Una fiammata all’andata e poi la smorfia che ha gelato il pubblico di San Siro: l’avventura europea di Marcus Thuram a Praga si è conclusa con un guaio muscolare che mette in apprensione l’Inter e l’intera tifoseria. Oggi il club ha diffuso l’esito degli accertamenti e avviato il conto alla rovescia per il rientro dell’attaccante francese, indispensabile nello scacchiere di Chivu nei prossimi impegni.
Il verdetto degli esami strumentali
Il bollettino medico diffuso dal club nerazzurro, incrociato e verificato dalla nostra redazione in collaborazione con Adnkronos, parla di “risentimento muscolare al bicipite femorale della coscia sinistra”. Gli esami strumentali effettuati nella mattinata di mercoledì 1 ottobre hanno dunque chiarito la natura dell’infortunio, confermando che non si tratta di una lesione seria, ma di un problema che richiede cautela e tempistiche precise. L’Inter ha inoltre comunicato che la situazione dell’attaccante verrà rivalutata la prossima settimana, quando nuovi test definiranno meglio la durata dello stop e l’eventuale programma di recupero personalizzato.
Il bicipite femorale è uno dei muscoli più sollecitati negli scatti e nei cambi di direzione, fondamentali per un giocatore con le caratteristiche di Thuram. Proprio per questo i tempi di ripresa non possono essere affrettati. Fonti interne al club, da noi consultate e riscontrate con Adnkronos, fanno sapere che lo staff medico ha già impostato un percorso di fisioterapia e potenziamento sotto stretto controllo. La differenza la faranno i prossimi sette giorni, quando eventuali miglioramenti sulla mobilità e sulla soglia del dolore consentiranno di capire se il ritorno in campo potrà avvenire entro la finestra di quattro settimane ipotizzata fin dalle prime ore successive all’infortunio.
Calendario nerazzurro e assenza pesante
Il calendario non aiuta Chivu. La prossima gara di campionato, la sesta giornata, vedrà i nerazzurri opposti alla Cremonese a San Siro: un’avversaria che storicamente tende a chiudersi negli ultimi trenta metri e contro la quale la velocità di Thuram sulla linea offensiva avrebbe fatto comodo. In assenza del francese, lo staff tecnico dovrà ridisegnare gli automatismi offensivi, magari spostando maggiore responsabilità sulle spalle di compagni finora meno impiegati. La sfida al Meazza, infatti, arriva in un momento in cui l’attaccante stava vivendo un ottimo stato di forma e la sua assenza rischia di pesare non solo a livello tattico ma anche psicologico, vista l’importanza del suo contributo nel recente successo europeo.
Subito dopo la sosta per le Nazionali, l’Inter sarà attesa all’Olimpico dalla Roma il 18 ottobre, un impegno tradizionalmente insidioso che arriva in un momento di loading fisico ancora incompleto per molti giocatori reduci dalle selezioni. In quel contesto, l’eventuale recupero di Thuram resta in dubbio. I medici nerazzurri non intendono correre rischi e valuteranno l’attaccante soltanto a ridosso del match. Se il responso rivelasse anche un minimo ritardo nella cicatrizzazione muscolare, lo staff preferirebbe rimandare il rientro direttamente alla successiva sfida continentale, prevista tre giorni dopo nel gelo autunnale del Belgio.
La strategia di Chivu per sopperire all’assenza
L’allenatore nerazzurro, come confermano fonti vicine allo spogliatoio raccolte e verificate da Adnkronos, sta già studiando soluzioni alternative. Una delle ipotesi prevede l’avanzamento di Calhanoglu dietro una punta più fisica, con maggiore libertà di inserimento per i centrocampisti esterni, in modo da colmare la penetrazione che di solito garantisce Thuram. In parallelo, lo staff tecnico sta valutando un utilizzo più intenso delle rotazioni in attacco, per diluire i minuti di gioco e preservare la freschezza dei titolari rimasti, consapevoli che la stagione è lunga e fitta di impegni anche in Coppa Italia.
