Un nuovo modo di concepire la riabilitazione prende vita sotto le Due Torri: un progetto che unisce scienza, tecnologia e cura della persona, destinato a cambiare il percorso di recupero di molti pazienti grazie a dispositivi robotici di ultima generazione.
La nuova frontiera della riabilitazione a Bologna
Nel cuore dell’Emilia, Moonwalker segna l’ingresso in una fase inedita per la terapia motoria. Finanziato dall’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna, il sistema robotico è stato collocato a Villa Bellombra, dove i ricercatori universitari affiancano quotidianamente i clinici del presidio accreditato. Questa scelta testimonia una visione precisa: rendere il capoluogo felsineo un punto di riferimento per interventi riabilitativi sempre più personalizzati e intensivi, capaci di restituire autonomia a chi affronta patologie complesse, spesso invalidanti. L’investimento universitario, tradotto in strumenti all’avanguardia, è un segnale concreto della volontà di mettere la tecnologia al servizio della qualità di vita dei pazienti.
L’esperienza felsinea, però, non si limita all’installazione di un nuovo macchinario. Bologna rafforza la propria reputazione internazionale grazie a un ecosistema che intreccia competenze ingegneristiche, mediche e neuroscientifiche. A ogni passo, la città consolida un modello in cui la ricerca trova applicazione immediata nei reparti, dimostrando che l’innovazione ha senso solo se incide sul quotidiano di chi affronta la sfida del recupero funzionale. Questo scenario, in cui università e sanità dialogano in tempo reale, evidenzia quanto l’investimento tecnologico sia parte di una strategia più ampia, rivolta al benessere collettivo.
Joint Lab, il cuore della collaborazione
Nati nel 2023 da un Accordo Quadro siglato tra l’Ateneo e Villa Bellombra, i Joint Lab rappresentano il luogo fisico dove ricerca e pratica clinica si fondono. Nei laboratori congiunti, gli specialisti del Dipartimento di Scienze Biomediche e Neuromotorie e quelli del Dipartimento di Ingegneria dell’Energia Elettrica e dell’Informazione “Guglielmo Marconi” lavorano fianco a fianco con fisiatri, fisioterapisti e tecnici della riabilitazione. La condivisione quotidiana di dati, protocolli e intuizioni trasforma ogni seduta in un momento di co-progettazione, accelerando il trasferimento delle scoperte dal laboratorio al lettino.
Giovedì 9 ottobre, nell’aula corsi di Villa Bellombra, la presentazione ufficiale dei Joint Lab è stata al centro del convegno “Il Futuro della Riabilitazione”. Dopo i saluti istituzionali del prof. Riccardo Rovatti e del prof. Paolo Pillastrini, l’attenzione si è spostata su relazioni dedicate a riabilitazione robotica e teleriabilitazione, campi che negli ultimi anni hanno garantito progressi tangibili per pazienti colpiti da ictus, traumi cranici o lesioni midollari. Le testimonianze cliniche, corroborate da dati scientifici, hanno mostrato in che modo le nuove tecnologie possano ridurre i tempi di recupero e migliorare la qualità del movimento.
Tecnologie all’avanguardia al servizio dei pazienti
La palestra robotica di Villa Bellombra ospita già due dispositivi d’eccellenza: Lokomat, esoscheletro che assiste il cammino dei soggetti con danni midollari o esiti di ictus, e Armeo Power, sistema pensato per la riabilitazione intensiva del braccio e della mano. Queste soluzioni favoriscono un training ripetitivo, calibrato sulle possibilità del singolo, e permettono di monitorare in tempo reale parametri che guidano il percorso terapeutico. In questo ambiente, tecnologia e competenza professionale si integrano per dare al paziente la possibilità di sperimentare movimenti precisi, sicuri, motivanti.
Con l’arrivo di Moonwalker, il ventaglio di proposte si estende in maniera decisiva. Il nuovo sistema non sostituisce i precedenti, ma li completa, offrendo un approccio olistico che coinvolge arti inferiori, postura, resistenza cardiorespiratoria e capacità cognitive. La combinazione di tre robot diversi consente di modulare l’intensità dell’esercizio, creare scenari di difficoltà crescente e, soprattutto, garantire una continuità terapeutica che accompagna il paziente dalle prime fasi del recupero fino al ritorno all’autonomia.
Moonwalker, esperienza immersiva a 360 gradi
Il cuore di Moonwalker è una pedana omnidirezionale che consente al paziente di muoversi in ogni direzione, attivando con il proprio passo lo spostamento in ambienti di realtà virtuale immersiva. L’integrazione di stimoli multisensoriali – profumi coordinati agli scenari o leggere brezze che simulano il vento – amplifica la percezione di trovarsi in un contesto reale. Questa immersione sensoriale mantiene alta la motivazione, elemento cruciale per la continuità dell’esercizio, e al contempo favorisce l’adattamento neuromotorio necessario al recupero.
Grazie alla libertà di movimento concessa dal sistema, i fisioterapisti possono programmare sessioni adatte a pazienti neurologici, ortopedici o cardiologici. In ogni istante si registrano velocità di spostamento, angoli articolari e frequenza cardiaca, informazioni essenziali per calibrare lo sforzo in base alle condizioni cliniche. La possibilità di partire da un supporto più deciso e progressivamente ridurlo permette di accompagnare la persona verso un’autonomia graduale, senza mai rinunciare alla sicurezza.
Ricerca, cura e futuro condiviso
“La collaborazione con l’Università – spiegano la direzione di Villa Bellombra e il management del Consorzio Ospedaliero Colibrì – si configura come un modello virtuoso in cui il privato accreditato integra e potenzia i servizi del sistema sanitario pubblico”. In questa prospettiva, il paziente diventa il centro di un progetto capace di unire risorse e competenze diverse, con l’obiettivo comune di rendere la riabilitazione più efficace e accessibile. L’integrazione tra ricerca accademica e assistenza clinica, infatti, garantisce che ogni innovazione venga validata scientificamente prima di essere proposta nella pratica quotidiana.
Guardando avanti, i Joint Lab si candidano a essere un laboratorio permanente di idee e soluzioni. I risultati raccolti verranno condivisi con la comunità scientifica, ma avranno un impatto immediato sulle terapie offerte a Villa Bellombra. L’insieme di Lokomat, Armeo Power e Moonwalker non è un punto d’arrivo, bensì un punto di partenza: ogni successivo passo avrà lo stesso obiettivo, dare ai pazienti la certezza che la tecnologia e la competenza umana lavorino all’unisono per restituire, quando possibile, la pienezza del movimento e dell’autonomia.
