Sabato 18 ottobre 2025, il club bergamasco Bolgia accende una notte ad altissima intensità: in Main Room arriva la belga Novah con la sua hard techno, affiancata da The Muffin Man. In Lab Room, tocca all’onda impetuosa Hidden Hell guidata dalla crew Moreknobs. Due show paralleli che inaugurano un autunno pronto a vibrare.
Una notte che accende l’autunno
Il 18 ottobre, Bergamo vibra con un doppio appuntamento che mette in dialogo due anime dell’elettronica: la Main Room dominata dalla potenza di Novah e la Lab Room incendiata dall’energia di Hidden Hell. È una promessa di ritmo senza compromessi, dal primo beat fino all’ultima coda di cassa. L’evento conferma la vocazione del Bolgia a catalizzare talenti internazionali e movimenti che incendiano la pista. In una sola notte, il club convoglia sound system, selezioni inedite e una regia musicale capace di trattenere il respiro e moltiplicare l’adrenalina.
La cornice è quella abituale, fatta di orari notturni e resistenza fino all’alba: si apre alle 23.30 e si balla fino alle 6 del mattino. La sede resta quella storica di via Vaccarezza 9, a Osio Sopra (Bergamo), con riferimento A4 Dalmine. Un viaggio che parte tardi e finisce quando la città si risveglia, pensato per chi cerca un’esperienza totalizzante e vuole attraversare diverse sfumature di hard techno nell’arco della stessa serata, guidato da una line-up costruita per superare aspettative e confini di genere.
Il profilo di Novah e l’impatto del suo suono hard techno
Novah, artista belga con base ad Anversa, è ormai presenza costante sui palchi più autorevoli d’Europa. Il suo percorso discografico si è acceso con l’esordio su Taapion, label di Shlømo, aprendo a un’estetica sonora eclettica e in continua evoluzione. Il recente remix di “Ekstasis” di BYØRN ha rincarato la dose di impatto: ritmo serrato, costruzione chirurgica, dinamiche che mantengono alta la tensione dal primo all’ultimo colpo. Il suo linguaggio è fisico e mentale allo stesso tempo, calibrato per travolgere la dancefloor senza perdere precisione e profondità.
La firma stilistica di Novah intreccia acid, industrial, psy-trance e naturalmente hard techno, con set pensati come viaggi sempre diversi, mai prevedibili. Al Bolgia il 18/10, la sua presenza in Main Room promette un percorso denso di virate e picchi, costruito con cura da chi conosce la tenuta del dancefloor nelle ore cruciali della notte. Subito dopo, il 22, sarà protagonista all’Awakenings – Hard Opening Night del Sugarfactory di Amsterdam. Tra palco e studio, l’artista mostra una coerenza rara: potenza, visione e una sensibilità ritmica che lascia traccia.
Main Room in trazione: The Muffin Man, Kymera, Rt vs Thund3rkopf
Con Novah in Main Room sale anche The Muffin Man, tedesca di origine italiana, capace di proiettare sul palco una carica che non arretra di un millimetro. Il suo marchio di fabbrica, i “sewer grooves”, mescola linee di basso travolgenti a innesti di tech-house, psy tech e hard grooves. È un impasto sonoro che scava, solleva, spinge, costruito per non lasciare tregua e per ribaltare la percezione del tempo in club. La complicità con il set di Novah promette continuità d’impatto e contrasti studiati, con cambi di marcia calibrati sul respiro della sala.
A completare l’equilibrio della Main Room ci sono Kymera e Rt vs Thund3rkopf, chiamati a disegnare traiettorie complementari e a tenere alta la spinta emotiva della serata. La loro presenza funziona da ponte tra estetiche affini e vibrazioni parallele, legando le diverse fasi della notte. La pista diventa un’unica conversazione di energie, dove le transizioni trovano il punto di massima intensità e i dettagli sonori diventano la cifra per alzare l’asticella, traccia dopo traccia.
Hidden Hell in Lab Room
Nello stesso momento, la Lab Room passa nelle mani di Hidden Hell, hard techno movement che fa dell’impatto immediato la propria ragione d’essere. Con la crew Moreknobs ai comandi, l’ambiente si carica di atmosfere roventi e ritmi senza sosta, pensati per chi desidera liberarsi del superfluo e lasciarsi guidare dalla cassa. Qui l’esperienza è tutta nella fisicità del suono, nella densità dei colpi e nella resistenza collettiva che si crea tra consolle e dancefloor.
Il party Hidden Hell si annuncia come una corsa a cuore aperto: nessun fronzolo, soltanto l’urgenza di una musica che morde e rilancia, adatta a chi vive la notte come una sequenza di picchi emotivi. Con Moreknobs, la Lab Room diventa un laboratorio a cielo chiuso, dove la durezza trova un’estetica e il tempo si allunga tra build-up, drop e ripartenze. L’obiettivo è uno: spingere più in là il perimetro del clubbing e riempire il buio di ritmo.
Bolgia, un riferimento internazionale
Nel corso degli ultimi mesi, il Bolgia ha ospitato nomi che hanno segnato la cronaca recente dell’elettronica mondiale: Charlie Sparks, Deborah De Luca, Ale De Tuglie, Manda Moor, Fantasm, I Hate Models, 999999999, Joseph Capriati, Ilario Alicante, Ellen Allien, Métaraph, Marco Faraone, Indira Paganotto, Len Faki, Lilly Palmer, Franky Rizardo, East End Dubs e molti altri. Una traiettoria che racconta solidità, visione e continuità, capace di attrarre progetti e artisti in costante evoluzione.
Questa reputazione internazionale si riflette nella programmazione dell’autunno 2025: appuntamenti che valorizzano la qualità della selezione, la cura del suono e un pubblico esigente. La notte del 18/10, divisa tra Main Room e Lab Room, riassume questa identità: da un lato l’architettura sonora di Novah e compagni, dall’altro la tensione a oltranza di Hidden Hell. È il racconto di un club che continua a scegliere strade nette, trasformando ogni sabato in un’esperienza che resta addosso.
