Dal 10 al 12 ottobre, il Rione Monti torna a respirare cultura, spettacolo e comunità: tre giornate fitte di musica, sport, visite guidate e momenti di prevenzione che promettono di accendere l’autunno romano con un’energia partecipata e gentile, nel segno della condivisione e dell’inclusione.
Tre giorni di Roma viva
Il programma della 33esima edizione annuncia un coinvolgimento capillare delle strade e delle piazze più amate del quartiere, da Piazza della Suburra alla scalinata di via degli Ibernesi, fino a via Leonina e via del Boschetto. L’inaugurazione ufficiale è fissata per venerdì 10 ottobre alle ore 17 in Piazza Madonna dei Monti con la Fanfara della Polizia di Stato, seguita dai saluti istituzionali. È confermato il patrocinio del Municipio I e, per la prima volta, del CONI Lazio, a suggello del dialogo tra sport, cittadinanza e cultura.
Lo sguardo creativo sul rione si traduce in spettacoli itineranti, danze in costume ottocentesco, mostre e laboratori per ogni età. La festa, storicamente radicata nell’identità monticiana, si allarga come un abbraccio collettivo, riportando alla luce un tessuto sociale fatto di vicinanza quotidiana e curiosità condivisa. L’impianto scenico diffuso rende ogni angolo una piccola scena, invitando residenti e visitatori a perdersi nelle trame della storia locale e a ritrovarsi nei suoi ritmi contemporanei.
Un villaggio dello sport per tutti al Colle Oppio
Novità dell’anno, il Villaggio dello Sport “Cesare Venturini” a Colle Oppio: tre giorni di prove gratuite, dimostrazioni e attività inclusive pensate per ogni età, con la partecipazione di realtà sportive del territorio e federazioni, dal rugby alla scherma, dal sitting volley al blind football. Un progetto che unisce pratica e socialità, ribadendo che lo sport appartiene a tutti e che il movimento può diventare relazione, fiducia e sano benessere condiviso.
La dedica a Cesare Venturini, storico presidente dell’Audace, è un omaggio alla sua eredità umana e sportiva, scomparso nel 2024, figura capace di formare atleti e persone e di far sentire la palestra come una famiglia allargata. Questo villaggio all’aperto ne raccoglie l’insegnamento: aprire porte e opportunità, moltiplicare gli incontri, abbattere barriere. Il racconto della sua vita nello sport romano resta una bussola di memoria e futuro.
Musica, parole e piazze
Le serate animano tre poli: il palco principale di Piazza Madonna dei Monti, quello di Piazza della Suburra e la Scalinata degli Ibernesi. Venerdì, dopo l’apertura ufficiale, le note romanesche di Rugantino (Massimo Mattia) tornano a intrecciare memoria e appartenenza. Nel weekend, una girandola di generi porta in scena, tra gli altri, 883 Cover Band, Red Five Swing, Easy Demon, Vascelli, Traindeville, Filuccio & Fattacci e altri protagonisti della scena romana, con set diffusi e atmosfere diverse.
La Suburra vibra con rock ed echi swing, mentre agli Ibernesi la musica dialoga con la città in una dimensione più raccolta. Non mancano performance acrobatiche aeree, che disegnano nel cielo di Monti traiettorie sospese e di rara suggestione. La regia culturale dell’Associazione Rione Monti punta a incrociare linguaggi, generazioni e saperi, trasformando l’ascolto in un invito al movimento e alla partecipazione. Ogni piazza diventa un racconto, ogni vicolo una nota.
Artigianato, memoria e luce diffusa
Accanto ai concerti, il calendario intreccia visite guidate teatralizzate, percorsi d’autore e itinerari che riportano tra i volti più iconici della romanità: dal Marchese del Grillo al Conte Tacchia, fino a un viaggio al femminile tra storie di coraggio e trasformazione. Le passeggiate fotografiche attraversano chiese, vicoli e scorci di Monti, invitando a fermare lo sguardo su dettagli spesso trascurati e a restituirli in una mostra conclusiva. Un modo per ascoltare la città con gli occhi.
Tra le rassegne, spicca la 5a edizione del Premio letterario “Massimo Occhiuzzo”, mentre vetrine e botteghe ospitano mostre di gioielli, fotografie e videoproiezioni dedicate alla storia del rione. La cura artigianale incontra profumi e simboli: “La Monticiana” di Candle Store fa da fil rouge a un rito di comunità, e centinaia di lanterne con la candela accesa, come piccole stelle terrene, richiamano pace, memoria, speranza e l’energia che tiene unita la gente di Monti.
Prevenzione e benessere
La festa allarga il respiro alla salute con punti dedicati alla prevenzione: screening plantari, cardiovascolari e otorinolaringoiatrici, oltre a dimostrazioni di BLSD per imparare le manovre salvavita. Venerdì 10 e domenica 12 ottobre, dalle 8 alle 18, sarà possibile donare il sangue presso l’emoteca in via dei Serpenti, un gesto semplice che diventa legame concreto con il territorio e responsabilità condivisa.
