Vent’anni di confronto e proposte: dal 25 al 28 novembre 2025 Arezzo Fiere e Congressi ospita il Forum Risk Management, appuntamento che richiama istituzioni, imprese, università e operatori sanitari. Attesi oltre 15mila professionisti, con l’obiettivo di trasformare analisi e idee in azioni concrete per una sanità più vicina alle persone.
Un appuntamento che peserà sulle scelte della sanità italiana
Le date sono fissate e il programma è in costruzione, ma la cornice è già chiara: il #ForumRisk20 ribadisce il proprio ruolo di piattaforma nazionale di dialogo tra decisori pubblici, clinici, società scientifiche e industria. La sede è Arezzo; la prospettiva è quella di un’agenda che intreccia governance, ricerca, organizzazione e innovazione. Dal portale ufficiale emergono il respiro ventennale dell’iniziativa e la natura di evento di riferimento per la sicurezza delle cure e la qualità dei servizi, maturata nel tempo accanto agli operatori.
La portata dell’edizione 2025 è confermata anche dal numero di relatori: oltre 1.200 esperti si alterneranno tra sessioni scientifiche, workshop e momenti formativi, con il patrocinio e il coinvolgimento di istituzioni nazionali e regionali. È un segnale di attenzione che mette al centro il rilancio del sistema e l’urgenza di scelte operative, come sottolineato dalle anticipazioni pubbliche che accompagnano il percorso verso Arezzo. L’ambizione è un passaggio dal dibattito all’azione, misurabile e condivisa.
Riforma del SSN, il banco di prova di fine anno
Uno dei fuochi principali riguarda il ruolo del Servizio sanitario nazionale in una fase segnata dalla riforma in corso e dal nuovo quadro istituzionale. Con l’autonomia differenziata entrata in vigore nel 2024 e le successive iniziative legislative su professioni sanitarie e governo della filiera farmaceutica, il Forum si candida a essere luogo di verifica e confronto sulle ricadute pratiche: assetti organizzativi, risorse, uniformità dei servizi. In queste settimane il Ministero della Salute ha presentato sia la delega sulle professioni sanitarie sia il percorso verso un Testo Unico della legislazione farmaceutica, tasselli che si innestano nel dibattito di Arezzo.
Gli organizzatori hanno indicato che, per la prima volta, interverranno dirigenti e direttori della Conferenza Stato-Regioni e delle Province autonome: un segnale di attenzione verso quella “cabina di regia” istituzionale chiamata a dare concretezza alla riforma. L’obiettivo dichiarato è avvicinare il SSN ai bisogni quotidiani: tempi di attesa più gestibili, servizi territoriali realmente accessibili, verifiche puntuali sull’uso dei fondi. È una promessa che, per essere mantenuta, richiede un confronto trasparente sui risultati raggiunti e su quelli mancati, regione per regione.
PNRR sul territorio: obiettivi ambiziosi, risultati da misurare
Il capitolo PNRR è cruciale. Sull’assistenza domiciliare, i dati indicano un’accelerazione: nel monitoraggio 2024 rilevato a marzo 2025, la presa in carico degli over 65 ha superato il target intermedio, anticipando di fatto l’obiettivo minimo atteso entro fine 2025. Si tratta di un passaggio non solo statistico: la “casa come primo luogo di cura” è la chiave di volta per ridurre ricoveri evitabili e garantire presa in carico continuativa, con un impatto diretto sulla qualità di vita e sulla sostenibilità del sistema.
Il quadro cambia se si guarda alle Case della Comunità e agli Ospedali di Comunità. Al 30 giugno 2025 risultano attive con almeno un servizio 660 Case su 1.723 programmate, ma solo 46 rispettano pienamente gli standard del DM 77/2022; un’analisi indipendente ha rilevato che appena il 2,7% delle Case è pienamente operativo e che per gli Ospedali di Comunità nessuna struttura ha tutti i servizi attivi. A pesare è anche la revisione del PNRR, che ha ridimensionato i numeri iniziali di strutture previste. I divari tra regioni restano marcati e il Forum promette di illuminarli con dati aggiornati.
Intelligenza artificiale in corsia: pratica, regole e verifiche
Il secondo grande focus del Forum è la tecnologia applicata alla sanità, con particolare attenzione all’intelligenza artificiale. Il 2 agosto 2025 sono divenuti applicabili in Europa gli obblighi per i modelli di IA per finalità generali previsti dall’AI Act: trasparenza sui dati di addestramento, documentazione tecnica, misure rafforzate per i modelli a impatto sistemico e un apparato sanzionatorio significativo. Per chi opera in sanità, ciò significa processi più rigorosi di valutazione, integrazione e responsabilità lungo tutto il ciclo di vita degli algoritmi.
