano il lavoro in studio a live dove, talvolta, si avvalgono di musicisti aggiunti. Nel 2022 hanno pubblicato “Guiding Ghost”, il primo album, accolto con recensioni lusinghiere sulle testate di settore. Sono stati finalisti a Rock Targato Italia 2024 con “The Last Picture”. Nell’ottobre 2025 esce “Rounded With a Sleep”, con Anderson presente in due tracce; la band lo ringrazia per averli trattati “da professionisti, ma anche da nipoti”, e ringrazia Fabio Lanciotti, tecnico del suono e produttore del primo disco, per l’esempio di lavoro serio e rigoroso.