Il percorso salute prosegue con iniziative dedicate, tra cui appuntamenti di check-up gratuiti nel pomeriggio di domenica, pensati per diffondere cultura della prevenzione in modo accessibile e informale. In questo equilibrio tra festa e cura, la tradizione si rinnova: prendersi tempo per sé non distoglie dall’incontro, lo rende più pieno, perché una comunità che si tutela è una comunità che sa durare.
Bambini e famiglie protagonisti
I più piccoli trovano spazi su misura: caccia al tesoro tra botteghe e cortili, laboratori di artigianato per mani curiose, prime prove di sport guidate dagli istruttori del villaggio. La domenica al Colle Oppio si tinge di giochi e scoperte, per una festa che non si limita a intrattenere ma educa con leggerezza, facendo nascere legami nuovi tra generazioni, linguaggi e competenze. Un cortile grande come un quartiere, dove il sorriso diventa bene comune.
Il piacere di camminare insieme si riscopre anche correndo: il running tour gratuito, tra Monti e Foro Romano, invita a guardare la città con altri occhi, scandendo i passi sui secoli. In parallelo, mostre e workshop aprono porte e botteghe, trasformando la curiosità in esperienza. La festa riaccende così quella complicità di vicinato che fa del rione una comunità viva, capace di accogliere senza perdere la propria anima.
Identità, tradizione e annullo speciale
C’è un gesto che sa di memoria e futuro: venerdì 10 ottobre, dalle 16.30 alle 20.30, in Piazza Madonna dei Monti i visitatori potranno richiedere l’annullo filatelico speciale sulla cartolina dei 40 anni dell’Associazione Rione Monti, a cura di Poste Italiane. Un segno che resta, come timbro sociale su una storia collettiva che continua a scriversi.
L’anima dell’Ottobrata Monticiana è nel suo saper raccogliere, anno dopo anno, il filo della romanità tra tradizioni, mestieri e nuovi linguaggi. Lo raccontano cronache, voci e rassegne, con un quadro d’insieme confermato dalle agenzie e dalle istituzioni cittadine: la festa restituisce un quartiere alla sua gente e la città a chi la vive, ricordando che la cultura è un bene che respira se qualcuno la abita.
Domande in un minuto
Quando si svolge l’edizione 2025 e come si apre la festa? L’evento è in calendario da venerdì 10 a domenica 12 ottobre, con apertura ufficiale il 10 alle ore 17 in Piazza Madonna dei Monti grazie alla Fanfara della Polizia di Stato e ai saluti istituzionali. Da quel momento il rione si accende con spettacoli, visite e musica su più palchi, in un percorso diffuso che attraversa strade e scalinate, fino a chiudere la domenica sera con gli ultimi live e le iniziative finali.
Dove sono i palchi principali e quali generi musicali ascolteremo? Il cuore battente è in Piazza Madonna dei Monti, affiancato da Piazza della Suburra e dalla Scalinata degli Ibernesi. La programmazione spazia dalle canzoni romanesche ai set rock e swing, passando per performance più intime; nel cartellone figurano 883 Cover Band, Red Five Swing, Easy Demon, Vascelli, Traindeville, Filuccio & Fattacci e altri protagonisti, con Rugantino (Massimo Mattia) a tessere il filo della tradizione popolare.
Che cos’è il Villaggio dello Sport “Cesare Venturini” e a chi è rivolto? È una città dello sport all’aperto al Colle Oppio, pensata per rendere l’attività fisica accessibile a tutti, inclusi bambini e persone con disabilità. Tra dimostrazioni, prove libere e realtà sportive del territorio, l’iniziativa celebra la figura di Cesare Venturini, riferimento dell’Audace, e ribadisce il valore sociale dello sport come luogo d’incontro, crescita e rispetto reciproco, in piena coerenza con la vocazione inclusiva della manifestazione.
Quali opportunità di prevenzione sanitaria sono previste durante i tre giorni? Oltre alle dimostrazioni di BLSD, sono attivi punti di screening gratuiti (plantari, cardiovascolari, otorinolaringoiatrici). Venerdì 10 e domenica 12, dalle 8 alle 18, è possibile donare il sangue in via dei Serpenti presso l’emoteca dedicata. Domenica pomeriggio si aggiungono check-up gratuiti mirati alla prevenzione, così da trasformare la festa in un’occasione concreta di cura di sé e attenzione alla salute, senza barriere economiche o culturali.
Uno sguardo che resta
Questa edizione ci consegna un rione che non si limita a celebrare il proprio passato, ma lo usa come argilla per modellare il presente: la musica che incontra la solidarietà, lo sport che diventa relazione, i laboratori che rimettono in gioco il racconto del quartiere. È così che Monti conferma la sua capacità di emozionare senza retorica, con la naturalezza delle cose autentiche.
Il nostro racconto poggia su informazioni primarie e verificate: quadro d’insieme e cornice culturale diffusi dalle agenzie, in primis Adnkronos, e dettagli confermati dall’Associazione Rione Monti e dal portale istituzionale di Roma Capitale. In questo equilibrio tra cronaca e sguardo, tra dato e sentimento, si riconosce la nostra cifra: dare voce alle storie che tengono viva la città, con rigore, empatia e una cura che duri oltre la festa.