Arezzo farà anche da cassa di risonanza ai risultati concreti: il Premio dedicato all’IA valorizza i migliori progetti delle aziende sanitarie pubbliche, chiedendo evidenze su impatto clinico, organizzativo, sostenibilità e replicabilità. La scadenza delle candidature è fissata al 30 ottobre 2025. Nel frattempo, la ricerca italiana mostra ciò che l’IA può già fare: uno studio su natural language processing ha misurato l’appropriatezza prescrittiva a partire dai testi liberi delle impegnative, offrendo uno strumento utile ai decisori regionali per ridurre esami inutili e migliorare l’allocazione delle risorse.
Prevenzione che unisce: dalla comunità al bilancio pubblico
In vista della ventesima edizione, gli organizzatori insistono su un principio semplice e potente: più prevenzione significa meno malattia, più qualità di vita e minore pressione economica sul sistema. Non è uno slogan, ma un cambio di passo: educazione alla salute, stili di vita, presa in carico precoce, reti sociali attive. In questa prospettiva, la presenza delle associazioni di cittadini e pazienti non è ornamentale; è parte della soluzione, perché rende la prevenzione un impegno condiviso e quotidiano, non un capitolo astratto dei documenti programmatici.
Nel “razionale” dell’evento si sottolinea il ruolo dei Comuni come primi responsabili dello stato di salute delle comunità: un’impostazione che sposta l’attenzione sui luoghi dove le persone vivono, studiano e lavorano, e dove si può intercettare prima il bisogno. Prevenzione, dunque, come patto territoriale, in grado di integrare servizi sanitari e sociali e di tradurre le linee guida nazionali in interventi locali mirati. Il Forum intende far emergere casi, strumenti e metriche per misurarne l’efficacia.
Domande per orientarsi, risposte chiare
Quando e dove si tiene il Forum 2025? L’appuntamento è ad Arezzo Fiere e Congressi dal 25 al 28 novembre 2025. È un calendario pensato per concentrare in quattro giorni il confronto tra istituzioni, professionisti, società scientifiche e imprese, con un palinsesto esteso di sessioni scientifiche, tavoli tecnici e workshop. La sede toscana consente inoltre una partecipazione ampia da tutto il Paese, con infrastrutture logistiche adeguate e una tradizione consolidata di accoglienza congressuale.
Chi sono i protagonisti attesi e con quale contributo? Gli organizatori annunciano la presenza di oltre 15mila tra professionisti, docenti e operatori sanitari, insieme a oltre 1.200 relatori. Accanto a ministeri, agenzie nazionali e regioni, è previsto un coinvolgimento attivo di ordini professionali, società scientifiche, rappresentanze civiche e imprese. L’obiettivo è costruire raccomandazioni operative da sottoporre a Parlamento, Governo e Regioni, favorendo un confronto basato su evidenze e buone pratiche replicabili.
Perché l’intelligenza artificiale è al centro del programma? Perché gli algoritmi entrano nei percorsi clinici e organizzativi e, dal 2 agosto 2025, devono rispettare regole europee stringenti su trasparenza, sicurezza e responsabilità. Il Forum offrirà strumenti per orientarsi: casi d’uso con impatto misurabile, criteri di valutazione, requisiti di conformità per i fornitori e per gli utilizzatori. Un premio dedicato metterà in luce i progetti più efficaci delle aziende sanitarie pubbliche, favorendo condivisione e replicazione.
Quali ricadute concrete attendersi su PNRR e servizi territoriali? La verifica promessa dagli organizzatori punta a misurare avanzamenti e criticità: assistenza domiciliare in crescita, ma Case e Ospedali di Comunità con livelli di attivazione disomogenei e, in parte, inferiori agli standard. Il confronto pubblico dovrebbe accelerare gli aggiustamenti necessari, chiarire le priorità d’investimento e ridurre i divari regionali, a partire dall’attivazione piena dei servizi e dalla disponibilità di équipe multidisciplinari sul territorio.
Un impegno che va oltre le quattro giornate
Vent’anni dopo la prima edizione, questo Forum rimane un laboratorio di soluzioni. Non un evento vetrina, ma un luogo dove mettere in fila problemi, responsabilità e risultati, con la prevenzione come bussola e la misurabilità come criterio. L’auspicio, condiviso nella nostra esperienza di giornalismo sul campo, è che dagli annunci si passi a verifiche periodiche, con indicatori chiari su accesso, qualità, esiti e sostenibilità. Solo così l’innovazione diventa servizio, e non una promessa destinata a svanire alla fine dei lavori.
La sfida che ci sentiamo di raccogliere e rilanciare è semplice e impegnativa: tenere insieme riforma del SSN, PNRR e innovazione sotto la luce della equità. È il metro con cui valuteremo quanto discusso ad Arezzo, senza sconti e senza partigianerie, ma con la convinzione che una sanità più vicina ai cittadini non possa prescindere da responsabilità condivise, scelte coraggiose e trasparenza sui risultati. In questo, il Forum può davvero fare la differenza, a patto che ogni impegno prenda forma nei servizi di tutti i giorni.