Non meno importante è l’aspetto mentale: Chivu ha insistito in queste ore sull’unità del gruppo, consapevole che l’assenza di un leader tecnico può trasformarsi in un momento di crescita collettiva. I giocatori chiamati a subentrare hanno l’occasione di mettersi in mostra e consolidare il proprio status, mentre il francese seguirà un programma personalizzato di recupero che prevede lavori in piscina, terapie strumentali e un graduale ritorno in campo con carichi controllati. “L’obiettivo è non perdere il ritmo e farci trovare pronti quando Marcus tornerà”, avrebbe confidato una fonte interna, sempre da noi incrociata con l’agenzia Adnkronos.
Obiettivo Union Saint-Gilloise
Sul calendario europeo, la data cerchiata in rosso è quella del 21 ottobre, quando l’Inter volerà a Bruxelles per affrontare l’Union Saint-Gilloise nella terza giornata di Champions League. Secondo le indicazioni raccolte nella sede di Viale della Liberazione e confermate da Adnkronos, il club nerazzurro sta modulando la riabilitazione dell’attaccante proprio in funzione di quella partita. La trasferta in Belgio rappresenta uno snodo cruciale per la classifica del girone e, di conseguenza, per il percorso europeo dei nerazzurri. Presentarsi con il proprio terminale offensivo al massimo significherebbe mettere in discesa il cammino verso gli ottavi.
Certo, rientrare in Champions a meno di tre settimane dall’infortunio presuppone un recupero praticamente perfetto, senza intoppi né ricadute. Per questo lo staff sanitario ha imposto step rigidi: corsa leggera sul campo alla fine della seconda settimana, sprint controllati verso la terza, infine test con la squadra prima della partenza. Ogni passaggio sarà validato con esami ecografici di controllo, mentre i dati GPS restituiranno una fotografia esatta del carico eseguito. Se tutti i parametri si manterranno sopra la soglia di sicurezza, il bomber francese potrebbe ricevere il via libera medico e tornare a vestire la maglia numero 9 proprio in Belgio, scrollandosi di dosso la paura di uno stop più lungo.
Domande lampo dei tifosi
Quando rientrerà Marcus Thuram? Le tempistiche indicate dal club, verificate con Adnkronos, parlano di circa quattro settimane, ma il responso definitivo arriverà dopo i test della prossima settimana. L’obiettivo resta la trasferta di Champions del 21 ottobre contro l’Union Saint-Gilloise; se i controlli daranno esito positivo, l’attaccante tornerà per quel match, altrimenti si attenderà la gara successiva.
Quali partite salterà sicuramente l’attaccante francese? Al momento è certa la sua assenza nella sesta giornata di Serie A contro la Cremonese. Rimane in forte dubbio, invece, la presenza all’Olimpico contro la Roma del 18 ottobre. Tutto dipenderà dall’evoluzione del risentimento muscolare e dalla prudenza con cui lo staff medico gestirà il recupero.
Che tipo di infortunio è stato diagnosticato a Thuram? I test strumentali hanno evidenziato un risentimento muscolare al bicipite femorale della coscia sinistra. Non è quindi stata riscontrata una lesione grave, ma un’area di infiammazione che richiede un ciclo di terapie mirate, fisioterapia e un graduale potenziamento muscolare prima di un ritorno alle competizioni ufficiali.
Sguardo oltre l’equilibrio nerazzurro
Il caso Thuram ricorda a tutti, addetti ai lavori e tifosi, quanto sia fragile l’equilibrio di una stagione che si gioca su più fronti. Sbircia la Notizia Magazine, grazie al costante lavoro di verifica condotto in sinergia con Adnkronos, continuerà a monitorare ogni sviluppo, offrendo aggiornamenti puntuali e analisi approfondite. In uno sport dove in pochi istanti può cambiare l’umore di una tifoseria, la solidità dell’informazione resta il nostro segno distintivo: restare lucidi, distribuire responsabilità, trasformare un’assenza in opportunità di crescita. È su questa rotta che l’Inter dovrà navigare finché il suo attaccante non rientrerà a pieno regime.
